Capitolo XIV

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Kevin's pov
Dopo che mio padre se ne andò, il clima che si lasciò dietro era di pieno tensione.
"Kevin vedi di risolvere la questione." mi disse Christian incupito: "E cosa vuoi che faccia?" chiesi ironico.
"Preferisco vedere Elettra nelle tue mani piuttosto che vederla prigioniera di Klaus."
"Capisco cosa vuoi dire, ma se io non rispetto il mio patto le conseguenze potrebbero essere ben peggiori rispetto a quelle che può procurare mio padre. Sai bene che Klaus non è sottoposto alle leggi divine e infernali e che può essere anche peggio di mio padre."
"Lo so benissimo, per questo voglio che rimanga nelle tue mani, io farò di tutto per proteggerla, ma ho bisogno anche del tuo aiuto Kevin!"
"E lo avrai lo sai, io tengo a lei quanto te. Solo che anche se io ti aiuto devi essere sicuro che Elettra sia d'accordo."
"Lo so... io ora dovrò fare in modo di allontanarmi da lei, per mantenere il patto e tu..."
Elettra: "Di che patto state parlando?" chiese curiosa. L'arrivo di Elettra non era previsto e a quel punto ci toccava spiegare di cosa stavamo parlando. -Non poteva andare peggio!- pensai.
Christian: "Al momento giusto!"
Elettra: "Che vuoi dire?" chiese accigliata.
Io: "Lascia perdere Christian!" lo avvertii.
Christian: "Non lascio perdere, lei deve sapere!" mi disse facendomi l'occhiolino e scoccandomi uno sguardo pieno di significato.
Elettra: "Di che diavolo stai parlando?" Elettra stava iniziando a tremare dal nervoso e il suo corpo cominciò a emettere fumo viola.
Christian: "Molto tempo fa ho commesso un errore che mi è costato un patto pericoloso per me e soprattutto per la donna che avrei amato..." fece una piccola pausa.
Elettra: "Che intendi?" chiese confusa.
Io: "Christian, te lo ripeto, lascia perdere!!!" continuai alterandomi, anche se era il suo piano per allontanarla.
Christian. "Non posso continuare a nascondere la verità Kevin." mi disse, poi si rivolse a Elettra: "Il patto prevedeva che io rimanessi confinato per almeno 5 secoli sulla Terra e che io cedessi la donna da me amata al primogenito di Lucifero, dato che il mio errore fu un torto sia per l'Onnipotente, sia per il Signore dell'Inferno. Una parte di esso l'ho saldata, ora manca solo l'ultima parte, quella di darti a Kevin..."
Io: "MA SEI IMPAZZITO? NON PUOI DIRGLIELO IN QUESTO MODO COSÌ BRUTALE..." scattai.
Elettra: "No Kevin... va bene così, lascialo fare. Tanto io e lui non stiamo più insieme, ci siamo lasciati poco fa." mi girai verso Elettra e vidi che l'atmosfera intorno a lei si era ingrigita, era distrutta: "Ora stammi a sentire emerito idiota, ciò che mi hai detto non solo mi ha dato fastidio ma mi ha fatto anche innervosire e tu sai bene che significa, ma... soprattutto mi ha ferita e mi sono sentita paragonare a un oggetto di scambio..." disse con gli occhi lucidi, delusa.
Christian: "Certamente, lo so bene, ma purtroppo per te non ti libererai tanto facilmente di me, anche se la nostra storia è finita comunque io continuerò a vegliare su di te." disse composto, ma io capii che era un tentativo disperato per cercare di tranquillizzare almeno un pochino Elettra.
Elettra: "Non serve grazie! Ce la faccio benissimo da sola! Non ti voglio più vedere! D'ora innanzi me la caverò da sola." detto questo scappò emettendo un'aura così potente da scaraventarci a terra entrambi stordendoci.

"CHRISTIAN! MA CHE CAZZO TI È PRESO? SEI IMPAZZITO PER CASO? NON SEI CAPACE A ESSERE DELICATO?" lo rimproverai dopo che ci riprendemmo.
"Ho dovuto farlo." mi disse con gli occhi lucidi, dolorante e mantenendosi la testa per la botta che ricevette: "TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO?" gli urlai, faticavo a controllarmi e iniziai ad emettere del fumo rosso.
"Si mi rendo conto, ma solo così posso custodirla."
"Linda ha proprio ragione, devi imparare a essere meno brutale. Renditi conto che te lo sto dicendo io che sono un demone, che dovrei essere più brutale di quanto non lo sia tu."
"Tu hai ereditato qualcosa da tuo padre che lui ha perso e lo sai molto bene, i tuoi genitori ancora non se ne sono resi conto. Per questo sei sempre stato così."
Quando mi resi conto che stavo perdendo il controllo cercai di tranquillizzarmi, per evitare il peggio: "Così è più esposta al pericolo idiota!" mi guardò per un momento e poi se ne andò senza rispondere.
Non capivo il suo comportamento, lui teneva a lei, che gli era successo?
-Devo andare da Elettra.- fu il mio ultimo pensiero prima di guardare un'ultima volta il punto dove era sparito Christian.

Elettra's pov
Correvo e piangevo a dirotto, sentivo il mio corpo fremere dalla rabbia, sentivo il bisogno di distruggere qualcosa per sfogarmi.
"ELETTRA!!!" qualcuno mi chiamò, ma io non ascoltai. Continuavo a correre lasciando dietro di me una scia di distruzione e desolazione, non sapevo come fosse possibile una cosa del genere, ma ciò mi faceva sentire meglio: "Elettra!" mi trovai davanti Kevin: "CHE DIAVOLO VUOI? VATTENE!!!" gli gridai cercando di colpirlo in tutti i modi che mi venivano in mente, ma lui era troppo veloce, troppo forte e ben allenato perché io potessi anche solo sfiorarlo e riusciva a schivare tutto.
Quando mi stancai mi accasciai a terra tra le lacrime, Kevin mi mise un braccio intorno alle spalle cercando di confortarmi, mi sentivo distrutta e lui in quel momento era l'unico conforto che avevo.

Angeli Custodi-Tutto sta cambiandoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora