xxxiv. Bandages

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Avevo realizzato quanto la mia vita fosse diventata pazzesca quando diversi giorni dopo mi ero svegliata, avevo controllato data e ora sul cellulare, ed ero rimasta congelata.

4 Marzo 2015. L'indomani sarebbe stato il mio ventesimo compleanno.

Quanto era diventata agitata la mia vita da arrivare quasi a dimenticarmi del mio compleanno?

Louis era sembrato un po' sorpreso quando avevo dato voce ai miei pensieri quella mattina, non l'avevo detto a Papà. Le cose non erano ancora tornate normali, e avevo paura che non lo avrebbero mai fatto.

Avevo perso tutto? La mia relazione affettuosa con mio padre, ormai tesa; la mia adorazione per il bellissimo ragazzo che aveva iniziato tutto, ormai barcollante ad ogni parola taciuta tra di noi.

Una cosa era sicura, questo sarebbe stato un ventesimo compleanno davvero memorabile.

La giornata aveva richiesto pochissimo contatto tra me e mio padre, Louis sostituiva le mie gambe per muovermi all'interno della casa. Papà aveva annunciato che sarebbe uscito, lasciando me e Louis a badare a noi stessi. Trascorremmo il tempo semplicemente assaporando le poche ore che avevamo da soli, le braccia di Louis si avvolsero attorno a me mentre mi sussurrava parole dolci all'orecchio.

Quando cadde la notte, Louis decise che avevo bisogno di un po' di riposo, ma io volli rimanere sveglia, così finimmo per guardare una maratona di film fantasy finché non si avvicinò la mezzanotte. Era sempre stata una tradizione dei Lane quella di aspettare fino a mezzanotte all'arrivo di un compleanno, e io ero voluta rimanere alzata anche per assicurarmi che Papà tornasse sano e salvo.

Louis mi aveva assicurato che sarebbe rimasto sveglio per essere sicuro che Papà stesse bene e aveva appena spento il film che stavamo guardando per iniziare a portarmi in camera quando la porta della baita si aprì, Papà entrò con una grossa borsa in una mano e una piccola scatola nell'altra. La porta della baita venne chiusa con un calcio mentre Papà si avviava verso la cucina per appoggiare la piccola scatola sul tavolo, mettendo la borsa su una sedia. Mi ero quasi addormentata quando entrò nel soggiorno e si inginocchiò davanti a me, con un piccolo sorriso sul viso mentre mi porgeva le braccia.

"Non sono sicuro di ricordarmi bene, ma credo che abbiamo un compleanno importante da celebrare." Scherzò, sorprendendomi con il piccolo sorriso che si aprì sul mio viso. Avvolsi le braccia intorno al suo collo mentre mi sollevava dalle braccia di Louis e mi portava fino al tavolo della cucina. Fui appoggiata sulla sedia davanti alla scatola, il mio sorriso crebbe quando vidi Papà estrarre una piccola torta da esso. Papà non si era dimenticato della nostra tradizione, ma d'altronde, era un custode della memoria. Non penso che avrebbe potuto, anche volendo.

'Buon Compleanno Mira' era scritto sulla torta con la glassa, il mio sguardo si spostò su Papà.

"Vaniglia?" Domandai, Papà sorrise mentre annuiva.

"Certo, conosco mia figlia. Ti piacciono le torte alla vaniglia da quando avevi quattro anni."

Papà era andato a cercare delle candele, lamentandosi di non riuscire a trovare un accendino prima che Louis dicesse che avrebbe improvvisato. Le candeline furono posizionate sulla torta, tutte e venti, e accese con uno schiocco delle dita di Louis. I due uomini mi cantarono tanti auguri, un sorriso era sul mio viso quando finirono di cantare. I miei occhi guizzarono all'orologio della cucina, notando che erano le 11:57.

"Esprimi un desiderio, Mira." Louis sussurrò mentre mi dava un bacio sulla testa, il mio sguardo tornò alle candeline sulla torta.

Venti candele aspettavano di essere spente. Venti anni della mia vita andati, molti altri che attendevano di essere sfruttati, e non avevo dubbi sul fatto che avrei usato il resto della mia vita per compiere cose fantastiche.

Sorcery // Louis Tomlinson AU [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora