Capitolo 10

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Provai con tutta me stessa a non addormentarmi, ma ero sfinita.
Avrei voluto alzarmi da lì nell'esatto momento in cui mi ci aveva posata sopra.
Semplicemente non ci riuscivo.
Non capivo nulla, era stata una giornata davvero strana.
Più cercavo di spiegarmi cosa volesse da me più di quello che già gli avevo dato e meno ci riuscivo.
Mi arresi quando il mio corpo si rifiutò di alzarsi e i miei occhi si chiusero.
Quando li riaprii ciò che vidi fu scioccante.
Ero ancora nel letto del Principe, era notte e accanto a me si trovava lui.
Dormiva nel mio stesso letto, come se la mia presenza in quella stanza fosse qualcosa di assolutamente normale.
Dovevo alzarmi e tornare nella mia camera, non avrei mai potuto oltraggiare il Principe facendomi trovare lì la mattina.
Provai ad alzarmi cercando di fare il minimo rumore possibile, ma sentì una mano afferrare il mio braccio e fui costretta a fermarmi.

"Non ti ho detto che puoi andartene" disse con la voce leggermente impastata dal sonno.

"Mio signore io..."

"Torna a dormire, domani non devi lavorare"

"Sì mio signore"

Mi ristesi sul morbido letto accanto a lui, molto più confusa di quanto già non fossi.
Non chiusi più occhio fino a quando il sole non cominciò a sorgere, ma non dormii a lungo quanto pensavo.

"Christine, svegliati" disse una voce e a me familiare.

Aprii piano gli occhi e vidi il Principe accanto a me.
Mi tirai subito a sedere, sentendomi in colpa per aver dormito così a lungo.

"Mio signore"

"Va tutto bene Christine, oggi passerai la giornata con me. Hai fame?"

Sempre più confusa annuì e mi alzai convinta di dover andare a prendere io la colazione per lui.

"Dove stai andando?"

"Io..."

"Oggi non lavori, mi pare di aver telo già detto. Vestiti, andiamo a fare colazione." Disse alzandosi dal letto per andare a vestirsi.

Lo imitai rimettendo addosso lo stesso vestito che avevo indossato ieri.
Il Principe era già pronto e quando lo sentii dietro di me quasi mi mancò il fiato.
Posò le sue mani sul mio collo scendendo poi verso la mia schiena per stringere i lacci del mio corsetto.

"Andiamo?"

"Sì mio signore"

Lo seguii senza proferire parola fino a che non arrivammo nel suo ufficio.
Un vassoio si trovava già sulla sua scrivania, ma rimasi sorpresa nel vedere che c'era quasi il doppio del cibo.
Il Principe si sedette e avvicinò la tazza contenente il suo thé per berla.
Poi alzò lo sguardo verso di me.

"Non ti siedi? Vieni a mangiare."

Ancora più sorpresa dalle sue parole mi avvicinai alla scrivania e mi sedetti.
Timorosa alzai una mano per afferrare un pezzo di pane e lui sembrò quasi compiaciuto nel vedermi mangiare.
Rimasi in silenzio mentre mangiavo, sentivo i suoi occhi puntati su di me.
Ero ansiosa, non sapevo cosa sarebbe successo oggi.
Finito di mangiare lo seguii nel grande giardino del palazzo.

"Sei mai andata a cavallo?"

"No mio signore"

"Credo che ti piacerà"

E mentre diceva quelle parole arrivammo nelle stalle reali dove era già pronto un grande cavallo nero.
Uno degli stallieri lo portò tenne fuori e lo tenne fermo mentre il Principe ci saliva agilmente sopra.
Dopodiché aiutò me a salire e mi tenne davanti a lui.
Schioccò poi la lingua e fece partire il cavallo al passo dirigendosi sotto una lunga fila d'alberi.
Sentivo il cavallo muoversi sotto di me e il corpo del Principe attaccato al mio.
Teneva le redini con una mano e me con l'altra.
Era così vicino a me che per un momento dimenticai addirittura chi fossi.

Salve a tutti
Mi scuso per l'immenso ritardo ma è stato un brutto periodo e non ho voglia di parlarne.
Inoltre finalmente è estate, ho più tempo per fare molte cose e ne sto approfittando.
PROSSIMO AGGIORNAMENTO A 25 VOTI.
Un bacio.

Per compiacerlo.Där berättelser lever. Upptäck nu