Capitolo 5

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Lo sentivo camminare intorno a me.

Non potevo vederlo,non sapevo cosa avrebbe fatto. Sentii di nuovo le sue mani sul mio corpo. Era dietro di me.

Le sue labbra erano sul mio collo e le sue mani si muovevano lungo il mio corpo, aprendo sempre di più il mio vestito e sfilandomelo.

Ero davanti a lui, esposta ai suoi occhi priva di ogni veste.

Non provavo vergogna, volevo renderlo felice e non mi sarei mai opposta a lui.


"Sapevo che sotto a quello straccio c'era un così bel corpo" disse prendendo le mie braccia.


"Ho sempre voluto possederti, ma ho dovuto aspettare" continuò.


"Sono qui per voi mio signore" dissi quasi sussurrando.


Intanto aveva sollevato le mie mani sopra la mia testa e le aveva legate con una corda e intuii che aveva legato la corda a qualcosa sul soffitto poiché, nonostante le sue mani non le sorreggessero più, non riuscivo ad abbassarle.

Risentii le sue mani sui miei fianchi che risalivano verso il torace.

Arrivarono verso il mio seno e le senti stringere forte.

Mi stava palpando ed era così piacevole, dalle mie labbra uscivano dei gemiti di piacere e lui se ne accorse.


"Non ti aveva mai toccata nessuno prima d'ora non è vero?"


Non gli servi una risposta, sarebbe stata scontata.


"Ora ti farò provare piacere Christine. Prima di rendermi felice dovrò insegnarti alcune cose. Ti fidi di me?"


"Vi affiderei la vita mio signore"


Bastarono quelle parole per non sentire più le sue mani sul mio seno.

Un verso di disappunto uscì dalla mia bocca.


"Apri le gambe Christine"


Lo feci senza discutere. Mi sentivo calda e non appena sentii le sue mani sfiorarmi lì emisi un gridolino.


"Sei così bagnata"


Non spostò le sue dita da lì, al contrario cominciò a muoverle facendo dei piccoli cerchi.

Non sapevo cosa fosse, ma non riuscivo a trattenere i gemiti. Era qualcosa di bellissimo. Non avevo mai provato una sensazione simile.

Le mie gambe cominciarono a tremare e mi sentii tenere su dal Principe con l'altro braccio.


"Sì Christine, lasciati andare"


Non passò molto che uno strano calore mi colpì al basso ventre e mi ritrovai ad urlare.

Ansimavo e tenevo gli occhi chiusi mentre il Principe mi teneva tra le sue braccia e mollava le corde che mi tenevano legata.

Mi sollevò portandomi sul grande letto a baldacchino e mi ci posò sopra.

Ormai mi ero ripresa, ma ero piuttosto confusa.


"Cos'era ciò che mi avete fatto?" domandai.


"Si chiama orgasmo, è stato bello vero?"


Arrossii però annuii.


"Per oggi basta così, riesci a rivestirti?"


"Sì mio signore"


"Bene, ti aspetto nella mia stanza." disse alzandosi e uscendo da lì.


Non ci misi molto a rivestirmi, non volevo farlo aspettare.

Chiusi l'ultimo laccio del corpetto e poi uscii.

Lui stava parlando con una delle sue guardie ma smise non appena mi vide.


"Ora devo andare, ti farò venire a prendere questa notte così potremmo parlare." disse uscendo dalla camera e lasciandomi lì, da sola, piena di dubbi e di domande.


Finii di riordinare le poche cose che mi rimanevano e poi tornai in cucina da Abigail.

Avrei dovuto servirgli il pranzo e non sapevo nemmeno quanto tempo era passato.


"Christine per la miseria dov'eri finita?" quasi urlò Teresa appena mi vide.


"Stavo lavorando"


"Sisi, ora tieni bene il vassoio e va a servire il pranzo al Principe" disse mettendomi in mano il vassoio e spingendomi fuori.


Avrei continuato a lavorare nonostante i pensieri che mi affollavano la mente.


Devo solo aspettare stanotte.


E mi incamminai verso la sala da pranzo.





Salve.

Ecco a voi il nuovo capitolo.

PROSSIMO AGGIORNAMENTO A 10 VOTI!

Un bacio.

Per compiacerlo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora