xii. Into the Ocean

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Suppongo che a cena la sera scorsa Papà avesse detto a Louis che in futuro sarebbe stato libero di venire alla baita ogni volta che voleva. E quando dico ogni volta, intendo ogni volta, dal momento che il campanello suonò quando ero nei miei pantaloni felpati del pigiama di Hello Kitty e una vecchia maglietta del New Mexico a fare colazione al tavolo della cucina.

Avevo fissato Papà con gli occhi spalancati, il mio cucchiaio per i cereali ancora in bocca mentre correvo di sopra per nascondermi. Papà rise soltanto prima di aprire la porta, e sicuramente, Louis era lì.

"Buon giorno, Louis." Papà disse un po' più forte di quanto avrebbe dovuto, sapendo molto bene che mi stavo nascondendo dietro il corrimano in cima alle scale. Non potevo lasciare che Louis mi vedesse prima che mi vestissi, ero abbastanza sicura che lo avrei spaventato con il mio aspetto da "rotolata fuori dal letto circa dieci minuti fa".

"Buon giorno, Mr. Lane. C'è Mira?" Louis domandò.

"Si sta nascondendo in cima alle scale perché non vuole spaventarti con il suo pigiama felpato di Hello Kitty e i capelli tipo Medusa." Disse Papà, facendomi sbattere ripetutamente la testa contro il corrimano di legno per la frustrazione prima di alzarmi, togliermi una delle mie pantofole a forma di coniglio e lanciarla in testa a Papà. Sfortunatamente ho una mira terribile, e la pantofola non fece nessun danno, rimbalzando sulla schiena di Papà.

Louis rise mentre guardava la ciabatta cadere a terra, i suoi occhi si sollevarono per guardarmi mentre correvo in camera mia. Mi affrettai e chiusi la porta, appoggiandomi ad essa mentre sentivo dei passi raggiungere la mia stanza. Si sentì bussare sulla porta, e la aprii solo un goccio per vedere Louis.

"Hai intenzione di lasciarmi entrare?" Mi chiese con un sorrisetto, ridendo quando dissi immediatamente di no.

"Be' vuoi uscire oggi? Ho un'idea di dove potremmo andare."

"Dove?" Domandai, Louis fece un sorriso luminoso.

"In spiaggia."

All'inizio ero confusa. Quale persona sana di mente va in spiaggia quando fuori fa freddo?"

"Non dobbiamo fare il bagno né niente del genere, solo passeggiare." Louis promise, facendomici ripensare.

"Posso avere qualche minuto per prepararmi?"

"Certo."

"Bene." Dissi prima di chiudere la porta e affrettarmi per vestirmi e prepararmi. Indossai una felpa dell'Università del New Mexico e dei jeans, mettendo un beanie sui miei capelli scompigliati e prendendo il mio miglior cappotto invernale per tenermi al caldo. Mi affrettai giù per le scale e mi infilai gli stivali, trovando Louis ad aspettarmi sul divano. Rise mentre veniva verso di me, stuzzicando la mia giaccona.

"Sei abbastanza calda?" Ridacchiò mentre io annuivo. Papà mi disse che potevo prendere il furgoncino purché non lo rompessi, lanciandomi le chiavi e dicendomi di stare attenta.

Louis saltò sul sedile del passeggero mentre io raggiungevo la parte del guidatore, mettendo le chiavi nell'ignizione e accendendo il vecchio furgone. Avevo detto a Louis di dirmi le indicazioni per la spiaggia e lui si lamentò per tutto il viaggio che fossi una guidatrice terribile.

"Be' non ti vedo guidare da nessuna parte, quindi non puoi dire niente." Ribattei quando raggiungemmo la spiaggia sulla costa. La coltre di nubi faceva sembrare la spiaggia colorata con sfumature di blu scuro e grigio, il suono calmante delle onde era qualcosa che non avevo mai sentito nel New Mexico.

"È solo perché non ho una macchina. So guidare perfettamente...però non ho una patente ufficiale." Louis ammise, saltando fuori velocemente una volta che ebbi parcheggiato il furgoncino ed ebbi tirato fuori le chiavi. "Non ho mai avuto bisogno di andare molto lontano da casa prima, quindi non ho mai avuto una patente ufficiale."

Sorcery // Louis Tomlinson AU [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora