28. Insieme a te non ho paura

Start from the beginning
                                    

Fortunatamente nessuno poteva assistere al mio stato

Ero tornata al mio reparto. Mi stavo affezionando a tutti anche a Lenner, per cui Matthew non aveva una particolare simpatia, ma con me si era sempre comportato bene.

Quella mia amicizia peró percepivo che riusciva a infastidirlo, non voleva che Lenner si approfittasse di me.

Ero grande abbastanza per prendere da sola le mie decisioni.

In quel momento mi scontrai con George.

Il più delle volte ci evitavamo, come in questo caso.
Non mi guardava nemmeno in faccia, non lavorava neanche più con Matthew.

Una parte di me lo capiva, ci era rimasto male lo avevo deluso.

Quella situazione di tensione però non aiutava.

Entrai nella stanza della signora Lyop e mi scontrai contro il suo petto.
-Matt!- dissi piano.
Poi mi accorsi degli altri medici.
-Mi scusi, non l'avevo vista.-

Per un'istante sorrise, poi si spostò per farmi passare.
-Prego!-  disse.

Bravo il mio Matt, almeno era un uomo di parola.

Entrai nella stanza.

Dovevo cambiare il catetere e l'ago canula alla signora.

Il che significava armarsi di tutta la pazienza possibile.

Oltre a non avere vene, infatti si lamentava in continuazione.

Aveva già iniziato nonostante non l'avessi neanche toccata.
-Signora Lyop, cerchi di stare tranquilla, così farò in fretta e la lascerò tranquilla.-
Le dissi, consapevole che con sarebbe successo.

-Signora Lyop!-

La signora, poco prima moribonda e dolorante si rianimó.

Alzai gli occhi al cielo.
Lui e il suo fascino.
Ora avrei potuto prenderlo in giro anche io, così avrebbe dovuto lasciare perdere i miei vecchietti.
Eravamo pari!

-D-dottor White!- cinguettó.

Matt mi allungò la miracolosa scatola infrarossi che permetteva di trovare le vene. Non ce la lasciavano usare. Almeno prima della laurea. Dovevamo imparare a cavarcela in qualsiasi situazione.
Matt mi aiutó molto.
Soprattutto  perchè riuscì a distrarre la signora che non si lamentó quasi mai.
Sostituito l'agocanula.
Fissai il catetere, e chiusi il circuito attaccando la busta delle urine.

Fatto.

-Ha visto, abbiamo finito. Era in ottime mani.- concluse Matt.

La signora sorrise.

-Grazie dottore. Grazie anche a lei!-
Si rivolse a entrambi.
Sapevo che mi aveva ringraziato solo per far piacere a lui.

La sistemai e poi uscii dalla stanza portando con me il carrello.
Pensavo che in quanto medico, Matt si sarebbe annoiato a vedere quelle procedure invece era stato lì al mio fianco, tranne durante l'igiene, anche se ci avrei scommesso una mano che quella vecchietta avrebbe gradito la sua presenza anche in quel caso.

-Grazie!- gli dissi.

Lui alzó le spalle.

Mi fissò intensamente.
-Avrò una pausa pranzo davvero interessante, non volevo che qualche vecchietta ti guastasse l'umore!- disse poi.
Mi fermai, per vedere se qualcuno avesse ascoltato.
Lui si voltó.
Lui mi guardó di sottecchi e poi rise.
-In effetti sarei preoccupato anche io al posto tuo.-

Take careWhere stories live. Discover now