Capitolo V

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Elettra's pov
Dopo essere tornata a casa, fui colta da un senso di fame improvviso.
Appena entrata mi fiondai tra le credenze a cercare qualcosa da mangiare. Presi tutto quello che c'era, ma prima di iniziare suonarono alla porta. Andai ad aprire e rimasi sorpresa da chi mi ritrovai di fronte: "Ehm... Ciao, tu sei Michelle giusto?"
"Sì! Sai dov'è finito Raphael? Mi ha detto che avrebbe fatto colazione con te stamattina." mi domandò guardandosi intorno alla ricerca di Raphael.
"E infatti abbiamo fatto colazione insieme, ma poi ci siamo salutati." quella ragazza mi inquietava, aveva qualcosa di strano, gli occhi erano incavati e con delle borse nerissime, come se non dormisse da mesi, la pelle era cadaverica, sembrava Samara, ma bionda, in quel momento non ebbi più la sensazione che il suo aspetto fosse sbagliato, come la prima volta, in quel momento vidi quanto era veramente sciupata quella povera ragazza.
"Ah... ok allora ti chiedo scusa e non ti disturbo più."
Kevin: "Che sta succedendo qui?"
Io: "Kevin ciao... ma non eri... non importa, che cosa c'è?"
Michelle: "Lo conosci?" chiese sorpresa.
Io: "Sì, è un mio... amico."
Kevin: "È un problema?" guardava storto la ragazza.
Michelle: "Certo che no! Io non sono qui per contestare, ma per cercare mio fratello, ci vediamo Elettra." disse con gesto di resa. Aveva cambiato improvvisamente comportamento quando era arrivato Kevin, cosa stava succedendo?
Io: -Contestare?- pensai: "Si... ciao!" risposi poi con tono assente.
Dopo che se ne andò, Kevin quasi si avvento su di me: "Che ci faceva lei qui?"
"Cercava Raphael perché?" dissi spaventata dal suo rapido gesto e dal suo improvviso cambiamento.
"Sta lontana da loro!" disse con tono fermo.
"E NO! ORA BASTA EH!" iniziai ad alterarmi e a sprigionare il mio potere e lo spinsi via: "NON INTENDO FARMI COMANDARE A BACCHETTA DA NESSUNO! PRIMA CHRISTIAN ORA TU? BASTA! SI PUÒ SAPERE CHE PROBLEMA AVETE CON QUEI RAGAZZI?"
"Lo diciamo per il tuo bene! Quei ragazzi là, come li chiami tu, non sono brave persone! " disse iniziando ad alterarsi anche lui e stringendo i pugni da cui iniziava a fuoriuscire del fumo.
"Perché voi lo siete? Ti devo ricordare che siete un demone e un angelo caduto? E devo ricordarti anche quello che hai fatto tu?" mi guardò severamente: "So badare a me stessa!" gli dissi in tono freddo.
"Non credo dato che vai in giro con persone che nemmeno conosci!"
"Questi non sono affari che ti riguardano!"
"Va bene! Fa come ti pare, ma poi non andare a chiedere aiuto a nessuno!" mi disse ormai arrabbiato.
"Naturalmente!" finii con tono di sfida e con una sensazione di bruciore che stava prendendo piede dentro di me.
Kevin se ne andò sbattendo la porta e io caddi in ginocchio e iniziai a riflettere: -Che mi prende? Perché allontano tutti da me? Oppure sono loro che si allontanano da me? Perché? Cos'hanno fatto quei ragazzi? Perché ce l'hanno con loro? Cosa sta succedendo a Christian e Kevin?- sentii le mie guance bagnate dalle lacrime.
Piangevo a dirotto, mi sentivo diversa tutte le volte che Christian o Kevin mi si avvicinavano.

Verso il tardo pomeriggio chiamai Linda per scambiare qualche parola e cercare di capire che cosa mi stesse succedendo: "Pronto?"
"Ciao Linda sono Elettra come va?"
"CIAO TESORO!!!!" urlò dalla gioia tanto da farmi allontanare il cellulare dall'orecchio, come sempre: "Bene e tu? Mi sembri giù di corda." disse.
"In effetti lo sono... senti che ne dici se vengo da te e parliamo un po'?"
"Ma certo cara ti aspetto!" e chiuse senza nemmeno salutare, rimasi perplessa a fissare il telefono.
Andai a casa di Linda, dovevo solo attraversare la strada e sarei arrivata.
Bussai: "TESORO!!!" gridò piena di gioia la ragazza e accogliendomi con un caloroso abbraccio: "Caspita che brutta cera, vieni entra!"
Entrai, ci sedemmo sul divano e iniziammo a parlare: "Ti offro qualcosa?"
"No sono apposto grazie." dissi con un debole sorriso: "Allora quali nuove porti?"
"Che mi sento strana e spiata soprattutto."
"Che intendi?" chiese preoccupata.
"Ultimamente sto allontanando Christian e Kevin..."
"Kevin è tornato?" mi disse con tono cupo: "Sì"
"Ti ha fatto qualcosa?"
"No."
"Dimmi cosa successe al tempo in cui io e te eravamo prigioniere tra te e Kevin."
"Nulla di che..." mentii: "A te invece che ha fatto Steven? Perché Kevin i disse che non ti faceva niente."
"Si limitava solo a sbraitare. Faceva paura, è vero, è sempre un demone, però non mi ha fatto nulla. Tu però mi ha appena mentito, perché?"
"Non ti ho mentito."
"Non sono stupida, ti conosco troppo bene, so che mi stai mentendo per non farmi preoccupare, per favore, parla con me."
Sospirai: "D'accordo..."
Linda mi sorrise per rassicurarmi.
"Kevin ha tentato di stuprarmi." dissi tutto di botto, per evitare di rimuginarci troppo.
"Cosa!" esclamò Linda inorridita.
"Credimi è difficile per me parlarne..."
"No! Non va bene, devi parlarne con i tuoi genitori."
"No! Non posso, non riesco... mi vergogno troppo."
"Elettra devi! Non puoi tenerti questo peso dentro."
"Posso farcela."
"Elettra."
"Fidati Linda, posso farcela."
"Sei sicura?"
"Sì! Dubito che farà come l'ultima volta."
"Lo spero... anche suo fratello ancora mi terrorizza e non so nemmeno come è fatto, con tutto il buio che c'era... E poi quello che ti ha fatto Kevin... Solo Dio sa come hai fatto a sopravvivere e a non rimetterci troppo psicologicamente, sei veramente forte, ti ammiro sai?! " disse pensando a ciò che era successo qualche mese prima.
-Non mi sento così forte.- pensai: "Già..." rimanemmo in silenzio a rivangare i ricordi anche se orribili.
"Allora, che intendevi prima quando hai detto che ti senti spiata?" interruppe il terribile silenzio che si era creato.
"Mi sembra sempre che qualcuno mi guardi quando sono o con Christian o con Kevin e il mio umore cambia da così..." le dicevo mostrando il palmo della mano: "...a così." finendo col girare la mano e mostrandole il dorso.
"Capisco... hai visto qualcosa di strano ultimamente?"
"Perché questa domanda?" chiesi sospettosa.
"Perché a me è capitato di vedere un'ombra che mi segue negli ultimi giorni."
"Davvero?" le chiesi sorpresa: "A me una volta sola è capitato di avere uno strano presentimento, ma non ci badai, avrò sbagliato? Che fosse un avvertimento?" chiesi inquieta.
"Non lo so tesoro, sta di fatto che io ho paura, ormai sono due giorni che non esco di casa, anche i miei si chiedono il motivo di questo mio cambiamento."
"Dobbiamo scoprirne di più amica mia." le dissi lievemente afflitta.
"Ho conosciuto due ragazzi." le dissi.
"Cosa? Ti hanno fatto qualcosa?"
"No, sono un fratello e una sorella, lui mi ha chiesto di allenarmi insieme a lui."
"Ma come li hai conosciuti?"
"Hanno chiesto delle indicazioni, poi ci hanno detto i loro nomi e ci hanno chiesto di uscire con loro."
"A te e a chi?"
"Ero con Christian."
"Oh."
"Il ragazzo che ho conosciuto ieri, mi ha invitata a fare colazione con lui. Stamattina sono andata e mi ha detto che vuole aiutarmi, pensi significhi qualcosa?"
"Beh, pensando in cosa siamo coinvolte tutto è possibile sia nel bene che nel male, non credi?"
"Già... Però è strano quel ragazzo, non conosce cose basilari come la parola stalker."
"Veramente?"
"Già, è come se venisse da un altro mondo."
"Non sarebbe una novità."
"Sono d'accordo. La ragazza invece è strana, è come se ogni secondo della sua vita combattesse contro qualcosa."
"Deve aver avuto dei brutti momenti in passato."
"Già." la nostra conversazione stava prendendo una brutta piega, cambiammo immediatamente discorso, l'atmosfera che si stava creando, stava diventando deprimente e pesante, quindi iniziammo a parlare di altro, di qualcosa di più allegro, per quanto allegre potevamo essere.
"Senti tesoro io e te dobbiamo prenderci una pausa, questo week end potremmo andare al pub insieme a Jack che ne pensi?"
"Sei sicura? Nonostante i pericoli che corriamo tutti e tre?"
"Ehi! Non possiamo continuare a deprimerci, abbiamo bisogno di divertirci, siamo solo diciottenni dobbiamo essere più spensierate."
"Già... hai ragione."
"Fantastico! Questo sabato, è tutto a tema creature della notte, vestiti tutta scura, sarà bellissimo!"
"Ok potrei tirare di nuovo fuori quell'abito che usai ad Halloween."
"Sicura? Ma te lo ha restituito Kevin? E soprattutto non potrebbe ricordarti brutti momenti?"
"Linda non preoccuparti, l'ho lavato e rilavato più volte, in maniera maniacale, dobbiamo divertirci no? E poi ho poche occasioni per sfruttarlo, almeno se lo uso so di averlo comprato per una ragione."
"Ci sta, allora faremo così e io prendo l'abito che non ho mai potuto mettere ad Halloween."
"Allora è deciso, allora a sabato, ci penso io a informare Jack."
"Ok!"

Angeli Custodi-Tutto sta cambiandoWhere stories live. Discover now