Capitolo 7.

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«Piccola mia...» sussurra Ross prima di lasciarmi qualche bacino sul collo che, come ben sa anche lui, adoro da morire.
«Mmh...ancora cinque minuti...» riesco a mormorare.
«Piccola devi alzarti dobbiamo andare a scuola...»
«Ho sonno...» mi copro di nuovo con il piumone.
«Brooke, avanti...» rimango nel calduccio del letto. Non sento più la sua voce e comincio anche a preoccuparmi. Ha passato tutto il tempo a parlare ma improvvisamente si è ammutolito.
«ALZATI» urla saltandomi addosso.
«Ross cazzo, che problemi hai?» mi stropiccio gli occhi. Toglie il piumone dal mio corpo e rimane a fissarmi.
«È possibile che riesci ad essere bella anche di prima mattina?» lo guardo imbambolata, è così tenero con quei capelli scompigliati e il viso ancora addormentato che riempirei volentieri di baci. Afferro la sua testa e spingo le sue labbra sulle mie, non avrei resistito più di tanto.
«Buongiorno Ross...» mormoro quando le nostre labbra si sfiorano appena.
«Giorno piccola mia...» si scanza dal mio corpo per alzarsi, cosa che faccio anchio subito dopo, anche se avrei decisamente preferito rimanere sul letto a coccolarlo.
«Ora capisco perchè quasi tutte le mattine fai tardi» si gratta la testa.
«Sei uno stronzo sai?»
«Lo so» sorride ed entra nel bagno. Recupero i miei vestiti che mi affretto ad indossare mentre accendo il cellulare che tengo spento da ieri pomeriggio.
«Piccola, già sei pronta?» non rispondo ma rimango a fissare imbambolata il cellulare che registra 50 chiamate perse da mio fratello.
«È successo qualcosa Brooke?» passa una mano sulla mia guancia destra. Sposto lo sguardo dallo schermo a Ross che si trova davanti a me con un asciugamano intorno alla vita.
«Ehi piccola rispondimi, succede qualcosa?»
«Tristan...»
«Che gli è successo?»
«...Tristan mi ucciderà...» rimane a guardarmi.
«Gli avevi detto che avresti dormito con me sta notte vero?» scuoto la testa.
«Brooke cazzo chiamalo subito, che aspetti?» faccio il suo numero e dopo nemmeno due squilli sento la sua voce dall'altra parte.
«BROOKE IRIS EVANS» strilla così sono costretta ad allontanare il cellulare dall'orecchio.
«Tristan posso spiegarti...»
«Sei fuori casa da ieri pomeriggio e non mi mandi nemmeno un messaggio cazzo»
«Mi sono scordata davvero...»
«Sono stato con il pensiero che ti fosse successo qualcosa mi capisci? Non puoi sparire così Brooke...»
«Mi dispiace Tristan, scusa...non accadrà mai più...davvero...» mi scende una lacrima che Ross asciuga subito dopo.
«D'accordo si...ma non mi va di parlarne al telefono, parleremo oggi pomeriggio con calma»
«D'accordo e aspettami che ora vengo a prendere lo zaino a casa» mormoro.
«A dopo» afferma e attacca così lancio il cellulare sul comodino.
«Se gli dici che sei stata tutto il tempo con me mi ucciderà lo sai vero?» mi dice Ross intento a tirare una camicia fuori dall'armadio.
«Stai tranquillo farà fuori me» sorride e si toglie l'asciugamano dalla vita rimanendo nudo davanti a me. Mi mordo involontariamente il labbro a quella vista e Ross sembra accorgersene.
«Piccola mia proprio non resisti eh?»
«Mh Daddy mio...» si mette un paio di boxer neri, che a mio parere sono spettacolari, e mi raggiunge vicino al letto.
«Il pomeriggio lo passi con me vero piccola?» sussurra sul mio collo poi ci lascia sopra piccoli baci.
«Non ti è bastata la giornata di ieri? Abbiamo scopato ben due volte Ross...» mormoro e lui ride sul mio collo.
«Ti è piaciuto almeno piccola?»
«Si, soprattutto la parte in macchina...Daddy...»
«Ti sei divertita con il tuo Daddy eh?»
«Certo, mi diverto sempre con lui...» ride di nuovo.
«Quindi? Vorresti divertirti ancora con il tuo Daddy oggi pomeriggio?»
«Certo...» sussurro e lo avvicino ancor di più a me per baciarlo.
«Non sai cosa ti farei ora piccola...»
«Daddy mio...» struscio il mio viso sul suo collo.
«Cazzo è tardi, fammi preparare» esclama e si allontana da me di scatto. Mi sistemo i capelli mentre lui si mette la camicia, che aveva poggiato sul letto, e un paio di jeans neri.
«Usciamo subito altrimenti la mia famiglia si sveglia e succede un casino apocalittico» rido e scendiamo al piano di sotto per poi abbandonare quella casa che la mattina sembra un'abitazione abbandonata. Passiamo a casa mia per prendere il mio zaino e ci dirigiamo finalmente a scuola, già immagino la faccia del prof appena arriveremo in classe.
«Brooke appena scendi dalla macchina devi correre come non hai mai fatto in tutta la tua vita»
«D'accordo» rido cosa che pochi mesi mesi fa non avrei mai fatto, piuttosto avrei pianto all'idea di me che corro. Ora con Ross tutto ciò che faccio sembra così semplice e divertente e il sesso è l'esempio numero uno. Giusto un mese fa lo odiavo ora lo amo come non mai. Appena arriviamo nel giardinetto della scuola ci mettiamo a correre proprio come aveva detto Ross così arriviamo in classe col fiatone.
«Buongiorno» esclamiamo interrompendo la spiegazione del prof che ci fulmina con lo sguardo.
«Vi sembra questa l'ora di venire a scuola?» urla lui.
«Ci scusi...davvero...noi...»
«Fuori» mi interrompe e ci indica la porta. Ci fermiamo a vedere i volti dei nostri compagni di classe. La maggior parte di loro si trattiene dal ridere altri sono a bocca aperta. Forse perchè hanno visto me e Ross sempre bisticciare e ora siamo addiruttura venuti insime a scuola. Abbandoniamo la classe non avendo altro da fare e ci siediamo nel corridoio, uno di fronte all'altra.
«Jack ti stava guardando troppo male...» mormora.
«Jack...il tuo amico?»
«Si. Cazzo io ti sputtanavo insieme a lui, chissà cosa sarà passato nella sua testa quando ci ha visti entrare insieme»
«Beh, quasi tutti ci guardavano male Ross» affermo e scoppio a ridere. Non so esattamente il motivo ma lo fa anche Ross.
«Buffo vero? Per loro è strano vederci insieme, insomma, sono due anni che passo ad ignorarti e considerarti una sfigata, ma guardaci ora, sembra che l'odio sia svanito come per magia»
«Non è solo buffo, è anche un po' preoccupante Ross...» si sposta rapidamente affianco a me e mi accoglie sotto al auo braccio.
«Che importa ora eh? Dobbiamo solo che ringraziare quel cavolo di progetto di storia che ci ha fatti conoscere e continuare la nostra vita senza che altri si intromettano»
«Sei dolce Ross»
«Nah, sono Ross Lynch come posso essere dolce?» sorrido e lo bacio cogliendolo di sorpresa. Infilo anche la mia lingua che si scontra con la sua per diversi secondi.
«Ragazzi, staccate quelle labbra e tornate in classe, avanti!» ci sgrida la bidella. Allontaniamo rapidamente le nostre labbra.
«Lo avremmo fatto se solo non ci avessero sbattuti fuori»
«Che avete combinato eh?» poggia la scopa al muro.
«Siamo solo arrivati in ritardo...» mormoro.
«Ragazzi miei...la storia del ritardo io non me la bevo. Se vi stavate sbaciucchiando in classe o peggio se siete scappati da una interrogazione, a me potete dirlo ne ho sentite anche di peggio» dietro di lei vediamo un omino vestito per bene dirigersi verso di noi, il preside. Ross si gira verso di me con gli occhi sbarrati.
«D'accordo...noi...andiamo a fare una passeggiata eh...alla prossima...» mormora Ross che afferra la mia mano e mi trascina con sè fuori dall'istituto. Raggiungiamo un albero che si trova esattamente al centro del cortile e ci mettiamo seduti nella sua ombra.
«Il preside non c'è mai e una volta che veniamo sbattuti fuori noi passa proprio nel nostro corridoio, incredibile» rimango in silenzio e mi avvicino al suo corpo.
«Ma perché le bidelle non si fanno i cazzi loro?»
«Perché non hanno nient'altro da fare» risponde e mi bacia il collo. Non rispondo e mi sistemo fra le sue gambe per poggiare la schiena sul suo petto.
«Posso farti una domanda Ross?»
«Dimmi» mi carezza i capelli e non faccio a meno di gemere. Adoro i massaggini sulla testa.
«Siamo fidanzati?» domando ma non ricevo nessuna risposta dal ragazzo che in questo momento mi sta abbracciando.
«Ehm...forse...non lo so...»
«Ross voglio una risposta certa ora, ne ho bisogno»
«Beh no, non siamo fidanzati Brooke, e non intendo avere una relazione con te anche perchè non ne ho mai avuta una e poi ci vediamo solo per il sesso» rimango a bocca aperta.
«Non avevi detto di amarmi, Ross?»
«Io ti amo ancora cazzo, ti amo, si che ti amo ma non me la sento ad avere una relazione con te...ecco...»
«Dici che mi ami solo per il gusto di dirlo...»
«Ma che stai dicendo? No, assolutamente no. Io ti amo davvero, sul serio, non ho mai provato un simile sentimento verso una ragazza»
«Allora perchè mi dici che non vuoi una relazione con me Ross?»
«Perchè una relazione seria porterebbe alla rottura del nostro bel rapporto che si è creato, perfavore fidati di me Brooke»
«Ma...»
«Niente ma. Conosciamo il sentimento che ci unisce e penso che senza una vera e propria relazione staremo anche meglio»
«D'accordo...anche se è un discorso stupido, perchè alla fine è come se fossimo fidanzati, ti do ragione, continueremo a vederci solo per scopare e fine del discorso»
«Brava piccola, devi fidarti di me» sussurra nel mio orecchio. Mi giro di scatto verso di lui, ho bisogno di vedere di nuovo quei suoi occhi nocciola che amo sempre più.
«Andiamo a casa mia, ora»
«Sei matto? Abbiamo scuola»
«Non mi interessa. Una volta possiamo anche assentarci no?»
«Si ma mio fratello mi ucciderà. Già è arrabbiato con me per quella storia e...»
«Zitta, gli dirò che è stata un'idea mia e che ti ho convinta io, così darà solo...»
«Vengo con te» lo interrompo e lui sorride.
«Avanti saliamo in macchina allora» lo ascolto e in pochi minuti ci troviamo già davanti casa sua. La casa sembra ancora una volta un'abitazione abbandonata. O stanno ancora dormendo o sono tutti usciti, nel dubbio preferiamo fare le cose in silenzio.
«Ross ti avviso, all'ora di pranzo io torno a casa, Tristan non deve sospettare nulla...» mormoro e lui mi stringe a sè senza un motivo.
«D'accordo piccola, ma che facciamo ora?»
«Voglio coccolarti un po' Ross...» sussuro vicino al suo orecchio poi lo prendo per mano e lo trascino con me fino al divano dove ci sdraiamo l'una sull'altro abbracciati.
«Ti amo Ross...» mormoro e ottengo dei baci sul collo.
«Ti amo Brooke...anche tanto...» sorrido e rimaniamo a coccolarci per diversi minuti.
«Voglio fare altro con te ora, Brooke...»
«Tipo?» sorrido.
«Lo vedrai» all'improvviso mi prende in braccio per portarmi nella sua stanza.
«Ora ti scopo tutta» mi stende sul letto e si mette comodamente su di me per continuare le sue coccole.
«Daddy...muoviti...» mi spoglia con foga, come se desiderasse il mio corpo più di ogni altra cosa al mondo. Infila una mano nelle mie mutandine e l'altra nel reggiseno, ora lo desidero più che mai.
«Daddy voglio scoparti...»
«Voglio farti divertire prima...» si sbarazza del mio intimo e infila due dita, che muove sempre più velocemente, dentro di me.
«Si Daddy...»
«Le senti? Senti come entrano ed escono eh? Il piacere dev'essere immenso...» sussurra e mi limito a gemere sempre più forte fin quando non vengo espellendo una sostanza strana che Ross porta in bocca per assaggiarla.
«Sei buona piccola mia sai?»
«Daddy scopami»
«Sei anche impaziente, vedo» si spoglia in un millesimo di secondo e si sdraia a pancia in sù.
«Willy vuole le coccole» mi dice e lo prende nella mano che scorre lentamente da sopra a sotto.
«Gliele faccio io, Daddy»
«Brava piccola mia» afferro il suo membro e cerco di soddisfare Ross al meglio.
«Piccola sto per venire...avanti...» mormora infatti subito dopo il suo liquido schizza ovunque. Ne prendo un po' in bocca per assaggiarlo, sono semplicemente curiosa di sapere che sapore abbia.
«Come sono piccola?»
«Molto buono Daddy...» si mette il preservativo e appena salgo su di lui mi penetra dolcemente.
«Piccola non voglio fare forte perchè non mi regolo e poi ti faccio male»
«Ross non...»
«Zitta, ho deciso io» comincia a muoversi lentamente e ad ogni spinta geme sempre più.
«Piccola sei bella quando ansimi a causa mia...»
«Mh Daddy accelera dai...»
«Poco però» mi accascio su di lui, il quale mi stringe a sè.
«Sei solo mia, Brooke, guai a chi ti tocca»
«Ah Daddy...si...»
«Piccola fammi venire...ti prego...»
«Tu devi far venire me però»
«Certo piccola»
Ross accelera di poco il movimento e riusciamo ad orgasmare entrambi qualche minuto dopo.
«Ti amo tanto Ross...»
«Anchio Brooke» mi stringe fra le sue braccia così mi lascio coccolare.
«C'è nessuno?» urla qualcuno dal piano di sotto.
«Ross cazzo...ci sono i tuoi fratelli di sotto...»
«Mh dai...non c'è nessuno...abbracciami di nuovo piccola mia...» mi sringe di nuovo a sè qundo qualcuno spalanca la porta. È Ryland che rimane a fissarci con gli occhi sbarrati.
«Io dovrei...proprio...uscire...si...» se ne va così mi scanzo da Ross che si mette a cercare la sua roba.
«Sei un cretino Ross, te lo avevo anche detto che c'era qualcuno al piano di sotto»
«Che palle, non volevo lo sapessero cazzo»
«Grazie mille per la considerazione Ross»
«Per loro noi due siamo e rimarremo amici»
«E ora cosa pensi di dire al tuo fratellino?»
«Che ha frainteso tutto»
«E secondo te se la beve? Sei patetico Ross, davvero» esplodo in una risata amara mentre lui esce dalla stanza.
«Ross non dirmi cazzate!» urla Ryland qualche secondo dopo, che passo a sistemare il mio abbigliamento, così mi decido ad uscire dallla camera.
«Ragazzi calmatevi perfavore...» mi affretto a dire appena mi avvicino a loro.
«Diglielo, Brooke, che non stavamo facendo nulla, avanti» fisso Ryland negli occhi. Gli dico la pura e cruda verità, Ryland non è stupido, sa quello che stavamo facendo.
«Stavamo facendo sesso Ryland»
«Che cazzo dici Brooke...» tenta Ross ma con me non regge.
«Io e Ross siamo fidanzati, se è questo che vuoi sapere....»
«Wow ragazzi...io...ehm...»
«Non devi dirlo a nessun'altro intesi? È molto importante che tu tenga la bocca chiusa, Ryland»
«Tranquilli ragazzi, il vostro segreto è custodito»
Ross sembra essere più convinto e rilassato quindi mi tranquillizzo anchio. Ryland sale le scale ridacchiando mentre noi rimaniamo immobili nell'ingresso della casa.
«Tu sei matta lo sai vero? Come ti viene di dirgli così apertamente quello che stavamo facendo?» mi dice appena ci sdraiamo vicini sul suo letto.
«Avanti Ross, te ne sei accorto anche tu che non se l'era bevuta, ormai ci aveva scoperti e la cosa più giusta da dire era la verità»
«D'accordo, certo ma ora un membro della mia famiglia lo sa e chissà quanto ci metteranno gli altri a venirlo a sapere»
«Dobbiamo stare attenti Ross, solo questo...»
«Certo...» mormora e mi accuccio sul suo petto.
«Ma perchè non vuoi dire alla tua famiglia della nostra relazione eh?»
«Perchè non c'è una relazione, Brooke, e non vorrei poi ricevere il solito discorsetto di mia madre...mi imbarazzerebbe...ecco...»
«Ti imbarazza far conoscere alla tua famiglia la tua fidanzata
«Ma perchè continui con questa storia del fidanzamento? Ti ho detto che non siamo fidanzati Brooke. Siamo Daddy e piccola ricordi?»
«Ross, stavo scherzando...» caccia un respiro e mi stringe a sè.
«Scusa piccola, davvero, sto impazzendo»
«Tranquillo Ross, ti capisco, Tristan sa di noi ma anchio ero imbarazzata quando lo è venuto a sapere»
«Sarai stata sicuramente bellissima con le guance rosse» inverte le posizioni mettendomi sotto al suo corpo.
«Smettila dai...» mormoro e sento anche questa volta le guance infiammarsi.
«Vedi, sei bellissima» avvicina il suo volto al mio per far toccare le nostre labbra che si attirano come calamite.
«Sai Brooke, sei diventata parte integrante della mia vita» afferma e sento le pareti della mia bocca dilatarsi, sto sorridendo.
«Tu sei dolce Ross, è inutile che dici il contrario»
«D'accordo forse si...»
«Allora Ross Lynch può essere anche dolce»
«Solo con Brooke Evans riesce ad esserlo» sorrido di nuovo e prendo il mio cellulare per controllare l'ora quando vedo un messaggio da Tris.
*Ti sto venendo a prendere a scuola a dopo :)*
«Ross mio fratello sta andando a scuola...»
«Muoviamoci allora» recuperiamo gli zaini e ci affrettiamo ad entrare in macchina per raggiungere la scuola, dove simuliamo una vera uscita.
«Ross, poi ti faccio sapere se riesco a venire da te oggi pomeriggio»
«D'accordo piccola, altrimenti ci vediamo domani»
«Okay...ciao Daddy...» sussurro vicino al suo collo. Tenta di baciarmi ma mi allontano subito dato che i suoi amici sono esattamente dietro di noi
«Ci sono i tuoi amici, Ross»
«Non mi interessa, abbiamo detto che avremmo continuato la nostra vita senza problemi no?»
«Se lo dici tu...» mormoro e poggio le sue labbra sulle sue.
«Ciao piccola...» mormora così mi allontano da lui per cercare l'auto di mio fratello che non trovo da nessuna parte. Prendo il cellulare per chiamarlo ma trovo un suo messaggio.
*Ho la macchina nuova, l'ho presa sta mattina*
Alzo di nuovo lo sguardo e trovo mio fratello nella nuova macchina. Sinceramente a me piaceva più quella vecchia, ma la scelta è stata di mio fratello. Appena mi avvicino vedo Cara che si trova seduta sul sedile vicino a quello di mio fratello così sono costretta a mettermi nei posti dietro.
«Ciao...» mormoro.
«Quello è il tuo ragazzo?» mi chiede immediatamente Cara indicando Ross dal finestrino.
«Si...»
«Te lo sei scelto bene, Brooke, i capelli, il fisico, è semplicemente stupendo»
«Cara smettila» la sgrida Tristan che le lancia un'occhiataccia.
«Amore scherzavo a me interessi solo tu...» si danno un bacio mentre penso a richiamare l'attenzione di Ross bussando sul finestrino. Lui si accorge di me e mi saluta teneramente con la mano.
«È anche dolce...» mormora ancora lei che incrocia i miei occhi attraverso lo specchietto. Appena arriviamo a casa ci mettiamo subito a tavola per mangiare.
«Allora sorellina, mi vuoi dire con chi sei stata sta notte?» sembra tranquillo, menomale, mi aspettavo una di quelle sgridate apocalittiche.
«Sono stata con Ross, anche il pomeriggio» affermo senza vergogna.
«Chi è Ross?» mi chiede Cara che rimane a fissarmi.
«È il mio stupendo ragazzo, con chi altro potrei passare la notte scusa eh? Non ce l'hai un cervello?» urlo.
«Brooke come ti...scusa Cara, non voleva...» lei sbuffa e Tristan riprende a parlare.
«Brooke, non devi più uscire e rimanere così tanto tempo fuori casa senza dirmelo chiaro?» annuisco.
«Tristan, la tua sorellina passa una notte fuori casa con il suo ragazzo e tu stai così tranquillo?»
«Beh...»
«Non te ne frega nulla del fatto che potrebbero aver scopato tutta la serata?» ride amaramente.
«Ti fai i cazzi tuoi eh? Tristan fa e pensa a quello che gli pare, non puoi venire qui a scombussolare la nostra vita capisci?» mi alzo di scatto dal tavolo.
«Brooke stai superando il limite»
«Stavo scherzando Brooke, rilassati, avanti»
«No cazzo, mi sto stancando dei tuoi scherzi e dei tuoi modi di fare. Sai che c'è vaffanculo» urlo e Tristan in un millesimo di secondo mi raggiunge e mi da un sberla sulla guancia destra. Rimango a fissarlo con gli occhi lucidi causati dal dolore sia fisico che mentale dato che mio fratello nei suoi ventun'anni di vita non ha mai alzato le mani su di me.
«Scusa...» mormora e scappo via da loro, con le guance bagnate per via delle lacrime, per rifugiarmi in camera. Mi accascio a terra con le spalle alla porta e recupero il cellulare con le lacrime che scendono sempre più veloci.
*Piccola, tuo fratello ti ha sgridata tanto?* dice il messaggio di Ross che mi ha mandato circa un'ora fa.
*Per quello no ma la fidanzata ha rovinato tutto*
*Che è successo piccola?*
*Mi ha tormentata tutto il tempo e quando ho raggiunto il limite l'ho mandata a fanculo*
*Beh se l'è meritato*
*Mio fratello per quello mi ha picchiata...è la prima volta...non l'aveva mai fatto...doveva venire quella puttana a rovinare ogni cosa cazzo* scoppio di nuovo a piangere.
*Ehi piccola lascialo stare poi si renderà conto con chi cazzo si è messo*
*Sto perdendo il mio Tristan...*
*Non sei tu che stai perdendo lui ma è lui che così facendo perderà te*
*Che devo fare Ross?*
*Alzarti da terra e andare a chiederle scusa*
*Come fai a sapere che sto a terra? Mi spii per caso?*
*No, me lo hai detto tu che sei stai male per qualche ragione ti siedi a terra con la schiena poggiata alla porta a piangere, quindi, asciugati anche le lacrime. Non mi piace sapere che stai piangendo*
*D'accordo Ross, sai troppe cose su di me*
*Avanti vai da lei a scusarti*
*Okay, vado*
*A dopo*
Metto in carica il cellulare e scendo al piano di sotto. Ha ragione Ross, devo comunque chiederle scusa.
«Sto andando a lavoro, ti riporto a casa?» dice mio fratello alla puttana sul divano.
«No ti aspetto qui Tris»
Bene, perfetto, devo subirmela tutta la serata e addio bel pomeriggio con Ross.
«A dopo...» mormora Tristan che rimane a fissarmi per diversi secondi. Sbatte la porta di casa così mi avvicino a Cara sfregandomi le mani per l'agitazione.
«Cara...scusa per prima...non so che mi sia preso...» so benissimo cosa mi è preso invece.
«Tranquilla...» mormora. Annuisco e mi giro per tornare nella mia stanza.
«No aspetta, vieni qui» mi chiama così mi giro di scatto e rimango a fissarla.
«Ehi rilassati sembra che hai visto un fantasma» afferma e scoppia a ridere.
«Davvero io ci rinuncio. Devi sempre rovinare tutto» scappo in camera ma lei mi segue e mi raggiunge.
«Devi smetterla con questo tuo comportamento d'accordo? Stai rovinando la vita di mio fratello e di conseguenza anche la mia, ma tu questo non lo capisci...» mormoro.
«Brooke, sei tu quella che non ha capito niente» dice e afferra il mio volto per lasciare un bacio proprio sulle mie labbra.
«Che...»
«Mi sono innamorata di te, Brooke» afferma.

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«call me Daddy»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora