34.(The) White's House

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Ecco l'enorme edificio apparire davanti a me.
Risalii il sentiero fino a ritrovarmici davanti.

Agatha era già lì in piedi.
Quando l'avevo chiamata, per comunicargli che sarei passato con un ospite era stata felicissima.

-Eccoci, siamo arrivati!-

Dissi ad una silenziosa Ann dietro di me.

-Scendi, ti farò aiutare da una persona, puoi fidarti.-
Feci un cenno ad Agatha.
Che sorridente sì precipitò ad aiutarla.

Una volta smontato anche io mi avvicinai ad Ann.
Volevo che mi perdonasse.
Le baciai il collo scoperto, lei si distaccò leggermente.

-Ei facciamola finita, non voglio che tu mi tenga ancora il muso.-

Le tolsi la benda.
Na non sentii niente.
Guardai il viso sconcertato di Agatha, così mi girai verso Ann per vedere cosa avesse.
Stava ancora stringendo gli occhi.

-Mia dolce Annie, puoi aprire gli occhi e anche parlare se vuoi.- le dissi.

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Lo odiavo proprio, tutti quegli ordini ma chi credeva di essere.

-"Dolce Annie" un corno.-Gli dissi. Nell'allontanarmi pestai uno dei suoi piedi.

Lo superai imbattendomi così in un bellissimo edificio tutto bianco, che li lasciò senza parole.

Sentii la sua presenza dietro di me, ma fu abbastanza intelligente da evitare qualsiasi contatto.

-Wow è stupenda!- mi uscì.
Una piccola signora era davanti a me.

-Io sono Agatha e conosco il signorino da quando portava il pannolino-

Mi ritrovai a sorridere.
Pensavo che un tipo come lui fosse stato un prodigio sin da bambino!

Le allungai la mano.
-Io sono Anna!- dissi.

Lei evitó la mia mano e si buttò su di me per abbracciarmi.

Quel gesto mi stupì.
Poco dopo si distaccò.
-Ho preparato tutto quello che mi hai chiesto!-
Disse poi.

-Ti ringrazio.-

Matt la baciò.
-Ora vieni Ann che ti faccio vedere tutto il resto.-
Mi guidò all'interno di quella meravigliosa residenza.

Ci impiegammo più di un'ora per vedere le numerosissime stanze.
La vista della sua stanza da ragazzo fu la cosa che mi sconvolse di più.

Non c'entrava assolutamente niente con il Matt di ora.
In quella stanza regnava il caos più totale, era colorata e piena di poster di band musicali.

-Ann hai trovato di tuo gradimento la casa?- mi chiese Agatha io annuii.

-Bene allora avrete fame ho preparato qualcosa per voi- disse.

Bene perché avevo una fame.

-Tu non ti fermi con noi?- chiesi.

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