CAPITOLO 4

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Primo giorno di scuola!

7:00 a.m

*driiin*

Spengo la sveglia e mi alzo svogliatamente dal letto dirigendomi verso il bagno, mi lavo, mi pettino e poi torno in camera.
Infilo un paio di jeans strappati, una canottiera bianca lunga e sopra una felpa chiusa col cappuccio rossa
È un po' larga, ma a me piacciono così i vestiti, nonostante io sia magra e abbia un fisico "bello", preferisco nasconderlo, poiché non mi piace mettermi troppo in mostra e per non dar a vedere le azioni compiute su me stessa, di cui mi pento ogni volta alla vista di esse.
Prendo la cartella e mi dirigo verso la porta quando sento bussare ed entra Anne.

"Ah sei già sveglia! Se vuoi la colazione è già pronta" eclama con tono sorpreso nel vedere fossi già in piedi.

Scendo le scale seguendola, per poi entrare in cucina, dove trovo Mark seduto che mi stava aspettando.

"Ma mi avete aspettata a mangiare?"

"Certo! Noi mangiamo sempre insieme, secondo noi è brutto lasciare qualcuno da solo!" Risponde Anne.

"Ah wow! Non sono abituata!" Ammetto sedendomi a tavola.

"Davvero?! Beh adesso dovrai abituarti a sopportarci allora, visto che ci vedrai abbastanza spesso" Ridacchia Mark.

"Ah Maya dimenticavo!" aggiunse Anne:
"Stamattina ti accompagno io a scuola, perché devo sistemare alcuni documenti col preside, così vedi un po' com'è la strada per i prossimi giorni"

"Ok va bene grazie!"

Finita la colazione partiamo.
Arrivate a scuola ci dirigiamo verso l ufficio della preside e lì parliamo un po' del mio passato, o almeno quello che la mia nuova famiglia conosce, in modo tale che se ci fossero alcuni "disagi" la scuola ne sia a conoscenza. La preside è una donna molto simpatica e gentile, infatti ha detto che se avessi avuto dei problemi, lei mi avrebbe aiutato volentieri.
Finito l'incontro Anne se ne va ed io mi dirigo verso il mio armadietto, solo che già da lì la giornata non poteva iniziare peggio. Infatti dei ragazzi che si trovavano davanti agli armadietti di fronte al mio hanno iniziato a squadrarmi ed a commentare.
Io faccio per andarmene quando uno di loro mi richiama: "Hey guardate! Una nuova pivellina! Da dove vieni bella?"

Io ovviamente gli rispondo in modo educato.

"Da sto cazzo!"

fanculo la gentilezza

Sento i suoi amici fare dei cori tipo "oohh ti ha spento!", allora lui per non far notare di essere stato preso per il culo da una ragazzina come me, risponde: "Ma sentitela, non ti hanno detto che le bambine cattive non piacciono a nessuno? Non ti conviene essere scontrosa con me, non sai cosa potrei farti!" disse facendo un ghigno.

"Beh sai cosa ti dico io invece. Che sono stufa dei ragazzi come te, che si credono tanto 'fighi', poi basta il commento di una ragazzina come me e all'improvviso non sapete più chi siete. Vedi di girare i tacchi e di starmi lontano, che sei soltanto un buffone!" detto questo me ne andai e sentii dei ragazzi applaudirmi e una mi venne vicino: "Non so chi tu sia, ma ti ringrazio, era ora che qualcuno gli facesse vedere a quel coglione di Derek. Comunque io sono Jessica" si presenta allungando la mano.

"Maya"

Iniziamo a camminare insieme ed a parlare.

"Allora Maya, di dove sei? Non che da 'sto cazzo' non sia bello però..."

"Abito qui a Londra da due anni circa, prima mi spostavo nelle città qui attorno" le rispondo dopo aver smesso di ridere per il suo commento.

"Ah bello, in che classe sei?"

"Ehm....3°B" affermo controllando effettivamente il luogo scritto sul fogluettino che tenevo in mano.

"Davvero allora sei con me! Devi sapere che da noi i ragazzi sono tutti degli idioti, ma abbiamo certi fighi...in particolare uno" mi avverte  prendendomi a braccetto ed entrando in classe.

"Ti siedi vicino a me?" Domanda sprizzando gioia da tutti i pori.

"Beh non penso di avere altra scelta visto che sei l'unica che conosco, però adesso parlami di questo ragazzo bellissimo" rispondo facendo una faccia buffa che la fece ridere mentre ci sedavamo in due banchi vicini.

"Ah ah ok. Allora lui sarebbe di un anno più grande di noi, però è stato bocciato, ha i capelli biondi col ciuffo, due occhi azzurri, ma di un azzurro chiaro come il cielo, è alto e abbastanza muscoloso.."

La ascoltavo parlare, sembra che le piaccia molto.

"C'è chi dice che passava molto tempo in un paesino appena fuori città per la sua ragazza e che quindi non abbia studiato per i debiti, ma da quanto ho capito si sono lasciati più di un mese fa!"

Però mentre l'ascoltavo la sua descrizione mi ricordava tanto una persona.

"Scusa come hai detto che si chiama?"

"Si chiama Jason...ah guarda! Sta entrando proprio adesso!"

Mi voltai e lo vidi
Non ci posso credere...era lui!
Perché dovevo proprio trovarlo in classe?
Ma poi non può essere possibile!
Non poteva iniziare in modo più tragico questa giornata!

Non cambierò maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora