Capitolo 32. Periodo nero

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  Capitolo 32

Pov Amanda

Era mattina e io ero in condizioni disastrose.

Ovviamente solo le protagoniste dei film appena si svegliano sono perfette e con il viso rilassato, senza i segni del cuscino e talmente energiche da fare invidia ad un grillo ubriaco di caffè.
Per me questo discorso non si poteva e non si può fare, dato che nelle giornate normali ho i capelli sparati in più direzioni e tutti i segni del cuscino sulla guancia, il più delle volte quella destra, la reattività di uno zombie e l'aria incazzata. Figurarsi stamattina in particolare! E la cosa che mi urtava di più era il fatto che Edmund non mi aveva mai visto (almeno speravo) in queste condizioni e proprio quando meno te lo aspetti il nemico comune di ogni donna arriva nel momento meno opportuno!
Mi aveva svegliato, e tranquillamente ero andata in bagno, sperando che non fosse stato lui! Grazie al cielo Travis non mi aveva lasciato con le catene tutta la notte e tra poco sarei dovuta andare a preparargli la colazione.
Avevo sperato visto che la speranza era l'ultima a morire, ma non c'era stato niente da fare...


Ciao a tutti, sono il ciclo e sono venuto a romperti le scatoline!

Buongiorno Coscienza, ma quanto sei simpatica!

Tutto pur di migliorare la tua giornata.
Ora mi spiego perché mi sentissi così confusa e avessi tanti sbalzi d'umore soprattutto!
Scusami? E gli ormoni a palla dove li metti?
Quando???
Quando ti sei quasi lasciata andare con il signor Edmund di là!
Ma non è vero, è stato un caso...
Si si...


Fatto sta che il dolore alla pancia non aveva minimamente intenzione di andarsene e io non sapevo che fare. Voglio dire: ero da qualche parte sperduta nel nulla, in mezzo alle montagne; avevo il ciclo; uno psicopatico francese stava nell'altra stanza tranquillo a pensare a come ucciderci; Edmund dormiva come un sasso e la sensazione di tristezza che provavo non mi abbandonava.

La situazione era critica.


Ci vorrebbe Santa Nutella, lei si che saprebbe come consolarti.

Mi vien da piangere solo a pensarci!


Non so per cosa mi lasciai andare e le lacrime uscirono copiose dai miei occhi, incontrollate, sfuggivano alla mia volontà di contenermi. Non potevo piangere! Dannazione!


Non preoccuparti! È tutto stress!
Grazie al cavolo!


Forse infastidito dai miei singhiozzi, Edmund si svegliò e io cercai di camuffare la mia vergognosa figura da bambina di due anni.

-Ehi! Cos'hai?- mi chiese lui assonnato e io girandomi gli sussurrai "niente".

Wow quanta convinzione!

-Oh no!- il suo tono era disperato.
-Che c'è?- ero confusa, che gli prendeva adesso?

Parla lei...
Stai zitta!


-Ti prego, non dirmi che hai il ciclo!-

-Assolutamente no!- ero indignata! Che ne sapeva lui!
-Okay... no perché sai, di solito non sopporto Honor, figuriamoci qualcuna che non sa trattenere i suoi scatti di ira o disperazione. Anche perché non capisco che ci sia di così sconvolgente... E poi cos'è quella macchia?- okay, ora basta.
-Non sai cosa ci sia di così sconvolgente? Te lo spiego io! Hai un mal di pancia atroce, un mal di vita ancora più atroce e dura per più di un giorno! E per 24 dannatissime ore! E sai la cosa bella? Che qui non c'è assolutamente niente che me lo faccia passare o diminuire! Quindi tesoro mio, mi sopporterai!-


E dopo questa ragazzi, mi ritiro...


Edmund mi guardò strano e poi si avvicinò a me lentamente. La cosa positiva è che avevo smesso di piangere e dentro di me sentivo solo rabbia e voglia di spaccare tutto.
-Okay, ci sono abituato. Non preoccuparti, basta solo che mi avverti quando stai per esplodere, okay?- mi circondò la vita con le sue braccia, facendo scontrare i nostri bacini.
-Come faccio?- lo guardai strana. Dicono che le donne sono lunatiche e bipolari, ma io ho sempre detto che anche gli uomini lo sono. Edmund in particolare.
-Ci vuole una parola o un gesto che me lo facciano capire, così me ne vado subito oppure evito di toccarti! Ad Honor da fastidio quando Josh la tocca troppo nel suo periodo nero del mese.-
-Beh non ha tutti i torti! Se ti girano ti girano!- appoggiai Honor, ma dall'altra parte mi sentii un po' dispiaciuta per quel povero Cristo del suo fidanzato...
-Si però pure voi...- Edmund si stava mettendo nei pasticci da solo! Gli rivolsi un'occhiataccia e capì al volo!
-Ecco quando farai quest'occhiataccia capirò che dovrò stare zitto! Va bene?-
-Va bene... però devo confessarti che non hai tutti i torti... dopotutto siamo parecchio strane.- sorrisi un pochino ed Edmund face una smorfia soddisfatta.
-Stamattina mi sento molto saggio.- Mister-m' è-preso-un-attacco-di-saggezza-stamattina mi sorrise convinto prima di posare le sue labbra sulle mie. –Buongiorno.-
-Non è tanto buono, però è giorno, ed è già qualcosa.- sussurrai in preda ai miei pensieri da settimana nera.
Ero sempre ottimista, sempre, tranne quella maledetta settimana del mese.



Pov Edmund


Amanda si era svegliata con la luna storta quella mattina e non sapevo come gestire la situazione. Provai a comportarmi come faccio spesso con Honor, tranne che per il bacio. Quello è venuto spontaneo solo con lei. Dopotutto non ho mai avuto a che fare con una ragazza con il ciclo se non con mia sorella.
È stata un'esperienza strana e travolgente, oltre ad avermi mandato a quel paese in modo strano, Amanda mi ha sputato addosso tutte le sofferenze che devono patire le ragazze e ringrazio il Signore per avermi fatto maschio!
Siamo rimasti abbracciati fino a quando Travis non l'ha chiamata nell'altra stanza e con imbarazzo si è coperta dalla vita in giù mettendosi un maglione di Clotaire leggermente largo.
Non so per quanto questa storia andrà avanti, ma spero tanto che quel vecchio rompipalle torni presto, altrimenti alla prima quando lo vedo, lo ammazzo.
Mi rimisi sul letto. Per tutto quel tempo non mi ero accorto della gamba che stava sanguinando e alla bell'e meglio cercai di medicarmi con quello che aveva usato anche Amanda la sera prima.
Stavo imprecando contro la mia mancanza di tatto e sensibilità quando un rumore forte e un urlo mi fecero scattare e avanzare verso la porta. Non mi ero nemmeno accorto di quello che stavo facendo.
Aperta la porta l'ultima cosa che vidi fu il corpo di Amy inerme a terra e sanguinante, prima di lanciarmi contro quello stronzo di un francese.




Angolo Autrice

Hey Everybody!
Come procede la vita? Spero bene, se non benissimo!
Questo è un capitolo di passaggio che fa un pò schifo, lo so, ma mi serviva per raccontare un'altra sfaccettatura di questa avventura che Amanda ed Edmund stanno vivendo!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio a tutti e buona domenica,
Serena.

Je t'aime ~ IN REVISIONEWhere stories live. Discover now