Annego un autobus

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«Cosa facciamo, Amy?»

La domanda del giorno, della settimana, del secolo.

Abbiamo pochissimi giorni per convincere Xavier a unirsi alla nostra squadra e ogni via che analizzo termina con un muro di mattoni alto chilometri.
«Dobbiamo cercare di capire perché Xavier ha rifiutato la nostra proposta e se c'è una soluzione.»

«Una soluzione c'è sempre, Artemis» replico, citando una delle mie frasi preferite. Che adesso non mi servono, perché la determinazione scarseggia.

«Yo, io vado a farmi una bella doccia lunga e carica di sali minerali» esclama Gordon alzandosi. Esce dalla stanza d'albergo senza darmi la possibilità di inveirgli contro. Sto perdendo smalto, ragazzi.
Respiro piano, cercando di riordinare le idee. Cavoli, Amy, pensa, pensa...
Idea folgorante.

Prendo la cornetta del telefono e digito il numero della hall.

«Salve, possiamo aiutarla?»

«Sono Amy Almar, stanza settecento tre. Avrei bisogno di una connessione internet, per favore»

«Certo, signorina. Al primo piano c'è una biblioteca con una ventina di computer a sua disposizione.»

«La ringrazio egregiamente. Saluti.» E riattacco.

Se un mese fa mi avessero detto che avrei riattaccato in faccia ad una receptionist mentre un trio di Guardiani atarassici, una stilista ed un capitano di una squadra di calcio ad assistere in una lussuosa stanza d'hotel non ci avrei mai creduto.

Ragazzi, bisogna sempre aspettarsi di tutto dalla vita, dal destino.

«Vado un attimo giù in biblioteca, rimanete qui» esclamo alzandomi e indossando le scarpe da ginnastica.

«Vuoi controllare su Internet per quanto riguarda Xavier?»

«Sì Artemis, non ci metterò molto. Magari scopro qualcosa di interessante.» Sorrido ed esco dalla stanza, precipitandomi verso gli ascensori.
Una volta al primo piano mi dirigo verso l'ala, est seguendo le indicazioni di una vecchietta in pensione con problemi di ipotermia.

Apro le porte d'ottone con su scritto a caratteri cubitali "biblioteca", ed ammiro la stanza enorme davanti. Scaffali su scaffali alti minimo tre metri ingombri di libri, trattati, enciclopedie, e quant'altro.

Wow, non male per essere la biblioteca di un hotel. Quella di Davemiun ha la metà di questi.

Sorrido apertamente alla donna dietro alla scrivania, una tipa bruna e molto rotondetta che mi fissa con un'espressione altera da sopra la montatura degli occhiali a forma di cuore. Tutto il suo look urla "rosa vistoso". Esistono ancora persone del genere nel mondo?

«Desidera?» mormora con noia.

"Felicità in quel tuo viso flaccido".

«Vorrei connettermi a internet, è possibile?»

«Ricerche scolastiche? Lavoro? Gossip? O semplice intrattenimento?» La fisso sbalordita cercando una risposta decente. Ma saranno cazzi miei? Guardi, vorrei solo stalkerare il Guardiano della Medicina, niente di che.

«Ricerche... lavorative» rispondo con esitazione.

«Nome e cognome, prego?»

«Amy Almar» La guardo mentre inarca le sopracciglia e schiude la bocca.

«Somma Guardiana Fenice» sussurra chinando il capo lievemente. Sorrido nervosamente, pizzicandomi la coscia dal tessuto dei pantaloni.

The New Age Of Guardians [Completa] #Wattys2019Where stories live. Discover now