Capitolo 6

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Ero nella mia camera da ormai due ore.

Finite le mie faccende ci ero entrata aspettando pazientemente che qualcuno venisse a chiamarmi.

Volevo rivedere il Principe.

Ne avevo bisogno.

Forse ho fatto qualcosa di sbagliato,  magari non vuole vedermi più.

Il solo pensiero di avergli causato una possibile delusione mi distruggeva.

Poco prima che alcune lacrime lasciassero i miei occhi qualcuno entrò nella mia stanza e mi prese con forza trascinandoni fuori.

Era una guardia, su questo non avevo alcun dubbio.

"D-dove mi stai portando?" Provai a chiedere anche se debtro me sapevo già la risposta.

"Zitta" fu tutto ciò che disse.

Eravamo in una parte del castello che non conoscevo.

Non avevo idea del perché fossimo lì.

Mi era sempre stato vietato di andare in quell'ala del castello, ma ritrovarmi in una stanza con Principe mi liberò la mente da tutte quelle domande.

"Christine, sei qui finalmente" disse alzandosi.

"Mio signore" non lo guardai nemmeno negli occhi.

"Sai perché sei qui?"

"No"

"Questa è la tua nuova stanza Christine"

A quelle parole non potei fare a meno di alzare li sguardo e far incontrare i nostri occhi.

"C-cosa?"

"Hai capito bene."

Non sapevo cosa dire, vagavo con gli occhi per osservare neglio quella stanza ed era tutto così lussuoso.

Certo, un letto e una scrivania non si potevano definire lussuosi.

Ma per me erano di quanto più prezioso potessi ricevere.

"Non sei più una semplice serva Christine"

Lo guardavo confusa senza riuscire a capire davvero ciò che intendeva.

"Ora sei una delle mie donne di compagnia, la più preziosa tra tutte"

Ne avevo già sentito parlare, erano quelle ragazze che i nobili chiamavano per soddisfare particolari esigenze.

Ma non capivo il perché fossi la più preziosa.

"Mio Principe, ma.."

"Non parlare, lo so. Per questo sei qui"

Sì girò verso la finestra e riprese a parlare.

"Ho ridotto alcune delle tue mansioni finché non sarai completamente istruita,  dopo di che tornerai a svolgerle tutte quante. Col tempo ti spiegherò esattamente ogni singola cosa che ti richiederò." Disse rigirandosi verso di me.

"Ma voglio essere sicuro che sia anche tu a volerlo, altrimenti potrei trovare una donna qualsiasi da costringere.

Sei disposta a concedermi il pieno controllo della tua vita Christine?"

Ero confusa, frastornata da tutte le notizie che mi aveva appena dato.

Ma di una cosa ero certa.

"Sì mio Principe. Per voi la mia vita è anche troppo poco"

Mi aveva da sempre, anche se lui non ne era a conoscenza.

"Dormi ora. Una guardia ti sveglierà domani. Lascerò un foglio con scritto ciò che dovrai fare."

Disse uscendo dalla camera e lasciandomi lì, più confusa di quanto già non fossi.

Cosa significava tutto questo?

Cosa avrebbe mai potuto volere da una serva come me?

Non diedi risposta a quelle domande, ero stata cresciuta per servirlo e qualsiasi cosa volesse da me l'avrei fatta senza alcun ripensamento.

Mi stesi nel letto dormendo ancora un paio d'ore, non potevo permettermi di essere stanca.

Salve.
Mi scuso per il mio immenso ritardo, ma mi sono goduta la mia prima settimana di libertà dalla scuola.
Questo è il capitolo, so che è corto ma non posso fare di più.
Mi si è rotto il computer e questo è tutto ciò che avevi salvato sul telefono.
PROSSIMO AGGIORNAMENTO A 15 VOTI.
Grazie di tutto.
Un bacio.

Per compiacerlo.Where stories live. Discover now