Capitolo 18

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"Christine dove sei?" La mamma mi chiamava, ma io non avrei risposto.

Stavamo giocando a nascondino nei giardini del palazzo e io avevo trovato un ottimo nascondiglio.

"Ti troverò Christine! Piccola coniglietta vieni fuori"

La sua voce si faceva sempre più vicina.

"Non chiamarmi coniglietta!" Dissi sbucando fuori e rivelando la mia posizione.

"Dovevo pur farti venire fuori vero?"
Disse sorridendo.

"Uffa mamma, non è giusto!" Brontolai correndole incontro.

"Tesoro, non brontolare. Non è una cosa adatta a una principessa."

"Allora non voglio essere una principessa" dissi pur sapendo che non era vero.

"Non fare la sciocca. Ora dobbiamo rientrare, tuo padre sta per tornare."

"Finalmente, chissà quanti bei racconti avrà da dirci!" E così iniziai a correre verso il palazzo per avrarrivare prima, ma senza andare troppo avanti rispetto a mia madre.

Stavamo per rientrare nelle porte quando una delle guardie corse fuori correndo e mi prese in braccio continuando a correre.

"Mia regina presto! Correte, dobbiamo scappare e mettervi in salvo!" Disse afferrando il braccio di mia madre per farla correre.
Alcuni dei cavalli erano ancora stellati e così la guardia ed io saliamo su uno dei due e mia madre sull'altro e galoppammo via da quel castello che era stato la mia casa e da cui ora uscivano solo fiamme.

Era tutto vero.
Ero l'erede al trono d'Irlanda.
Ma perché io?

"Christine svegliati, ti prego."

Il Principe.
Era la sua voce, ma sembrava così lontana.
Volevo parlare, ma era come se fossi rimasta senza voce.
Aprii gli occhi molto lentamente e fui abbagliato dai raggi del sole.

"Tirate le tende" ordinò il Principe a una serva che prontamente obbedì.

"Ti sei svegliata" disse guardandomi sollevato.

"Sto b...bene" ma non convincevo nemmeno me stessa.

"Hai avuto un mancamento, non avrei dovuto lasciarti andare"

"Mi dispiace signore, non scapperò più da voi" cercai di tirarmi su a sedere, ma mi ritrovai di nuovo stesa e con i giramenti di testa.

"Non affaticarti, devi riposare ora."

Stava per alzarsi ed uscire dalla stanza, ma l'ultima cosa di cui avevo bisogno adesso era di restare sola.
Afferrai la sua mano attirando la sua attenzione.

"Ti prego, non lasciarmi"

Non so se fu per pietà o se volesse davvero restare con me, ma non se ne andò.
Si stese accanto a me ed io mi accoccolai al suo petto.

"Me lo sono ricordata" dissi quasi sussurrando.

"Riposa adesso, avremmo tempo per parlare di questo." Rispose accarezzandomi i capelli facendo sì che io mi addormentassi ancora.

Avrei fatto qualsiasi cosa avrebbe voluto, di questo ero certa.


Buonasera!
Sono tornata in un breve momento di pausa dallo studio.
Sono davvero felice del piccolo successo che sta avendo questa storia nonostante i capitoli più corti del paragrafo introduttivo del mio libro di storia.
Bando alle ciance, Christine sembra ricordare qualcosa anche se non esattamente tutto, ma ora riesce riesce a credere alle parole del Principe.
PROSSIMO AGGIORNAMENTO A 100 VOTI!
Vi ringrazio immensamente per tutta la vostra pazienza e so che il capitolo è davvero molto corto, ma ho davvero una settimana di fuoco!
Un bacio.

Per compiacerlo.Where stories live. Discover now