19. Partenza

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Il giorno stabilito per la partenza un grande carro si fermò davanti alla casa di Harry.

Louis uscì con Clelia e, dopo aver fatto sedere la bambina sui cuscini disposti sul pianale del mezzo di trasporto, attese il suo padrone accanto ai cavalli, che avrebbero dovuto condurli a Rimini.

Accarezzò il loro muso delicatamente e si ricordò con nostalgia di Atrex, il cavallo sul quale aveva combattuto in battaglia.

Quando aveva capito che i Romani avevano vinto, gli aveva tolto la sella ed i finimenti e l'aveva fatto fuggire...dentro di sè sperava che, almeno lui, avesse trovato la libertà....

" Ti piacciono i cavalli?" gli chiese Harry avvicinandosi.

" Sì, mi ricorda quello che avevo in Britannia, quando ero un soldato..."

" Era bello?" chiese il riccio.

" Stupendo, era nero, completamente nero e il suo manto era così lucido da sembrare uno specchio..."

" Mi spiace che non sia più con te...vieni, adesso dobbiamo partire, saliamo sul carro! "

I due ragazzi montarono sul mezzo e si sedettero accanto a Clelia che, quella mattina, sembrava stare un po' meglio.

" Io non ho mai fatto un viaggio" cinguettò felice stringendo fra le braccia la sua bambola.

" Allora osserva bene il paesaggio, vedrai quante belle cose potrai ammirare..." le spiegò Harry.

I primi giorni di viaggio si rivelarono piacevoli e, perfino spensierati, ma, con il passare del tempo, le erbe che il medico aveva prescritto a Clelia cominciarono a non fare più effetto e i mal di testa della piccola divennero più frequenti e quasi insopportabili.

" Louis " disse Harry una mattina " io proverei ad aumentare la quantità di erbe da sciogliere nell'acqua, cosa dici?"

" Non lo so, non le faranno male?" chiese lo schiavo.

" Non credo, comunque ormai non manca più molto, ci stiamo avvicinando a Rimini, almeno dormirà un po' ..."

" Va bene, fai pure come dici..."

Harry preparò così una coppa e la diede da bere a Clelia che, fortunatamente, nel giro di pochi minuti, si assopì posando la testa sulle gambe di Louis.

Il ragazzo cominciò ad accarezzarle dolcemente i capelli ed Harry si ritrovò a sorridere davanti alla scena.

" Saresti un padre meraviglioso" disse sincero.

" Beh, Clelia è come se fosse mia figlia, ma credo che non avrò mai bambini miei..."

" Perché ?" chiese Harry.

" Non mi piacciono le donne, fisicamente intendo e non riuscirei ad andarci a letto, anche se, ora come ora, non vorrei essere toccato nemmeno da un uomo..."

" Vedrai che tornerai a volere l'amore..." sussurrò Harry.

" Ci vuole una persona che abbia la pazienza di insegnarmi a volerlo..." rispose Louis, parlando più a se stesso che al suo compagno di viaggio.

Spes, ultima dea...  ( Larry Stylinson )Where stories live. Discover now