Capitolo 13.

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Torno a casa tardi essendomi addormentata fra le braccia di Ross, ora mi aspetto solo una sgridata da parte di Tris. Metto piede in casa e invece delle accoglienze tipiche di mio fratello trovo la musica alta e lui a saltare per tutto il salotto insieme ad Ashley.
«Ragazzi!» urlo per farmi sentire. Rimango rigida quasi scioccata per il loro comportamento. Mi allontano velocemente per abbassare la musica.
«Mi spiegate che vi è preso?»
«Ci stavamo divertendo!» esclama Ashley ridacchiando. Fulmino Tristan con lo sguardo appena vedo delle bottiglie, di non so quale sostanza alcolica, sul tavolinetto.
«No, Brooke, non le abbiamo nemmeno aperte» si affretta a dire Ashley.
«E che cazzo ci fanno li eh?»
«Brooke, fidati di me. Ho smesso da un po' di usare questa roba. Dovevo portarle a lavoro ma poi è venuta Ashley e sono rimasto qui» mi dice Tristan afferrandomi un braccio. Lo fisso negli occhi, sembra dica la verità.
«Scusatemi» mormoro e me ne vado in camera. Mi metto a gambe incrociate sul letto a pensare a qualcosa che riguarda mio fratello, i vicini e Ross con tutta la sua famiglia, compreso Riker.
«Brooke, posso entrare?» si affaccia Ashley così le faccio cenno di entrare. Si siede accanto a me ma inizialmente non la filo.
«Ti capisco Brooke»
«Cosa capisci!? Non puoi capire. Mio fratello ha avuto in passato dei problemi con l'alcol e il fumo. Mi si è gelato il sangue appena ho visto quelle bottiglie».
«Ora stai esagerando Brooke»
«No cazzo Ashley! Tu non sai cosa faceva mio fratello in passato» lei abbassa la testa. Mi alzo dal letto passandomi una mano fra i capelli.
«Tornava a casa ubriaco che quasi non lo riconoscevo. E qualche mese dopo sono venuta a scoprire che si drogava anche»
«Non lo credevo un tipo del genere»
«Nemmeno io» affermo e mi siedo di nuovo vicino a lei.
«Okay, basta, parliamo d'altro...ehm...sei stata dal tuo ragazzo?»
«Si» affermo.
«E scommetto che vi siete divertiti alla grande» ride e mi da un colpetto sulla spalla.
«Fai silenzio»
«Scusami Brooke, non resisto, devo sapere tutto! Mi interessa molto la tua storia con questo Ross»
«Ash, perchè sei venuta qui da Tris?» le chiedo per cambiare discorso.
«Beh, papà e Kaitlin sono andati a lavoro ed ero sola a casa così sono venuta qui. Speravo di incontrare te ma mi sono arrangiata con tuo fratello» fa spalluccie.
«Lo sapevi che mio fratello odia la musica?»
«Davvero? Cavolo devo averlo traumatizzato» rido.
«Posso farti una domanda Ashley? Se vuoi puoi anche non rispondere»
«Spara»
«Perchè chiami tua madre con il suo nome? Scusa, me ne sono accorta e sono semplicemente curiosa»
«Oh perchè non è mia madre»
«Oh...ti va di raccontare?»
«No, scusa» abbassa la testa. Annuisco. La capisco benissimo, le persone hanno diversi modi e persone con cui confidarsi e lei in questo momeno preferisce non farlo, sinceramente non so come abbia fatto per raccontarle tutto.
«Com'è fare sesso?» mi chiede e sgrano gli occhi.
«In che senso?»
«Sai, bon l'ho mai fatto»
«È come l'amore solo che c'è un po' più di attrazione fisica e divertimento reciproco» dico e ripenso ai pomeriggi con Ross.
«Sono vergine Brooke» dice tutto d'un fiato rimanendo con la stessa espressione di qualche momento fa.
«Ah una verginella!» esclamo e lei si alza in piedi.
«È brutto essere vergini, Brooke. Capisco la tua reazione, a 16 anni devi essere bella che sverginata»
«Non dire così, stavo scherzando,non c'è un'età per perdere la verginità»
«Questo lo dici tu che l'hai gia persa. Non ho mai avuto un ragazzo in vita mia per mio padre e non ho mai frequentato nessuno dato che non ho mai avuto del tempo libero, come faccio ora magicamente a trovare qualcuno che me la faccia perdere?»
«Io ho avuto un ragazzo prima di Ross che apparentemente mi amava molto così l'ho provato con lui per la prima volta. Devi essere più che sicura prima di dare la tua purezza al primo che passa Ashley, chiaro? Non devi metterti in testa che devi per forza perderla, al momento giusto la perderai, ma solo al momento giusto e con la persona giusta, stanne certa» lei annuisce teneramente e si mette di nuovo seduta.
«Io penso sempre ad arrendermi Brooke, sono fatta così»
«Perchè devi arrenderti? Sei una bellissima ragazza e non intendo solo esteriormente, anche caratterialmente, davvero, troverai sicuramente la tua anima gemella» non ho mai fatto discorsi come questo prima d'ora, e non so nemmeno come faccia a farli dato che non ho mai avuto vero amore nella mia vita.
«Grazie Brooke, ti voglio bene» afferma e mi abbraccia.
«BROOKE C'È QUALCUNO PER TE!» urla mio fratello dal piano di sotto. Ci precipitiamo al piano di sotto dove trovo Ross più sexy del solito. Con i suoi jeans neri strappati alle ginocchia e la camicetta bianca con un foulard nero. Per non parlare della giacca in pelle poi.
«Ross che ci fai qui?» domando ma lui si squadra Ashley.
«Ashley Robinson» dice per poi rimanere quasi a bocca aperta.
«Scusate ehm devo andare n-non...f-forse papà e Kaitlin sono tornati» dice lei senza voce per poi scappare via da casa nostra.
«Ora mi spieghi tutto!» urlo a Ross.
«Non è il momento Brooke, venivo solo per restituirti questa» afferma mostrandomi la collana di mio padre. La indosso da quando è partito per il lavoro, è un modo per stargli vicino.
«Devo averla persa mentre ehm ecco hai capito» mormoro dato che Tristan si trova ancora in salotto con noi.
«Se volete potete venire a cena da noi, i nostri genitori non ci sono» dice ancora scosso per l'incontro con Ashley. Accettiamo e raggiungiamo casa sua dove ci sono i suoi fratelli a tavola. Tutti si presentano con mio fratello, scordavo il fatto che nessuno di loro conosceva Tristan. Ross mi stringe a se poi ci sediamo per cenare.
«Buono?» chiede Rydel dando un colpetto ad Ellington per non so quale ragione.
«Buonissimo, mi mancava una cenetta del genere!» esclama mio fratello. Ridiamo tutti tranne Ross.
«Ross» mormoro nel suo orecchio e lui alza gli occhi dal piatto per guardarmi.
«Scusa» sussurra dopo aver fatto un lungo respiro. Rydel e Rocky ci guardano mentre gli altri continuano a finire il proprio piatto. Aiuto Rydel a sparecchiare e mi blocca nella cucina.
«O mi spieghi cos'è successo a Ross o mi spieghi cos'è successo a Ross, a te la scelta» non è stupida, ha capito come ha fatto sicuramente Rocky.
«Riguarda il rapporto fra voi due? È cambiato qualcosa a te non va bene e lui ci sta male? Brooke dimmelo»
«No, assolutamente no! Non so cosa gli sia successo, devo parlarci»
«Oh, beh fallo in fretta Brooke, non mi piace vedere Ross così»
«Nemmeno a me» torniamo dagli altri poco dopo e rimango lì per dormire come stabilito. Forse così capirò cosa c'è stato fra Ashley e Ross in passato.
«Ross ora pensi sia il momento di raccontarmi tutto?»
«Perchè dovrei farlo?»
«Non so, forse perchè ci tengo a te e non sopporto vederti così triste?»
«Scusa piccola, non riesco a parlartene ma vorrei liberarmene davvero»
«Aspetterò,ma fa male tenersi le cose dentro, come fa male vedere le persone a te vicine soffrire» lui abbassa la testa e si limita ad annuire. Mi metto una sua t-shirt per dormire, se non vuole fare niente con me lo capisco benissimo. È sicuramente scosso per qualcosa di cui sono all'oscuro.
«Piccola voglio fare l'amore con te» mormora.
«Per sta sera ci chiameremo per nome e ci scorderemo degli appellativi "Daddy" e "piccola" okay?» continua determinato. Annuisco perchè sono curiosa di sapere cosa accadrà. Mi tolgo la sua t-shirt rimanendo in intimo, rimango ferma perchè devo rimanere ferma, penso. Non è come il sesso, mi sto rendendo conto che è totalmente diverso. Si toglie la camicetta con il foulard che portava ancora al collo poi passa ai jeans neri che getta via insieme alla camicia. Mi bacia per qualche minuto muovendo sensualmente la sua lingua con la mia per poi passare ai baci sul collo. Nessuno dei due si azzarda a dire niente, così deve essere, la passione parla al posto nostro. Mi slaccio il reggiseno che lui getta via insieme agli slip e ai suoi boxer. Ci infiliamo sotto le coperte e dopo essersi messo il preservativo mi penetra dolcemente mettendosi su di me, sta volta. Ansimo e lui da spinte lente e dolci. Ci diamo baci per quasi tutto il tempo andando a ritmo con le lingue, ma ogni tanto me ne lascia alcuni anche sul collo. Gemo di più quando accelera, anche se di poco, con le sue spinte. Stringo alcune ciocche dei suoi biondi fra le dita e cerco in tutti i modi di avvicinarlo di più a me. Sono tentata a dirgli che sto per venire, ma non lo faccio, preferisco non rovinare il silenzio fatto di soli respiri che si è creato. Lui cambia espressione improvvisamente e acquista più passione nel fare cose come baciarmi o semplicemente respirare sul mio collo, probabilmente sta per venire anche lui. Giusto un attimo prima dell'orgasmo lo avvicino il più possibile a me e lo bacio cosa che aveva sicuramente intenzione di fare pure lui. Orgasmo con la tonalità di voce molto più bassa rispetto alle altre volte mentre Ross fa il respiro più pesante vicino al mio orecchio e mormora un vago "amore" appena raggiunge l'orgasmo anche lui. Rimaniamo così per diversi minuti, Ross riprende con i baci sul mio collo e continua comunque con le spinte. È stato così bello, lo rifarei fino alla fine dei miei giorni. Ho finalmente compreso tutto l'amore che provo per lui. Pensavo fosse solo una cottarella invece penso sia qualcosa di molto più, qualcosa che assomiglia all'amore vero. Smette il movimento e apre la bocca per parlare.
«Ti amo Brooke e non lo dico tanto per dire» mormora nel mio orecchio e lo fisso per capire se dice sul serio. Sembra di sì.
«Quello che abbiamo appena fatto mi ha fatto davvero capire cosa provo per te Brooke» rimango senza parole.
«Anche a me Ross, pensavo fosse solo una mia impressione»
«No, l'ho provato anchio Brooke. L'emozione più forte che abbia mai provato amore mio» lo bacio per l'ennesima volta poi si sdraia su di me.
«Ora possiamo dire che siamo fidanzati amore. Sono totalmente convinto di ciò che provo e ti posso giurare che è una cosa bellissima»
«Ti credo perchè lo provo anchio Ross» mi rivesto e lui si mette il pigiama.
«Continuerò ad essere la tua piccola?»
«Certo, solo che ora c'è amore fra piccola e Daddy»
«È eccitante» ridacchia un po'.
«Porcellina» non rispondo, improvviso solo una risata.
«Quanto amo la mia piccola»
«Io amo tanto tanto il mio Daddy»
«Okay smettiamola con le dolcezze e dormiamo» afferma ridendo.
«Daddy un'ultima cosa»
«Dimmi»
«Riker è ancora con tuo padre vero?»
«Si, stai tranquilla piccola»
«Come faccio a stare tranquilla uff, l'ultima volta che mi hai detto di stare tranquilla è tornato da Chicago» lui mi abbraccia.
«Cerca di non pensarci perfavore, se sei agitata tu poi metti in agitazione anche me»
«D'accordo, ma devi aiutarmi, cioè, dobbiamo aiutarci. So che anche a te ha deluso il comportamento di tuo fratello»
«Hai ragione, dobbiamo aiutarci Brooke, e tanto per essere chiari, Riker non mi ha solo deluso, ora lo vorrei morto» lo abbraccio per consolarlo e mi addormento sul suo petto. La mattina dopo ci prepariamo e andiamo a scuola dove stranamente arriviamo presto.
«Mi prometti che oggi non farai scenate?» rido.
«Cercherò di evitarle, si»
«Bene, brava amore» dice e mi bacia poi lo abbraccio. Cavolo ero abituata a "piccola". Dopo le prime tre ore ci incontriamo di nuovo nel giardino della scuola a ricreazione.
«Ross placati, evita di baciarmi davanti a tutta la scuola perfavore»
«Ma che ce ne importa della gente? Possono dire quello che vogliono, la cosa che conta ora è che noi due ci amiamo e dobbiamo dirlo a tutti, a tutto il mondo!» urla richiamando l'attenzione di un gruppo di ragazze vicino a noi. Lo bacio come se fosse l'ultima volta nella mia vita e la campanella suona separandoci. Lui ha il corso di musica io quello di scienze.
«Aspetta qui chi esce prima, okay?»
«D'accordo» lo bacio un'ultima volta ed entro nella mia classe per affrontare una noiosissima ora di scienze. Sento qualcuno dietro di me fissarmi dall'inizio dell'ora ma quando mi giro non vedo nessuno particolarmente attento alla mia persona.
«Evans» mi giro un'altra volta, giuro è l'ultima, ma ancora niente. Comincia a salire l'ansia, mi ricorda troppo il sogno che ho fatto al campeggio con Ross.
«Brooke, qualcosa non va?» mi chiama la professoressa .
«Tutto okay» rispondo e comincio a disegnare qualcosa che nemmeno io so sul mio quaderno. A fine ora prima di chiudere il quaderno fisso bene il disegno che ho fatto, è una sottospecie di omino capellone con qualcosa di lungo in mano. Penso subito a Ross e lascio a voi pensare cosa potrà mai essere la cosa lunga che tiene in mano (una penna no?). Raggiungo Ross al posto nel quale ha detto di aspettarmi.
«Hey, quanto ci metti ad uscire da una classe tu?» non rispondo e saliamo in macchina. Tiro fuori il quaderno e gli mostro il disegno.
«Cosa dovrebbe essere questo?» dice indicando la cosa lunga. Rido maliziosamente e si mette a ridere anche lui strizzandomi la coscia.
«D'accordo, la tua testolina sta diventando un po' troppo pervertita»
«È colpa tua Daddy» mette in moto.
«Vieni da me piccola?»
«Non lo so, ieri ho totalmente abbandonato mio fratello Ross»
«Okay, va bene resta pure a casa con Tristan se vuoi»
«Okay, ci sentiamo 'sta sera allora, ciao Daddy» ci baciamo ed entro a casa.
«TRISTAN!» urlo,davvero non vedo l'ora di abbracciarlo. Mi sento quasi in colpa per ieri. Mi avvicino alla cucina e noto sul tavolo un messaggio su un foglio.
*cara sorellina, sono uscito e non so quando ritornerò forse tra secondi o forse fra anni. Ti ho lasciato da mangiare nel frigo, ma ricorda di andare a fare la spesa ogni tanto o rimarrai senza cibo, rimani con i vicini o con Ross e cerca di non rimanere da sola a casa soprattutto dopo quello che è successo con quel bastardo. Non ti devi preoccupare per me capito? Pensa alla tua vita, io penserò alla mia
a presto
tuo Tris ♡*

Mi scende una lacrima che bagna il foglio che faccio tremare per via dell'agitazione. Cos'è successo ora a Tristan? Come faccio a rimanere a braccia conserte mentre lui se ne sta lì fuori? Non ho la minima idea su cosa sia passato per la testa di Tris, ma sicuramente non è qualcosa di buono. Non ha mai fatto niente del genere e ho davvero troppa paura per lui. Mi auguro che risponderà alle mie chiamate future e mi faccia sentire ogni tanto che sta bene, ne avrò molto bisogno. "sono uscito e non so quando ritornerò forse tra secondi o forse fra anni" mi spaventa molto questa cosa. Spero che gli altri mi rimarranno vicini altrimenti non so proprio come affrontare questa notizia. Tristan cazzo non dovevi farlo!

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«call me Daddy»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora