Capitolo undici.

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Per tutto il tempo andai avanti ed indietro per la stanza di Harry. Mi mordicchiai continuamente le unghie. Era da circa 20 minuti che era di sotto a parlare con Brian. Sospirai e decisi di far qualcosa per non pensare a cosa stava accadendo di sotto. Mi avvicinai alla scrivania e aprii i cassetti. Vi trovai un piccolo block notes. Incuriosito lo aprii e notai che c'erano scritti un sacco di testi di canzoni. C'era anche la canzone che stava cantando Harry quella mattina Walking in the wind. C'era persino la data di quando il riccio l'aveva scritta. 21/07/12. Sfogliai le pagine e lessi altri testi altrettanto belli come quello. Ma uno attirò particolarmente la mia attenzione, mi concentrai su una parte di quella canzone e la lessi tremando.

I want to write you a song
One that's beautiful as you are sweet
Just a hint of pain
For the feeling that I get when you are gone
I want to write you a song

I want to lend you my coat
One that's as soft as your cheek
So when the world is cold
You'll have a hiding place you can go
I want to lend you my coat

Everything I need I get from you
Givin' back is all I wanna do

I want to write you a song
One to make your heart remember me
So any time I'm gone
You can listen to my voice and sing along
I want to write you a song
I want to write you a song

Una lacrima mi rigò la guancia quando vidi una piccola L scritta appena la canzone concludeva. Guardai la data in cui il riccio l'aveva scritta. 16/12/15. Tre giorni prima.

Rabbrividii e chiusi il block notes asciugandomi le lacrime col pollice e tirando su col naso. Mi girai per riposarlo e notai Harry fermo allo stipite della porta. Boccheggiai, con ancora il block notes tra le mani. Guardò prima me, poi abbassò lo sguardo su ciò che avevo in mano. Abbassai immediatamente lo sguardo e mi morsi le labbra.

«Non..non volevo ficcare il naso nelle tue cose, ma tu non tornav..» Mi bloccai quando lo sentii tirare su col naso. Alzai immediatamente lo sguardo e notai che stava piangendo.

«Dobbiamo andarcene.»

Si avvicinò all'armadio a viso basso e corrugai la fronte.

«Cosa?» Prese un borsone ed iniziò a metterci dei vestiti dentro.

«Vestiti.» Si mosse per la stanza frettolosamente, sempre a sguardo basso, senza guardarmi. La cosa mi sembrò troppo strana così mi avvicinai e lo bloccai mettendomi davanti. Emisi un verso sorpreso e boccheggiai quando vidi il suo viso martoriato. Il labbro inferiore era spaccato e aveva lividi sugli zigomi. Gli toccai delicatamente il labbro con l'indice e lui chiuse gli occhi. Da quest'ultimo continuavano a scorrere lacrime e mi si spezzò il cuore, ma in quel momento provai soprattutto rabbia per l'uomo che era di sotto.

«Io lo ammazzo.» Stavo per uscire dalla stanza ma mi bloccò immediatamente un braccio, impedendomelo.

«N-no Lou.» Singhiozzò e deglutì scuotendo la testa. «Voglio solo..andarmene.» Mi guardò supplichevole e sospirai. «Ti prego.»

Annuii e lo abbracciai forte.

«Mi dispiace tanto Haz.» Mi strinse talmente forte che quasi mi mancò il respiro ma me ne fregai e lo strinsi altrettanto forte. «Fammi vestire e andiamo, okay?» Annuì e mi lasciò, riprendendo a mettere le sue cose nel borsone. Mi tolsi il maglione ed indossai la tuta e la maglia della sera precedente.

Quando prese il maglione che avevo appena tolto e lo mise nel borsone sorrisi leggermente. Finì dopo pochi minuti e mi disse di aspettarlo lì. Annuii e intanto indossai la giacca. Ritornò con la chitarra in mano e allungai subito la mano.

Sorry that I love you.On viuen les histories. Descobreix ara