Capitolo 42

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Sarah

-" Che cosa hai intenzione di fare?"- chiesi ad Aiden mentre, insieme a Aaron, ci dirigevamo in un grande magazzino in costruzione.

 -" Devo solo fare visita a un mio vecchio amico"- mi rispose, continuando a camminare -" e vuoi dirmi io cosa ci faccio io qui?"- chiesi scocciata.
-" Non so se la mia visita sarà gradita e mi serve il tuo aiuto in caso le cose si mettano male. In fin dei conti, iniziare a muovere le acque dovrebbe essere a tuo vantaggio"-.
Iniziare a portare scompiglio nelle vicinanze di New Orleans mi avrebbe fatto comodo, avrebbe messo in allarme gli Originali.

-" Voi rimanete fuori, intervenite solo in caso di estrema emergenza"- disse Aiden entrando -" come al solito"- sottolineai, mentre Aaron si lasciò cadere su dei blocchi di cemento lì vicini.

-" Che ti prende?"- gli chiesi, notando la sua aria afflitta -" sono con te da mesi, ti ho dimostrato di esserti vicino e leale, e tu ti ostini a non dirmi nulla, preferisci soffocare nel tuo silenzio"-
Lanciai uno sguardo al cielo -" nessuno ti ha chiesto di rimare al mio fianco, è stata una tua scelta e per questo non ti devo niente"- dissi incrociando le braccia, ascoltando come andassero le cose all'interno.

-" Conosco i motivi delle mie scelte, ma ancora non conosco che cosa tu abbia in mente"- disse, guardandomi con biasimo -" andiamo Aaron, ti è davvero così difficile intuire io mio piano?"- chiesi alzando la voce.

 -" Ho intuito cosa ti sia successo, ma voglio sapere per cosa combatti, non mi hai raccontato tutta la verità"-.
Mi avvicinai a lui, abbassandoni leggermente per guardalo negli occhi-" io non combatto più Aaron, il mio unico obbiettivo è quello di distruggere i Mikaelson. Non voglio cercare uno stupido modo per ucciderli, per poi fallire miseramente nell'intento, ma voglio solo consumarli e vedere su i loro volti la delusione, la paura e la sofferenza"-.
Aaron mi squadrò con rassegnazione, ma la mia attenzione venne attirata dai rumori all'interno del magazzino -" alzati, qualcosa non va"- dissi, entrando nell'edificio.

Non feci neanche tempo a guardare dove fosse Aiden, che un gruppo di vampiri mi si fiondò contro.

Uccisi tutti i vampiri nella stanza, senza lasciare loro il tempo di capire cosa stesse succedendo
I mesi passati ad allenarmi senza sosta davano i loro risultati.

Mi fermai al fianco di Aiden, ripulendomi la bocca dal sangue dei vampiri appena uccisi.

Vidi davanti a noi tre uomini in giacca e cravatta osservarmi impietriti -" vi presento mia sorella, Sarah"- disse Aiden sorridendomi.

-" Vedete, è meglio che voi accettiate la mia offerta, oppure possiamo passare ad altro"-
La voce sottile e pungente di Aiden era diventata famigliare per me, si era insinuato nella mia testa con i suoi artigli.

Mi accorsi che uno di loro continuava a guardarmi, come se sapesse qualcosa -" accetteremo la tua offerta e ce ne andremo, non c'è bisogno di versare altro sangue"- disse quello al centro -" perfetto, confido nella vostra parola"- disse Aiden e i tre si dileguarono.

Uscimmo dal magazzino, mi accorsi solo in quel momento che Aaron era rimasto fuori dove l'avevo lasciato. Stavo per tornare da lui e tirargli un pungo ben assestato, quando un rumore vicino attirò la mia attenzione.

In pochi secondo mi ritrovai dietro il grande magazzino, stringendo con forza il tizio in giacca e cravatta per il collo contro la parete -" allora vuoi dirmi per quale motivo sei ancora qui?"- gli chiesi, mostrando i canini -" io ... io so chi siete "- disse con la voce strozzata.

Incuriosita, lo lasciai scivolare sulla parete -" illuminami"- dissi, chinandomi alla sua altezza.
Il vampiri mi guardò con sguardo malefico -" sei una Mikaelson"- disse, ridendo del mio sguardo sorpreso.
Lo presi di nuovo per il collo, facendo scomparire il suo stupido sorriso -" cosa vuoi?"- ringhiai, mentre del sangue gli usciva dalla bocca.

 -" Ho sentito molte storie sul vostro conto"-
-" Che genere di storie?"- chiesi, continuando a tenere il suo collo nelle mie mani -" molti ti credono morta, altri sanno quello quello che i Mikaelson hanno fatto, aspettano solo che tu la faccia pagare agli Originali"-.

-" Ti rivelo un segreto"- dissi, avvicinandomi al suo orecchio -"presto gli Originali la pagheranno, peccato che tu non assisterai a tutto questo"- dissi, estraendo il cuore ancora pulsante dal petto dell'uomo.

Si accasciò ai miei piedi senza vita, mentre Aiden comparve al mio fianco -" cosa hai fatto?"- mi chiese contrariato -" sapeva chi ero, e non ho bisogno di uno stupido vampiro che riveli a tutti dove mi trovo"- dissi, ripulendomi la mano sporca di sangue.
-" Hai appena ucciso uno dei miei soci in affari, tanta fatica per nulla"- disse, guardando il corpo con aria dispiaciuta -" ci vediamo a casa"- dissi, senza lasciargli il tempo di replicare.

Girovagai per la città aspettando che si facesse notte, nuttendomi di qualche indifeso e ignaro passante.
Avevo bisogno di schiarirmi le idee e di rilassarmi.

Ripensai più volte alle parole dell'uomo, molti mi credevano morta e altri non aspettavano altro che eliminassi gli Originali.

Le mie intenzioni erano ben diverse, non avevo intenzione me di andarmene in giro a fare il lavoro sporco per gli altri, la mia era semplice vendetta, la stessa che i Mikaelson mi avevano insegnato per decenni.

Camminai per i vicoli più squallidi di quella città, cercando di trattenermi per quanto possibile.

Vagai senza una meta apparente, sola con i miei pensieri e con la mia rabbia.

Arrivata vicino a dei locali fatiscenti, sentii un pianto debole e disperato provenire da uno dei vicoli vicini.

Mi avvicinai per vedere chi fosse la pover'anima, intensionata a porre fine alle sue sofferenze, quando mi ritrovai davanti a una ragazza.
Nei suoi occhi il terrore puro.

The Originals - Family Above AllWhere stories live. Discover now