32.NO Hero

10.9K 474 32
                                    



-Sarah lo guarda e non vede un uomo paralizzato, ma lo stesso trentenne di cui si è innamorata.
Come puoi arrenderti di fronte all'amore?-
Puntai il dito contro il suo petto.

La pioggia continuava a cadere imperturbabile.

Lui restó lì immobile ad un passo da me.

Avevo il respiro affannato,le lacrime continuavano a solcare il mio viso confondendosi con la pioggia.

-Ha lottato, fin dal primo istante. Su quell'autobus lei sapeva che lui apparteneva ad un'altra eppure quando si sono guardati negli occhi, lei non ha avuto dubbi. Lui è sceso, lei forte e determinata ha deciso di seguirlo. Matthew,aveva sedici anni era solo una bambina eppure aveva capito di amare quell'uomo, ha trovato la forza di rincorrerlo ed è scesa da quell'autobus.
Capisci?
Ha conquistato Charles, sguardo dopo sguardo poco alla volta.
Non puoi opporti a questo, diavolo no non puoi farlo.-

Allargai le braccia esasperata e mi girai verso il parapetto.
Ero davvero furiosa.

La divisa era ormai fracida, appiccicata alla mia pelle.

Alzai il volto al cielo.

-Lei ha passato la sua vita a combattere per lui, non si arrenderà ora.-
Dissi più piano.

Poi mi voltai e lui era ancora lì. I suoi capelli erano ormai un unico ammasso scuro. Fermo in una pozza di acqua sempre più grande.

-Non hai un simile potere. Non puoi costringere una persona a smettere di amare qualcuno, a smettere di prendersi cura di lui. Come ti puó solo venire in mente una cosa del genere. Quando si ama qualcuno lo si continuerà a fare anche se è ridotto a vegetale, anche se non riesce a parlare anche se non puó muoversi.-
Ormai non avevo più fiato in gola.

-Si sono amati per sessant'anni. Ann,60 anni. Non pensi che lui darebbe qualsiasi cosa per non vederla in quel modo. Non credi che il sabato sera preferisca vederla al club del libro con le amiche, piuttosto che a casa ad imboccarlo?-

Le sue mani erano sulle mie spalle e i nostri occhi gli uni negli altri.

Scossi la testa e mi abbandonai ad una risata amara.

-Quell'amore vivrà nei ricordi, negli sguardi del loro nipoti, nella voce dei loro figli. Non capisci che così lei rinuncia alla sua vita. Per cosa poi, lui non smetterà mai di amarla anche se lei decidesse di staccare la spina. Ma almeno lui saprebbe che ha vissuto la sua vita a pieno, che ha usato il tempo che le rimane per realizzare i suoi desideri i loro desideri.-
Aggiunse scuotendomi.

-Non siamo ipocriti è una questione di tempo, giorni mesi , se ne andrà comunque Ann!-
Aggiunse più piano.

Il mio pianto divenne più forte.
Singhiozzavo.

-La sua vita non ha senso senza Charles, morirà insieme a lui. Il solo pensiero che lui l'abbandoni la fa stare male.-

Quando quelle parole uscirono dalla mia bocca mi sentii come Sarah.
Capii di avere i suoi stessi timori.
Mi rividi in lei.

Inaspettatamente mi strinse a se.
-Sh, calma.-
Sprofondai tra le sue braccia.
Alzai il viso, volevo i suoi occhi.
Avevo bisogno si sapere che ci sarebbe stato.

Piccole gocce come stelle cadenti riempivano l'infinito spazio tra noi.

Il sale delle mie lacrime si mescolò con la dolcezza della sua bocca.

Mi tirò a se, le sue dita si confusero tra i mie capelli bagnati, le mie mani ferme sul suo petto captarono i forti battiti del suo cuore.

Un piccolo sorriso spuntò all'angolino della mia bocca.

Una leggera tachicardia aveva colpito il mio amato batterista.

Non era poi tutto così perduto, forse sarebbe stato davvero il mio Charles.

Mi trascinò dentro.
-Andiamo ad asciugarti-
Mi portò nella stanza che usava nel turno di notte.
Lasciai che si prendesse cura di me.

Mi spogliò asciugandomi con un morbido telo, mi tamponò i capelli.

-Metti questa.-
Lasció che indossassi una sua felpa.

-Ora dammi il braccio che ci occupiamo di quella-
Tirai il braccio a me, non volevo che vedesse la ferita.
-Ann, è inutile che mi nascondi le cose. So ogni cosa che accade in questo reparto, quindi ora fa la brava e fammi sostituire la medicazione.-
Disse carezzevole.
Lasciai andare il braccio.

Non ci volle molta forza per togliere il cerotto, anche perché era completamente bagnato.

-Ho lasciato che fosse Sally a ricucirti perché so quanto sia brava, è l'unica che avrebbe potuto fare un lavoro meglio del mio.- disse.

Come infermiere sarebbe stato perfetto.

-Annie? Hai intenzione di tenermi il broncio ancora? E ringrazia che l'eutanasia a Londra sia ancora illegale, altrimenti sospetto che mi avresti ucciso con le tue mani.-

Non sopportavo che si potesse essere così superficiali con le vita delle persone, accanimento terapeutico o meno, la vita è una sola. Il dolore come l'amore fa parte di essa, perché mescolare le carte e far decidere a qualcun'altro il proprio destino.

-La mia Eroina-
Mi baciò.
Anche se in quel momento per me era la criptonite mi lasciai baciare.

Mi accarezzò il viso.
-Il mio piccolo angelo- disse dolce.

Sarah e Charles sarebbero stati i miei nuovi paladini. I mei nuovi Jack e Rose, Meredith e Derek.

Rabbrividii al pensiero di tutte le difficoltà che avremmo dovuto affrontare.

Non avevo neanche la certezza dei suoi sentimenti.

—•—•—•—•—•—•—•—•—•—•—•—•—•—•

La vicenda che ho descritto è tratta da una storia reale, Charles e Sarah esistono davvero e anche la loro storia è pressoché simile a quella che ho narrato.
Dato il forte impatto emotivo ho scelto di usarla per introdurre un argomento abbastanza delicato.
Matt e Ann esprimono  due diverse posizioni a riguardo.
Non aggiungo altro perché la storia parla da se.

Con "Take Care" partecipiamo ad un concorso a tema, per ogni tema collegherò un capitolo...potrebbero esserci parti inedite vi consiglio di prestargli attenzione. Iniziate ad aggiungere il libro di "Mettiti alla prova" di Recensionista , a breve sarà pubblicata la prima prova.
Questa storia è tanto mia quanto vostra quindi se vi va votate, sarebbe bello vincere insieme!

Ho pubblicato inoltre una nuova storia se avete tempo e siete curiosi passate a leggere, si intitola "Once upon a dream" 😘

❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

Take careDove le storie prendono vita. Scoprilo ora