capitolo 21

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"Ti amo anche io Christine"

Erano passati tre giorni da quando mi aveva detto queste parole.
Tre giorni in cui tutto ciò che pensavo di sapere su di lui si era rivelato insignificante.
Negli anni avevo imparato cosa gli piacesse mangiare, a che ora era solito svegliarsi e cosa adorava indossare.
In quei tre giorni avevo conosciuto la persona che avevo servito per anni.
Avevo scoperto la sua passione per la musica e per le lunghe passeggiate a cavallo. Era un uomo buono, trattava ogni singolo membro della servitù con rispetto ed io avevo capito di non far più parte di loro anche se ancora non capivo il perché del suo comportamento nei miei confronti quando io ero parte della servitù.
Dormivo nel suo letto, mi veniva servita la colazione e preparati i vestiti da indossare, era tutto così diverso da quando ero entrata nella stanza.
Molte cose sono cambiate senza nemmeno darmi il tempo di accorgermene.
Quando mi svegliai quella mattina non fu diverso, il vassoio con la colazione era già posato sul tavolo accanto alla finestra ed il vestito posato sulla panca vicino all'armadio.
Il Principe riposava ancora ed io mi persi nei ricordi della notte appena passata.

Stavo stringendo i lacci del corpetto prima di allacciarli.
Cercavo di aiutarmi guardando il mio riflesso sullo specchio, ma era comunque difficile.
Ero quasi riuscita a fare un fiocco che sembrasse carino quando sentii due mani afferrarmi per i fianchi e mollare i lacci che mi ero tanto impegnata a stringere.

"Ero finalmente riuscita a chiudere il busto" dissi sbuffando e inclinando la testa all'indietro in modo da posarsi sulla sua spalla.

"Secondo me staresti meglio senza" rispose slegandolo definitivamente e facendo cadere a a terra il vestito.
"Andiamo nella stanza" sussurrò al mio orecchio prima di farmi voltare verso di lui e guardarmi negli occhi, quasi cercando il mio consenso.

" mio Principe" dissi seguendolo.

Mi lasciai guidare all'interno della stanza fino a trovarmi davanti ad una trave di legno rivestita in cuoio.

"Sai cosa voglio fare?" Mi chiese.

"No mio signore"

Non disse più nulla, le sue mani avvolsero il mio corpo e gridarono i miei movimenti.
Ero stesa con la pancia rivolta verso il basso sul cavallo di legno con una gamba da un lato e l'altra dalla parte opposta. Nuovamente nuda ed esposta al Principe.
Si chinò per legarmi le caviglie e poi i miei polsi. Non sarei riuscita a spostarmi a meno che lui non mi avesse slegato.
Fremevo dalla voglia di sentire di nuovo il suo corpo contro il mio è non ci volle molto prima di ricevere uno schiaffo sulle natiche.
Un urlo strozzato uscì dalle mie labbra.

"Non trattenere le urla" disse dandomi un altro schiaffo sull'altro lato.
"Voglio sentirti" e riprese.

Urlai ad ogni colpo, ma non per il dolore.
Avevo iniziato a provare piacere dopo pochi colpi, stavo tremando sotto le sue mani.
Stavo aspettando un altro schiaffo, ma l'unica cosa che udii fu il suono dei suoi vestiti che cadevano a terra.
Non ebbi il tempo di realizzare che anche lui era nudo perché pochi secondi dopo entrò in me con una spinta profonda che mi fece urlare più di prima.
Ad ogni sua spinta tremavo di piacere.
Usciva ed entrava dentro di me, mi stava prendendo con forza e il piacere che stavo provando era enorme.

"Ti piace eh" grugnì mentre continuava a spingere dentro di me.

"S-si signo-ore" risposi abbandonandomi completamente al piacere.

"Lewis" dissi mentre mi lasciavo andare stremata.

Il Principe qualche spinta dopo si abbandonò al piacere facendo aderire i nostri due corpi.
Quando entrambi i nostri respiri tornarono regolari lui si alzò per liberarmi i polsi e le caviglie.
Rimasi comunque ferma lì, avevo bisogno di qualche altro istante per riprendermi e proprio quando mi stavo alzando due forti braccia mi sollevarono e mi portarono a letto.

"Riposa Christine" disse lasciandomi un bacio sulla nuca e stendendosi accanto a me.

E così mi addormentai tra le braccia del mio Principe.

Quando tornai alla realta mi ritrovai ancora stesa a letto ad osservare il Principe dormire.
Mi chinai lentamente per dargli un leggero bacio sulla fronte e poi alzarmi.
Qualcosa però mi impedì di abbandonare quel letto e due labbra si posarono sulle mie alla ricerca di un bacio più profondo.
Sorrisi istintivamente non appena ci staccammo.

"Buongiorno" dissi riuscendo finalmente ad abbandonare le coperte.

"Buongiorno" rispose con la voce roca del mattino.

Indossai una vestaglia in modo da non arrivare alla sala da bagno nuda e mi incamminai lasciando il mio Principe da solo in quel grande letto.
Trovai Theresa nella sala da bagno che mi sorrise una volta entrata.

"Christine finalmente ti vedo" esclamò abbracciandomi.

"Theresa" la strinsi a me come non avevo mai fatto.
Mi era mancata tanto, ma non capivo perché fosse lì.

"Perché sei qui?"

"Il Principe mi ha mandata a chiamare in modo che ti aiutassi a prepararti.
Ha detto che devi erassere impeccabile per questo pomeriggio"

"Oh capisco " dissi non sapendo che altro dire.
Non mi sentivo a mio agio a farmi servire da Theresa, ma lei non sembrava curarsi di tutto ciò.

Questo pomeriggio?

BUONA DOMENICA!
Ebbene sì, sono tornata con quasi un mese di ritardo e mi scuso, ma ormai avete capito che sono un caso perso.
Tornando al capitolo (che ha 300 parole più del solito 😇) Christine ha conosciuto un lato del principe di cui era all'oscuro e si domanda come mai sia stato totalmente diverso con lei nonostante facesse parte della servitù. Il Principe continua a fare il misterioso su molte cose, ma ha rivelato il suo amore per la piccola Christine.
Cosa avrà in mente di fare il pomeriggio?
PROSSIMO CAPITOLO A 130 VOTI!
Un bacio.

Per compiacerlo.Where stories live. Discover now