48. Di nuovo grazie

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Dieci giorni dopo Louis ed Harry si trovavano fuori dalla porta della casa di quest'ultimo e stavano per salire sul carro che li avrebbe riportati a Rimini.

Valeriano e Porfiria erano venuti a salutarli.

Louis abbracciò con calore la donna, ma non riuscì nemmeno a guardare in faccia l'uomo, così lasciò Harry davanti a suo padre e salì sul carro, aspettandolo.

" Riuscirà mai a perdonarmi?" chiese Valeriano al figlio, indicando la figura del suo ex schiavo.

" Non sarà facile, padre e non puoi pretendere che lo faccia" rispose Harry.

" Lo so" rispose l'uomo chinando gli occhi.

" Vedrai che con il tempo riuscirà a dimenticare " intervenne Porfiria.

Harry sorrise, abbracciò entrambi e disse:

" Che gli dei vi proteggano...venite a trovarci a Rimini"

" Contaci " esclamò Valeriano " e buon viaggio "

Harry annuì con un sorriso, li salutò un'ultima volta, salì sul carro ed incitò i cavalli a partire.

Quando furono fuori da Roma, Louis sospirò e posò la testa sulla spalla di Harry.

" Sei felice ora ?"

" Sì....ora lo sono davvero..." sussurrò il ragazzo dagli occhi blu.

I primi giorni di viaggio si rivelarono piacevoli e tranquilli e, senza quasi accorgersi del tempo che passava, un pomeriggio sul tardi Harry fermò il carro davanti a quel tempietto della salute che aveva visitato prima che Clelia venisse operata.

" Devo ringraziare gli dei per aver protetto la bambina e devo ringraziarli anche per averti fatto cadere dal cielo tra le mie braccia " disse Harry con un sorriso.

" Adoro quando fai il romantico " sussurrò Louis baciandogli le labbra.

Harry ricambiò il bacio e sussurrò:

" Stanotte ci fermiamo qui, ce la fai ad accendere un fuoco e a cuocere il pesce che abbiamo comprato prima, senza incendiare tutto ciò che ci circonda?"

" Idiota " sbottò Louis scendendo dal carro e togliendo tutto ciò che gli serviva per fare quanto Harry gli aveva detto.

Il riccio ridacchiò e, dopo essere sceso a sua volta dal loro mezzo di trasporto, si avviò verso l'interno del tempietto.

Il luogo era fresco e in penombra e il ragazzo depositò una consistente somma di denaro nella cesta delle offerte.

Osservò le pareti dell'edificio e si avvicinò curioso, quando notò, su uno dei muri, una testa di argilla che sembrava essere stata appesa da poco.

Quando lesse ciò che era stato inciso nel coccio, rimase senza parole.

In piccole lettere un po' storte era inciso il nome della bambina....era inciso il nome " Clelia".

Harry si guardò intorno spaventato, ma poi una strana calma si impossessò di lui.

" Grazie " disse al luogo deserto " grazie....chiunque tu sia..."

Domani pubblicherò gli ultimi due capitoli.
Doppio aggiornamento per il compleanno degli One Direction e anche per il compleanno di me io!
Me io Riffilella, no Cupido 😂😂😂😂😂😂

Spes, ultima dea...  ( Larry Stylinson )Where stories live. Discover now