Un tranquillo giretto con i Guardiani

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Quando la luce soffusa del mattino (o meglio dire del falso mattino) penetra fastidiosamente tra le palpebre, mi allungo cercando la coperta. E non la trovo.

Sonnecchiando mi distendo un attimo e sbadiglio mettendomi seduta, facendo le fusa come un gattino. Apro piano gli occhi pian piano e analizzo la bellissima situazione in cui mi trovo.

Mi sono addormentata tra le gambe di Artemis, che a sua volta si è appoggiata a Gordon tra le braccia di Eddie. Una gemella ha appoggiata una guancia sulla mia coscia, l'altra sul ginocchio.

L'unico incredibilmente intelligente è Suj che dorme sul divano e lontano dal nuovo letto express di membra umane.

Abbasso lo sguardo sulle gemelle e mi spunta un improvviso sorriso di tenerezza. Quando non indossano la maschera da robot sembrano fragili bambine come le altre, con i capelli in disordine e la bocca piccola socchiusa.

D'istinto accarezzo i capelli di una, notando quanto sono lisci e setosi, poi sul viso e sul collo. Mi ricordano Jeremiah, a quanto mi piaceva fargli il bagno e giocare con lui, a quando lo portavo a letto in braccio, a quando gli imboccavo il cibo quando era malato...

Sospirando mi riscuoto da tali pensieri con difficoltà e mi libero con la massima delicatezza possibile dal convoglio dormiente. Prendo dei cuscini e li poso sotto le teste delle gemelle e di Artemis.

E poi come diamine sono finite le gemelle in questa posizione assurda? Ricordo ieri notte dopo le sfide di canto abbiamo giocato a qualche gioco di società (Gordon purtroppo è davvero bravo, quel bastardo) e ho imparato le basi rudimentali della chitarra elettrica (tranquilli, non ho ancora capito come si distingue un mi da un do: molto rudimentali, sottolineiamo esplicitamente). Le gemelle sono state in disparte la maggior parte del tempo, ma poi si sono avvicinate per giocare a carte. Non immaginavo che fossero così brave: diamine, ci hanno stracciate. Il resto della serata non lo ricordo, il che mi fa un po' paura.

Muovendo un po' il collo, vado in cucina chiudendo la porta, per non far sentire il rumore. Mi lavo il viso e le mani sul lavandino, poi passo al frigo. Pesco pancetta, riso, uova, brioche, latte, burro e succo di frutta. Cerco nelle credenze e trovo cereali, caffè, toast e marmellata.

Sovrappensiero mi metto a cucinare canticchiando a bocca chiusa, assaporando l'odore della pancetta e quello del caffè.

Apparecchio la tavola e riscaldo le brioche al microonde regolando il timer. Intanto prendo per me una tazza di tè ai frutti di bosco e subito mi scotto le dita.

«Ahia!» impreco, appoggiando la tazza. Cavoli, ho le dita rosse!

Apro il rubinetto dell'acqua fredda e lavo velocemente, a lungo. Il sollievo mi invade quasi subito. Asciugandomi con una salvietta mi giro e, senza volerlo, fisso la tazza intensamente fino a riscuotermi all'improvviso, con una strana sensazione che corre sulla schiena.

Allungo l'altra mano delicatamente e quando la tocco di nuovo resto di sasso. Sussultando faccio un passo indietro. Accidenti, il tè è freddissimo! Scaglie di ghiaccio vagano all'interno della tazza e se ne è formato anche un po' sul bordo!

«Incredibile» sussurro a fior di labbra, studiando la tazza come fosse un reperto radioattivo. Ho appena avuto un'altra dimostrazione dei miei poteri.

Cosa è incredibile?

Mi giro di scatto. Phoenix! Guarda, ho congelato la tazza con la forza dello sguardo!

La Fenice si appoggia sopra al tavolo e piega la testa. Bene e allora? Ricorda che sono i tuoi poteri che si stanno manifestando piano piano. Vedrai cosa saprai fare dopo qualche mese d'allenamento!
Non so perché ma un brivido di eccitazione mi travolge all'improvviso.
Tossicchiando imbarazzata mi giro di nuovo e fisso la tazza ancora una volta nel tentativo di farla tornare calda. Niente. Ci riprovo per un minuto intero, ma i miei tentativi sono vani.

The New Age Of Guardians [Completa] #Wattys2019Where stories live. Discover now