Capitolo XVII

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Avevo intenzione di scoprire chi fosse l'angelo che mi aveva minacciata la sera prima e che mi perseguitava, ma per raggiungere il mio scopo dovevo interrogare Kevin e, mio malgrado, anche Christian. Non si era più fatto sentire né vedere dal giorno della nostra lite e rivederlo mi metteva in ansia.

Il sabato sera arrivò in fretta e non vedevo l'ora di sfogarmi e divertirmi con i miei amici.
"Mamma sto andando."
"Ok cara, fa attenzione però."
"Certo."
"A più tardi tesoro."
"A più tardi."

Incontrai Linda e Jack al pub.
Linda: "Ehi! Ben arrivata." mi salutò con un grande abbraccio.
Jack: "Ciao ricciolina. Pronta per la festa?" chiese salutandomi anche lui con un grande abbraccio.
Io: "Non vedo l'ora di fare un po' di baldoria."
Linda: "Così mi piaci ragazza!"
Prendemmo posto e ordinammo dei coktail. 
Linda: "Allora come vi è andata la settimana?"
Jack: "Tutto bene, nulla di eccitante, solite giornate calde e noiose."
Linda: "Non fai nulla per divertirti? Sei il solito topo da biblioteca vero?"
Jack: "Si, ma continuo ad allenarmi lo stesso per tenermi in forma oltre che leggere libri su libri. Altrimenti non avrei questo fisico." disse facendo l'occhiolino.
Linda: "Il solito vecchio Jack. Io invece me ne sono stata tranquilla in casa, non ho organizzato nulla."
Jack: "Strano, non è da te."
Linda: "Dopo l'anno scorso tengo un profilo più basso, ma sarebbe bello organizzare una giornata in piscina con voi, che ne dite?"
Io e Jack: "Ci sta!"
Linda: "Ottimo! E tu Elettra? Come ti è andata la settimana?"
Non me la sentivo di raccontare proprio tutto, rimasi dunque sul vago.
Io: "E' stata una settimana particolarmente pesante, questa serata mi serve per distrarmi un po'."
Linda e Jack: "E' successo qualcosa di grave?"
Io: "Ho avuto alcuni incontri poco graditi e un incontro che mi sta cambiando la vita. Ho iniziato ad allenarmi con una persona che mio padre conosce molto bene."
Linda: "A quali incontri poco gradevoli ti riferisci?"
Io: "Nulla di che, non preoccuparti, preferirei parlare dei miei allenamenti."
Linda: "Sicura?"
Io: "Si tranquilla." dissi sorridendole per rassicurarla, ma non sembrava molto convinta e nemmeno Jack, erano entrambi preoccupati, però Jack soddisfò il mio desiderio.
Jack: "Beh allora se vuoi raccontaci degli allenamenti dicci un po', quanto sei migliorata?"
Io: "Mi sto allenando con un vecchio amico di mio padre, mi sta aiutando a controllare i miei poteri e a usarli nella maniera giusta. Sto migliorando molto."
Jack: "Interessante." raccontai loro dei miei progressi e sembravano contenti. 
Passammo la serata parlando del più e del meno.
Io: "Vado un attimo in bagno."
Linda: "Ok, non metterci troppo però." mi disse facendomi l'occhiolino. 
Mi avviai verso il bagno e feci un incontro inaspettato.
"Kevin?"
"Elettra? Che ci fai qui, è pericoloso."
"Mi stavo solo divertendo con i miei amici, tu piuttosto che ci fai qui?"
"Stessa ragione, però non dovresti andare in giro in maniera così spensierata con quello che ti sta succedendo."
"Ehi ogni tanto ho bisogno di divertirmi, dopotutto ho ancora 18 anni."
"Avrai anche 18 anni, però tu sei circondata da cose più grandi di te."
"Lasciami divertire per una volta, ora vado a fare le mie cose, ci si vede." e me ne andai senza dargli la possibilità di rispondermi.

Tornata al tavolo Linda se ne uscì con una proposta che non mi piaceva affatto.
Linda: "Andiamo a ballare? Non possiamo stare seduti qui tutta la sera a deprimerci, forza ragazzi!"
Io: "Non sono buona a ballare."
Jack: "Dai ricciolina, dobbiamo divertirci e liberarci di un po' di pensieri vieni."
Io: "Tu balli?" chiesi sorpresa.
Jack: "No ma Linda ha ragione, andiamo a divertirci."
Io: "Uff! E va bene..." così mi feci trascinare nella mischia e iniziai a ballare.
Linda: "Dai sciogliti un po' tesoro! Sembri un tronco di legno, divertiti siamo ancora dei ragazzi, è l'età adatta per divertirci!" mi prese le mani e mi trascinò a ballare con lei che mi aiutò a sciogliermi, anche se mi imbarazzava.
Linda e Jack, mentre ballavano insieme alla folla, trovarono un altro compagno di ballo, cambiavano tutti spesso il partner ballando e sfrenandosi, io ero ancora sola, fino a che non urtai il corpo di qualcuno. Mi girai senza badare a chi fosse e ballai con questa persona, maschio o femmina che fosse non mi interessava, mi stavo lasciando andare, per una volta mi sentivo una vera diciottenne, spensierata e divertita. 
"Sei brava a ballare." disse il mio partner.
"Grazie, ma in realtà è la prima volta che ballo e sono ancora un pezzo di legno."
Poi cambiammo tutti partner, a volte mi ritrovai a ballare anche con Linda e Jack, fino a che non mi ritrovai davanti a Kevin.
"Non pensavo di rincontrarti così presto."
"Tutto è possibile." mi disse. 
Mentre ballavamo lui mi trascinava con sé e si spostava pian piano in un punto più appartato.
"Pensi di essere abbastanza ubriaca da fare qualche cazzata?"
"Ho bevuto solo un bicchiere di coktail poco alcolico, quindi no, non lo sono."
"Peccato."
"Devi per forza pensare a certe cose?"
"Non avevo quell'intenzione."
"Strano per un demone come te."
Mi guardò con uno sguardo ambiguo e si avvicinò a poco a poco al mio viso. D'un tratto smettemmo di ballare e ci guardammo: "Elettra io..." mi disse imbarazzato. 
"Si?"
"Ecco io..."
Ci guardammo per qualche secondo e senza pensarci ci baciammo. Fu un bacio passionale, non mi aspettavo di provare certi sentimenti anche per Kevin, però non potevo negarlo a me stessa, non più. Fu un bacio lungo, dolce, piacevole, volevo che continuasse ma venne interrotto da un flash che ci accecò.
Guardammo verso la fonte da cui proveniva il flash e chi vidi? Prova a indovinare? Esatto, Clara!  Sempre nei momenti meno opportuni lei si faceva viva.
Clara: "Ma guarda un po'! Al momento giusto, ora ho le prove che tradisci quel bel figaccione di Christian."
Io: "Sempre al momento sbagliato tu vero?" dissi aggressiva.
Clara: "Ho detto al momento giusto, non sbagliato. Mi spiace per te Kevin, potevi scegliere una come me e invece hai scelto una nerd come lei, che peccato, con me ti saresti divertito di più."
Kevin: "Ti ripeto che tu non mi attiri affatto, è difficile attirare le mie attenzioni sai? Preferisco le brave ragazze a delle puttane."
Clara: "Che cosa vorresti dire?"
Kevin: "Che sei una puttana." quando sentivo Kevin parlare così a Clara, faticavo a trattenere le risate. Vedere quella viscida serpe snobbata da un ragazzo era una goduria senza pari.
Clara: "Ma come ti permetti? Vedrai come me la paghi ragazzo dai capelli d'oro."
Io: "Ehi lascialo stare!"
Clara: "Zitta troia! Christian non ti merita! Tu lo stai tradendo."
Io: "Prima di tutto tu non hai il diritto di farmi la ramanzina dato che sei tu la prima a tradire i ragazzi, in secondo luogo gli affari miei rimangono affari miei, tu non ti devi intromettere!" mentre parlavo non mi accorsi che Kevin si era avvicinato a Clara per prenderle il telefono e nemmeno lei se ne accorse, si mosse come un predatore pronto ad acciuffare la preda, forse è tipico dei demoni?
Kevin: "Questo lo prendo io." e prima che Clara potesse protestare lui lo sbriciolò con una mano lasciando Clara senza parole. 
Kevin: "Nessuno si prende gioco di me." vidi un lampo rosso passare negli occhi di Kevin, ma fu questione di un centesimo di secondo.
Clara: "Come... come..." non sapeva dire altro e Kevin tornò al mio fianco.
Io: "Meglio se te ne vai, rischi grossi guai."
Clara: "Questa me la pagherete cara!" minacciò col fiato corto per lo sgomento e se ne andò. Sapevo che la sua minaccia non era falsa, ma per il momento volevo solo godermi la serata.

Angeli Custodi-Tutto sta cambiandoWhere stories live. Discover now