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๔ ย ε

Daniel punta l'arma contro il ladro che tiene la sua amata tra le braccia.

«Lasciala stare o ti sparo»

«Non mi arrenderò mai, preferisco la morte piuttosto»

Il ragazzo preme il grilletto ma manca la mira. Miranda cade a terra ed il proiettile le trapassa le costole. Daniel sopraffatto dal dolore punta l'arma contro se stesso e si uccide, per poter raggiungere Miranda. Finalmente dopo tanto tempo i due ragazzi possono incontrarsi e rimanere uniti per sempre.

Chiudo il libro e alzandomi dal letto mi stiro le braccia. È il secondo libro che finisco oggi.

Mi dirigo verso la libreria e scorro il dito sui libri per sceglierne un'altro. Ma non ne trovo neanche uno che mi interessa. Sono tutti degli stupidi libri d'amore, nemmeno uno con una fine drammatica.

Decido di andare in biblioteca.

"Sto uscendo" dico per avvertire Lus e senza aspettare risposta esco.

Per precauzione afferro un'ombrello, nonostante anche oggi sia una bella e imprevedibile giornata.

La biblioteca è poco distante dall'appartamento, perciò vado a piedi.

Lì vengo accolta da una signora alla quale mostro il mio tesserino, scelgo un libro e mi accomodo in una delle poltrone in pelle nera.

Dopo pochi minuti la stanza viene inondata da un'odore di caffè. Faccio uno sbadiglio e decido che è proprio ciò che mi ci vuole, per non rischiare di addormentarmi e rimanere chiusa qua dentro, come l'ultima volta, per tutta la notte.

Un ragazzo attira la mia attenzione, è lo stesso di ieri. Indossa gli occhiali da sole nonostante non è necessario visto la luce presente. Inizio a pensare che è veramente strano.

Mi dirigo verso la macchinetta posizionata all'entrata e lui mi precede.

Mi segue per caso?

Sono in fila dietro altre due persone. Quando il tizio davanti sta per andarsene e sorseggiare il suo caffè si gira rovesciando tutto il contenuto del bicchiere. Un liquido bollente macchia la mia maglietta indossata poche ore prima.

"La mia maglietta rossa" esclamo.

"Emh...scusa...non volevo..."

"Ancora tu, cerca di stare più attento" dico veramente irritata.

In lontananza la signora che accoglie all'entrata arriva accompagnata da un'uomo massiccio della sicurezza.

"Non potete stare qui, andate fuori a risolvere i vostri problemi di coppia invece di disturbare tutti. Non siete ammessi per una settimana"

"Ma noi..."

"Usciamo subito signora, ci scusi. Non voleva risponderle" interviene il ragazzo misterioso trascinandomi per il braccio.

Non appena siamo fuori dall'edificio, lui mi sta ancora tenendo il braccio.

"Puoi lasciarmi adesso" dico scrollandomi il suo braccio di dosso.

Mi sta già antipatico, ma chi si crede di essere?

Lui ride mostrando i suoi meravigliosi denti. È davvero un bel ragazzo, ma non ha il diritto di trattarmi così.

"Non ci trovo niente di divertente" che persona arrogante.

Il mio cellulare squilla prima che possa sentire la sua risposta.Corro verso casa senza degnarlo nemmeno di un saluto.

Al telefono la mia coinquilina sembrava piuttosto agitata e non ho voglia di perdere tempo con uno sconosciuto.

Durante il tragitto non posso fare a meno di pensare all'incontro che ho appena fatto.

"Ti avverto che se hai interrotto la mia lettura per una cazzata ti faccio fuori" dico a Lus, varcando la soglia di casa.

"Certo che hai davvero un caratteraccio" mi fa la linguaccia.

"Comunque, volevo avvisarti che il prossimo weekend al college ci sarà una festa di addio all'estate e volevo chiederti un consiglio per il vestito"

"E mi hai fatto venire solo per..."

"Non ho concluso, la festa sarà organizzata da tutti noi e ognuno dovrà dare un contributo. Devi chiedere al direttore la tua mansione"

"Non se ne parla nemmeno che partecipo a questa stupida festa e tanto meno che vi aiuti ad organizzarla"

"Dai.Non la smetto fin quando non mi dici di si" insiste.

Non ce la faccio più a sentirla parlare.

"E va bene" sono costretta a dire, sicura che sarà noiosissima.

"Fantastico, vedrai, ci divertiremo"

Sbuffo.

Nota autrice:
Spero che sia all'altezza del primo capitolo e che vi piaccia. Buon sabato ❤