Capitolo 18.

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passa velocemente una settimana durante la quale ho dovuto prendere tutti quei medicinali prescritti dal dottore e mangiare sano, appena uscita dall'ospedale, infatti, ero di molto sottopeso. Ross, in questi giorni, ha solo pensato a dirmi quando dovevo prendere i medicinali, quando dovevo riposare e cosa mangiare altro non ha fatto e inoltre abbiamo deciso di evitare gesti affettuosi e sesso altrimenti avrebbero potuto condizionare la scelta di Ross e ora beh sento la sua mancanza anche se si trova giusto a pochi passi da me. Dopo quella conversazione che abbiamo avuto, Ross mi è rimasto sempre più distaccato e non intendo solo evitare il sesso e cose così, alcune volte mi ha evitata letteralmente, altre ha proprio fatto finta che non esistessi e altre ancora ha sottolineato il fatto che sono solo una bambina e che lui ha il controllo su tutto. Probabilmente sta considerando l'idea di abbandonare l'amore per lasciare solo il sesso. Cavolo se ripenso a quello che gli ho detto mi sento anche in colpa insomma io lo amo ancora ma gli ho detto in faccia il contrario. Sono una cogliona, lo so, ma la mia idea è sempre quella del sesso usato solo ed esclusivamente per divertirsi e Ross deve fare la sua scelta o l'amore che entrambi proviamo o il sesso, che a quanto ricordo a Ross piace molto
«avanti Brooke, muoviti siamo in ritardo!» urla Ross che mi trascina nella sua macchina. Si, è arrivato il giorno della partenza per Tokyo
«la devi smettere di comportarti come un capo chiaro? Sembra che tutti debbano fare quello che dici tu, detti tu le regole e tratti male chi non le rispetta, sembri un dittatore cazzo» urlo con tutta me stessa appena entrati nella macchina.
Ah cavolo mi sono sfogata. Lui poggia le mani sul volante e mi fissa quasi impaurito
«scusa» mormoro spostando lo sguardo fuori dal finestrino mentre Ross mette in moto l'auto. Sento la sua mano fredda toccare la mia, poggiata sulla mia coscia. Mi giro di scatto verso di lui che continua comunque a guidare tranquillo. Si starà sentendo in colpa? Il mio cuore mi dice di intrecciare la mia mano con la sua ma il mio orgoglio continuare a torturarmi dicendomi di toglierla. Fortunatamente la toglie lui per cambiare la marcia

grazie al cielo

«che settimana di merda» afferma
«come scusa? Io pensavo ti divertissi a fare il dittatore»
«ancora con questa storia del dittatore? E per la cronaca non mi sono divertito anzi non mi sono nemmeno accorto di essermi comportato in quel modo»
«e io ti dovrei credere?» annuisce
«scordatelo» dopo una mia risata forzata cala un silenzio angosciante
«"se non vai a letto subito rimani senza mangiare per due giorni!" oppure "non ti azzardare a dirmi altro altrimenti ti chiudo in camera e non esci più" o ancora...»
«smettila cazzo» urla stringendo la presa sul volante. Rido per povocarlo
«non ti riconosci più Ross? Strano questo comportamento lo avevi giusto fino a ieri» caccia un respiro come per trattenersi dal dire qualcosa
«Brooke sono stato uno stronzo okay ma cazzo dovevo fare qualcosa per tenere le distanze fra di noi» mi giro di scatto verso di lui
«io ti ho detto che avremmo dovuto solo evitare cose come baci, carezze e parole dolci»
«io non ci riuscivo cazzo e ho dovuto adottare una tecnica che comportava il mio essere stronzo e "dittatore" nei tuoi confronti»
«beh almeno è servito a qualcosa» mormoro
«appunto» si crea di nuovo il silenzio angosciante di prima solo che sta volta cominciamo a scambiarci occhiatine
«non riuscivi a resistere Ross?» chiedo perchè mi sono rimaste impresse nella mente le sue parole
«cosa?»
«insomma non riuscivi ad evitare di darmi baci e cose così?»
«esatto» allora nella sua testa è passata l'idea di scegliere l'amore, forse il suo sentimento è così forte che gli ha fatto scordare quella sua fissa per il sesso. Ah quanto vorrei fosse così. Vorrei con tutto il mio cuore cominciare una relazione seria con Ross. Riprendo a fissarlo anche troppo a lungo e lui mi sgrida dicendomi di girarmi dall'altra parte, cosa che faccio, non voglio litigare ancora con lui per una stronzata del genere. Rimaniamo in silenzio per il resto del viaggio, nessuno dei due si azzarda a parlare e Ross non mi lascia nemmeno accendere la radio per rompere il silenzio che si è creato. Appena leggo "airport" davanti a me slaccio la cintura di sicurezza e Ross parcheggia proprio davanti all'entrata dell'aeroporto. Si affretta a scendere per prendere le sue cose dal bagagliaio, cosa che faccio anchio dopo di lui, ma il manico della mia valigia si incastra con un affare della macchina
«oddio che palle che sei, muoviti» urla lui che si trova già lontano da me con la sua valigia nera e lo zaino sulle spalle
«si è incastrata la valigia cazzo» urlo e cerco in tutti i modi di tirarla fuori
«Se non ti muovi a prendere quella valigia ti lascio qui anzi non partiamo per niente e dirai addio a tuo fratello» urla e mi blocco per fissarlo. Non può veramente averlo detto cazzo, pensavo ce l'avesse un cuore. Non riesco a trattenere le lacrime così le lascio scorrere sulle mie guance senza farmi vedere da lui
«se magari mi aiutassi cazzo» urlo e lui finalmente mi raggiunge per aiutarmi con la valigia. Riusciamo a tirarla fuori e mi viene d'istinto di fissarlo, cosa che non avrei mai dovuto fare
«ma stai piangendo piccola?» mi chiede addolcendosi un po'. Sbatto velocemente gli occhi dato che vedo totalmente sfogato per via delle lacrime
«vaffanculo Ross» prendo la mia valigia e scappo via da lui sapendo che non posso andare molto lontano dato che ha lui entrambi i biglietti ed è molto più veloce di me. Sento le sue mani cingermi i fianchi per farmi girare e ci riesce benissimo essendo più forte di me
«ma tu che ci stai a fare qui eh? Non te ne frega un cazzo di Tristan e a quanto pare nemmeno di quello che provo in questo periodo, quello che hai detto qualche minuto fa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, Ross. Sei solo uno stronzo, un bastardo e un egoista e posso assicurarti che la tua tecnica per farci allontanare sta funzionando alla grande» urlo con le lacrime agli occhi. Cerco di sfuggire dalla sua presa ma lui mi blocca le braccia con le mani per non farmi muovere
«cazzo Ross lasciami andare, IO ho un aereo da prendere» mi fissa per diversi secondi poi poggia le sue labbra sulle mie facendomi cadere nella sua trappola. Addolcisce la presa sulle mie braccia e infila anche la lingua, mi è mancata questa sensazione cavolo, ma non potrei mai ammetterlo davanti a lui. Potrei benissimo scappare ora ma non riesco a farlo, è come se fossimo diventati una cosa sola. Scorre le sue mani sui miei fianchi per cingerli e far incollare i nostri due bacini. Le nostre due lingue vanno a ritmo e sembra che tutto ciò che ci sta intorno scompaia piano piano come se ci fossimo solo noi in tutto l'aeroporto. Anche se è stato uno stronzo per tutta la settimana e mi ha appena fatto capire che non gli interessa minimamente dei miei stati d'animo attuali io penso comunque di aver bisogno di amarlo e mostrargli il mio affetto e credo che di questo ne abbia il bisogno anche Ross. Qualche minuto dopo veniamo interrotti da una vocina che ci avverte che l'aereo sta arrivando. Riprendo il totale controllo sul mio corpo poi Ross mi blocca di nuovo
«io vengo con te chiaro? Scordati l'idea di partire da sola. Non avrei dovuto dirti quelle cose cazzo, scusa, non so cosa mi abbia detto il cervello. So di essere stato uno stronzo durante la settimana è solo che quello che mi hai detto mi ha messo una confusione in testa incredibile, Brooke» annuisco teneramente e controllo l'orario
«cazzo l'aereo Ross» urlo e lui spalanca gli occhi. Recuperiamo le valigie per poi cominciare a camminare verso gli addetti dell'aeroporto che non fanno altro che toccarci e controllarci ovunque. Riusciamo finalmente a salire su quella vettura dopo altri mille controlli. Mi stabilisco subito dalla parte del finestrino, senza, stranamente, litigare con Ross, dato che amo guardare il panorama anche se alla fine passo tutto il viaggio a dormire. Blocco il cellulare dopo aver mandato un messaggio ad Ashley che attualmente si trova a New York per trovare la sua migliore amica. A pensarci io non ho mai avuto una migliore amica perchè mamma mi diceva sempre di non affezionarmi troppo alle persone dato che ci spostavamo molto spesso da uno stato all'altro, è triste ma le ho dato retta altrimenti ora non so come mi sarei trovata con milioni di amici sparsi per il mondo. Da quando i miei genitori hanno lasciato me e Tris dalla zia abbiamo entrambi cominciato a fare una vita più normale, ma mi sono sempre e solo dedicata alla scuola e alla fine sono riuscita comunque a dimenticare le amicizie. Ecco perchè non ho mai avuto amici veri nella mia vita, per paura di perderli da un momento all'altro.
Mi affaccio al finestrino per osservare LA dall'alto e mi metto un po' a pensare a mio fratello. Chissà cosa è andato a fare proprio a Tokyo, insomma, se è partito da un giorno all'altro senza nemmeno salutarmi personalmente deve essere una cosa veramente seria cavolo. Si sarà cacciato nei guai di nuovo?
Mi sistemo per bene sul mio sedile per schiacciare un pisolino accanto a Ross, che invece è impegnato a leggere un libro. Poggio il gomito sul braccio del sedile e la mano, sulla quale metto la testa, sulla schiena del sedile
«Brooke» mi chiama Ross ma faccio finta di dormire. Potrebbe benissimo cascarci dato che sa che mi addormento subito e facilmente. Lo sento sempre più vicino a me e mi passa un brivido appena sento il suo respiro sul mio collo. Avvicina una mano verso di me per spostare i capelli dal mio viso e lascia sulla mia guancia un bacino. Muovo la testa appena sento le sue labbra sul mio collo e lui sembra quasi spaventarsi. Emetto un mormorio strano simile ad un gemito e appena apro gli occhi mi ritrovo quelli di Ross davanti
«quanto sei tenera» afferma e sorride facendo sorridere anche me. Mi giro totalmente verso di lui, il quale continua a fissarmi. Ho bisogno di momenti come questi cavolo e so che se dovesse scegliere il sesso non ci sarebbero più. Ma insomma, il fatto che non riusciva a non darmi affetto, il bacio e quello che è appena successo mi fanno pensare a tutto tranne che al sesso, forse c'è ancora una speranza per l'amore
«ehi Brooke» mi chiama sventolando una mano davanti ai miei occhi
«scusa Ross, stavi dicendo?»
«niente di importante, cioè si che è importante ma non fa niente» gesticola con le mani facendomi ridere
«avanti sono curiosa» mi fissa poi scuote la testa
«Volevo avvisarti che dormiremo a casa di un mio vecchio amico» dice turbato da qualcosa, so che non è ciò che voleva dirmi
«oh okay d'accordo, ma sei sicuro che non lo disturberemo?»
«oh no, stai tranquilla non è a Tokyo e abbiamo tutta la sua casa libera»
«fantastico» esclamo. Sorride e posa nel suo zaino il libro che stava leggendo, per poi prendere una macchina fotografica che subito punta contro di me
«ehi!» urlo coprendomi la faccia con le mani
«avanti, sei bellissima» dice con naturalezza e io mi blocco a fissarlo mentre squadra la sua camera
«grazie» arrossisco poi mi fa vedere la foto che mi ha fatto. In effetti è riuscito a prendermi bene ma non capisco. Che bisogno aveva di farmi una foto?
«questa la farò sviluppare poi una copia la prendi tu un'altra me la metto in camera» continuo a fissarlo quasi spaventata dal suo comportamento. Mi sembra un dodicenne innamorato cavolo, dov'è finito il mio Ross? Tutti i suoi comportamenti e modi di fare mi stanno facendo allontanare quasi completamente dall'idea che possa scegliere il sesso. Avanti, guardatelo, è così tenero dopo il bacio che ci siamo dati, al sesso sembra non pensarci per niente. Infila la sua Canon in un taschino dello zaino e si siede per bene fissando il "soffitto" dell'aereo
«mia sorella ieri mi ha detto che ha già organizzato il matrimonio» afferma e spalanco gli occhi, ma come se ne esce?
«Rydel è matta»
«oh no no, ha avuto buone idee invece» dice poi scuote la testa. Oh cavolo già pensano al matrimonio senza sapere che Ross ha una scelta importante da fare. E se Ross avesse detto tutto a Rydel? Se le avesse confidato che sceglie l'amore e lei si è messa a fantasticare su di noi? Se così fosse è sicuro. Ciao ciao sesso
«ti ha parlato di quanti nipotini vorrebbe avere?» rido. Mi fissa quasi sbalordito da ciò che gli ho appena detto
«ma che c'entra ora?»
«non so ha gia programmato il nostro matrimonio»
«il LORO Brooke! Suo e di Ellington!» deglutisco e sento il solito calore sulle mie guance. Sembrava tutto così bello per essere vero. Questa situazione mi sta facendo andare fuori di testa cavolo, come ho potuto pensare al nostro matrimonio? Beh forse perchè lo vorrei davvero
«ah ehm, scordati quello che ti ho detto allora» scoppia a ridere e mi accuccio sul suo petto per nascondere i miei rossori
«che stai facendo?»
«scusa, mi tolgo» mormoro sistemandomi come stavo durante il suo bacio sul mio collo
«avanti scema, puoi venire qui» sento la sua voce e una sua mano toccarmi la spalla. Mi giro piano verso di lui e poggio la mia testa sulla sua spalla
«grazie» non risponde ma mi lascia un bacio sulla fronte seguito da movimenti circolari delle sue dita fra i miei capelli. Adoro quando qualcuno mi tocca i capelli, non so, mi rilassa e Ross lo sa fare incredibilmente bene. Emetto un gemito un po' troppo forte e lui smette i massaggi
«ehi Brooke, che hai intenzione di fare?» ridacchia
«continua perfavore» lo imploro e lui riprende i suoi massaggi fra i miei capelli senza esitare
«non smettere» mormoro
«non smetto stai tranquilla» mi rilasso talmente tanto che finisco per addormentarmi su di lui. Mi risveglio nello stesso identico modo e sento ancora la sua mano fare cerchi concentrici fra i miei capelli solo che ora ho un suo braccio che mi circonda la vita. Mi muovo leggermente e lui si ferma con la mano
«ti sei svegliata finalmente» mi stropiccio gli occhi e lui mi carezza il fianco con il pollice
«ti avrei dovuto fare una foto mentre dormivi, eri così tenera piccola»
«avanti finiscila. Quanto ho dormito?»
«molto amore, affacciati un po'» rimango a fissarlo. Mi ha chiamata amore...
«che ti prende? Vai a vedere su» sbatto gli occhi velocemente. Non può avermi chiamata "amore", devo essermelo immaginato, insomma...sto impazzendo così tanto? Do una sbirciatina al finestrino e mi accorgo che l'aereo sta atterrando
«siamo gia arrivati?» annuisce così mi affretto a sistemare tutte le mie cose nella borsa mentre Ross chiude lo zaino e recupera le nostre valigie
appena ci danno il consenso ci dirigiamo verso l'uscita di quella vettura e corriamo per prendere un taxi pronto a dare un passaggio a qualcuno . Ross dice l'indirizzo all'autista e ci facciamo lasciare proprio davanti alla casa del suo amico. È molto grande, ha anche una piscina, ma noi non ci troviamo qui a Tokyo per vacanza, io devo trovare mio fratello, cosa che, ha detto Ross, cominceremo domani.
Posiamo le nostre cose e mi metto a perlustrare tutta la casa, stanza per stanza
«bella vero?» annuisco e lo seguo in camera da letto per sistemare i vestiti
«Brooke, devo parlarti» mi dice prendendomi le mani. Mi fa sedere sul letto e lui si mette giusto un po' più lontano da me
«io credo di aver deciso, Brooke» sorrido appena vedo anche lui farlo. Finalmente ammetterà di amarmi e smetterà di pensare al sesso per un po'
«ho dovuto sezionare ogni minima cosa che abbiamo fatto insieme per arrivare a questa soluzione. Ho messo da una parte tutti i baci, gli abbracci e il resto delle nostre dolcezze e dall'altra i nostri pomeriggi passati solo ed esclusivamente a godere» sorride ogni tanto, proprio mentre dice parole come "baci" e "nostre dolcezze"
«dunque?» mi avvicino a lui ansiosa di sapere la sua decisione, anche se so già cosa potrebbe aver scelto
«beh, Brooke, preferirei continuare ad essere il tuo Daddy, senza mettere in mezzo i sentimenti» rimango a bocca aperta e cerco di trattenere le lacrime
«quindi si, Brooke, scelgo il sesso»

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«call me Daddy»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora