Capitolo 12.

1.2K 58 3
                                    

«Buonasera ragazzi!» esclama Kaitlin alla porta con un sorriso lucente. Ashley afferra la mia mano e mi porta subito in camera sua nella quale mi metto seduta sul letto.
«Non mi pare vero di aver gia trovato un'amica» afferma lei tutta contenta. Ricomincia a parlare mentre io continuo a ripensare a cosa è successo qualche minuto fa e a cosa probabilmente accadrà.
«Hey ti senti bene Brooke?»
«Sisi» mormoro abbassando la testa.
«No, non ti senti bene» si siede accanto a me e afferra la mia mano.
«Hai ragione»
«Con me puoi confidarti se vuoi»
«Okay. Non so come posso essere così convinta a dirtelo insomma non lo sa nemmeno mio fratello»
«Beh dicono che parlarne con sconosciuti aiuta» accenna un sorrisetto.
«Si e hanno ragione»
«Allora, cosa devi dirmi?»
«Io ho un ragazzo che però non è esattamente il mio ragazzo»
«Spiegati» sempre sempre più interessata.
«Non so se conosci quelle relazioni basate solo sul sesso»
«Ah tipo scopamicizie?»
«Si ma tra di noi c'è qualcosa di più»
«Cioè vi vedete solo per scopare ma vi amate?»
«Lui è il mio Daddy io la sua piccola»
«Wow Brooke, non ti facevo una tipa del genere» sbotta in una risata alquanto inadeguata.
«Perfavore risparmia i commenti»
«Okay scusa, continua»
«La relazione è nata solo per il sesso cioè scopavamo e arrivederci e grazie. Poi è scattato qualcosa di più che lui continua a dire che non è amore anche se ogni tanto mi dice che mi ama»
«Lo dice mentre ehm...ecco...fate quella cosa?» si gratta la testa.
«Si ma soprattutto normalmente»
«Okay quindi?»
«Mio fratello sa che sono fidanzata con lui come una coppia normale» lei annuisce mostrandosi molto interessata.
«Non sa minimamente tutta la storia della nostra relazione»
«Fammi capire bene. State insieme solo per il sesso ma forse vi amate e tuo fratello sa solo che siete una coppia normale?»
«Esatto»
«Volevi dirmi questo?»
«Si volevo sfogarmi»
«E per quale motivo sei così triste? È successo qualcosa con lui?»
«Non con lui ma con suo fratello»
«Sei andata a letto anche con il fratello?»
«Non esattamente» mi sta dando della troia?
«Avanti spiega allora»
«Prima di me Ross andava a letto con tutte. Ogni giorno ne aveva una diversa»
«Si chiama Ross il tuo Daddy?» si mette a ridere.
«Finiscila perfavore» lei smette subito e si concentra di più su ciò che le sto dicendo.
«Comunque si, si chiama Ross. Dunque aveva tutte puttane prima di me, mi ha anche detto che alcune volevano i soldi» annuisce.
«Riker, il fratello, mi credeva anzi, penso mi creda ancora, una puttana come le altre e mi ha cominciato a mandare messaggi che alludessero al sesso»
«Ma è un maniaco?»
«A questo punto posso dirti di si. Mi diceva che poteva darmi più del fratello e una sera mi ha violentata»
«No aspetta cosa?» si avvicina di più a me con la testa.
«Quello che hai sentito. Per fortuna c'era Ross che mi ha salvato la vita. Potevo anche morire quella sera...»
«Ma che bastardo!» urla.
«Lo so. Ross e mio fratello lo hanno spedito a Chicago ma a quanto pare è tornato» dico e abbasso la testa.
«Ti ha toccata di nuovo?» le racconto ogni cosa e lei sembra essere sempre più agitata.
«Lo capirà prima o poi che ami Ross e non provi nessun interesse verso di lui!»
«Soprattutto dopo quello che mi ha fatto passare»
«Che stronzo. Insomma, io non sono capace a consigliare alle persone ma penso che dovresti smettere di pensarci magari tu e Ross aiutatevi a vicenda»
«Si, è quello che faremo. Grazie Ashley»
«Ah figurati, ora andiamo, sarà pronta la cena» afferma e scendiamo di sotto.
«Si può sapere dove eravate finite?» esclama mio fratello abbracciandomi.
«Abbiamo parlato. Cos'è questo affetto?»
«Ti voglio bene» afferma e ci mettiamo a tavola per cenare.
«Allora, Brooke, hai trovato gia il fidanzato?» mi chiede Kaitlin mettendo in bocca un pezzo di carne. Mi metto comoda sulla sedia e Ashley alza la voce verso la madre.
«Kaitlin, la devi smettere! Ogni volta che invitiamo ragazzi a casa parti in quarta con le domande imbarazzanti!» urla lei alzandosi in piedi.
«Ash calmati, mi fa piacere rispondere» anticipo Kaitlin che era pronta a sgridarla. Lei si risiede fissando me poi Tristan.
«Scusate» mormora.
«Kaitlin, ho un ragazzo si»
«Tu Ashley?» chiede Tristan e lei diventa rossa.
«No» afferma e gira la forchetta.
«Come fanno i ragazzi a non accorgersi di una tipa come te?» afferma mio frtello, lei sorride poi fa spallucce. Subito dopo aver finito di cenare, Tristan si alza di scatto dalla tavola.
«Sarebbe ora di andare» dice e tutti dopo di lui si alzano.
«Grazie di tutto davvero» affermo.
«Grazie a voi della compagnia!» esclama William che se n'è stato tutto il tempo zitto. Che tipo strano.
«Buonanotte» dice Tris poi abbandoniamo quella casa.
«Tristan, potresti dormire con me?» lui annuisce mentre si versa l'acqua nel bicchiere.
«Se non ti va non fa niente, solo che ho bisogno di te» faccio il labbruccio.
«Non mi da fastidio assolutamente Brooke, un attimo e arrivo da te» dice e mi dirigo di nuovo in camera. Appena prendo il telefono ricevo una chiamata da Ross così rispondo.
«Pronto Ross, come stai?»
«Hey piccola, io sto bene tu?»
«Bene Ross. Riker?»
«È con papà nella casa in montagna»
«Daddy ho detto tutto ad una persona»
«Cosa? A tuo fratello?»
«No, alla vicina. Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno»
«Okay piccola, in fondo la vicina non è nessuno. Se lo avessi detto a tuo fratello mi sarei arrabbiato»
«Ecco, vorrei dirlo anche a Tris»
«No no! Non doveva essere una cosa nostra?»
«Hai ragione Ross, è una cosa solo nostra»
«Bene piccola mia»
«Ti voglio qui Daddy»
«Immaginami lì con te»
«Ci proverò»
«Domani vengo a prenderti d'accordo?»
«Okay, buonanotte Ross» dico ed entra nella stanza Tris.
«Buonanotte piccola mia» dice e attacco.
«Era Ross?»
«Si ehm, ora dormiamo» mi stendo tra le sue braccia ripensando a tutto ciò che è successo oggi.
«Ti va se parliamo un po' sister?» dice lui e mi tira le ciocche bionde con la mano. Faceva così quando ero piccola quando non lo ascoltavo o facevo i capricci, mi rilassa quando qualcuno mi tocca i capelli e mio fratello lo sa benissimo.
«Okay» affermo.
«Ti stanno diventando mori i capelli o sbaglio?»
«No, sono bionda e basta» dico diretta e lui si zittisce.
«Mi vuoi dire ora che casino è successo?»
«È tornato Riker» lui scatta e mi fissa scioccato.
«Stai tranquillo si trova in una casa lontano da qui con il padre»
«Ti ha fatto qualcosa?»
«No, perchè per fortuna è intervenuto Rocky al momento»
«Sorellina mia» dice e mi abbraccia.
«Hey Tris, tranquillo. Io e Ross ci stiamo aiutando molto. Ormai Riker è diventato un pericolo ma forse passare del tempo con il padre lo aiuterà a darsi una regolata»
«Si hai ragione, basta pensarci» afferma cercando di autoconvincersi.
«Ti ricordi il giochino che facevamo quando dormivamo inieme da piccoli?»
«Quello delle parole?»
«No, quello dei segreti» afferma e caccio un sospiro.
«Ti ricordi come tutte le bugie uscivano fuori con quel gioco?»
«Si Tris anche se è passato molto tempo da quei giorni lì»
«Questa cretina di sorella che ho aveva solo 6 anni e io 10»
«Che peste che ero da piccola»
«Beh come sei adesso» rido.
«La mamma che urlava "se non migliori ti porto in collegio"»
«Mi rincorreva per la casa con la pantofola»
«Io rimanevo con papà a vedere le gare di atletica fra voi due» ridiamo e mi stringe a sè.
«Ogni tanto penso alla nostra famiglia e rifletto sul fatto che il lavoro ha davvero distrutto ogni cosa, ogni sogno che avevo intenzione di realizzare con mamma e papà» mi scappa una lacrima che cerco di coprire.
«Hey hey non piangere, sh» mormora e mi bacia la fronte. Scoppio totalmente a piangere sommando ai ricordi anche tutto ciò che è successo con Riker e quello che succederà in futuro. Lui mi abbraccia con tutta la forza a disposizione.
«Tris, perfavore ora dormiamo, parlare mi fa solo male»
«D'accordo piccola mia» mi asciuga le lacrime con la manica del pigiama poi riusciamo ad addormentarci l'uno nelle braccia dell'altra. Mi è mancato dormire con lui.

«call me Daddy»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora