18.

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Rimango senza fiato. Alla fine era vero. Era tutto vero. Ero stata bocciata veramente.
Cerco anche il nome di Genn con gli occhi,e dal suo sospiro capisco già il risultato.

Gennaro Raia: non ammesso alla distribuzione dei diplomi.

Ci mancava solo questa. Chissà come lo dico a mia mamma,e chissà cosa risponderà lei. Di sicuro: "È tutta colpa di quello là!" ci scommetto tutto.

Non faccio altro che voltarmi e tornarmene nella mia stanza,seguita da Genn.

«Ehi ehi,Ars..Ars fermati..» non mi fermo «Ars fermati!» Genn mi prende il polso,fermandomi e mi gira verso di se.
Ha il fiatone.
«Dove stai andando?» mi sussurra.
«Via da qui Genn,con te possibilmente.»
Genn mi fa un sorriso,come se gli venisse automatico, e mi bacia la fronte.
Mi stringo a lui,ed è l'unica cosa che voglio e riesco a fare.

A Genn squilla il cellulare.
«È Alex.» mette il vivavoce.
«Gennà allora? Com'è andata..?»
«Alè siamo stati entrambi bocciati..»
«Cazzoooo,mi dispiace un casino. A me invece hanno ammesso. Che avete intenzione di fare ora?»
«Scappiamo Alè,scappiamo.» dico io,precedendo la parola di Genn.
«Piuttosto..come l'ha presa tua mamma per il fatto di Sam?» gli chiede Genn.
«Benissimo! È felicissima,grazie a dio!» ridacchia dietro il telefono e a me scappa un sorriso.
«Lo sapevo!» Genn ribatte,poi ride.

Mi fiondo in camera prendendo la valigia nell'armadio.
«Adesso?» mi chiede Genn confuso.
«Sì Genn,adesso.» dico mentre metto tutta la mia roba nella valigia.
«Sei sicura?»
Mi giro verso di lui. «Genn,ho detto che non voglio stare qui neanche un secondo ancora.» vado in bagno e prendo tutto quello che è mio.
«Dove andiamo?»
«Non lo so!» dico dal bagno,urlando leggermente. Finisco di mettere tutto in una borsetta e ritorno in camera,sistemando i vestiti.
«Dai miei. I miei ti amano,e anche le mie sorelle. Il mio letto è abbastanza grande per due,se ci facciamo stretti.»
Non faccio altro che buttarmi tra le sue braccia.
«Grazie Genn.»
«Figurati,Ars.» mi bacia la fronte,e credo stia sorridendo,come me dopotutto.
«Scappiamo stanotte.» lo avviso.
«Okay,vado a preparare tutto e a salutare..Alex..» abbassa lo sguardo appena pronuncia le ultime due parole.
«Genn,mi dispiace. Mancherà anche a me,ma qui non possiamo stare..okay?» lui annuisce senza alzare lo sguardo.
«Ehi..guardami..» gli alzo il mento con un dito e scontro i suoi occhi.
«Ti prometto che lo rivedremo,okay?» lo rassicuro e sulle sue labbra compare un leggero sorrisetto,poi mi bacia a stampo.
«Vado..a dopo.» mi sorride e esce dalla stanza.
Sospiro e torno a fare quello che stavo facendo.

11:53 p.m.

Ars calmati,hai tutto sotto controllo,non vi vedrà nessuno.

Ho già salutato Alex,e Genn non voleva più staccarsi da lui,lo capisco,mi è successo lo stesso con Chiara.
Gli mancherà tanto,si capisce dal suo umore.
Controllo di aver preso tutto e mi ritrovo al centro della stanza,a guardarmi intorno,ripensando a tutto il tempo che ho vissuto qua,in questa stanza. Ne ho passate di tutte e di più qua dentro,e in questa scuola in generale.
Faccio un lungo sospiro,poi mi arriva una messaggio da Genn.

Da Butch✝︎:
"Sono fuori dalla tua porta"

Rimetto il telefono in tasca e mi preparo a lasciare questa stanza.
Uscendo,mi trovo Genn davanti e faccio poco rumore con la valigia.
«Hai avvisato tua mamma?» sussurro.
Lui annuisce.
«Ma non è arrabbiata perché sei stato bocciato?» il mio tono di voce non cambia.
«Nah,ormai. Stai tranquilla..» ci avviamo verso la finestra più bassa che c'è e senza farci vedere o sentire,saltiamo giù.
«Cazzo.» sento Genn imprecare.
«Che succede?»
«Mi sono tagliato..» mi mostra la mano che ha un piccolo taglietto.
«Vuoi del disinfettante?»
«Sì,grazie Ars.» continua ad analizzarsi il taglio.
Prendo del disinfettante dalla valigia con un fazzoletto.
«Ok,devi mordere qualcosa perché farà male e se urli ci scoprono.»
«Tranquilla,sono uno forte io.» che battuta..più squallida di quella di Alex.
Sospiro e verso del disinfettante sul fazzoletto poi lo appoggio sul taglio della sua mano.
«CRISTO» appena pronuncia quella parola gli tappo la bocca,mettendogli una mano davanti.
Genn respira milioni e milioni di volte e io tengo premuto il pezzo di carta sulla ferita,dopo un po' lo tolgo.
«Non toccarlo..» dico mentre rimetto tutto al suo posto.
«Cazzo fa malissimo!»
«Ti avevo detto di non urlare,menomale che eri il più forte del mondo.» dico ironicamente «Svelto,apri la macchina.»
Genn prende le chiavi con una mano e apre la macchina,metto la valigia dentro e salgo sul sedile e Genn fa lo stesso,sedendosi al volante.

Alla radio c'è una raccolta di CD di Genn,e parte Cherry Wine di Hozier.
Lui inizia a canticchiare mentre guida,e mi aggiungo anche io.
Sembriamo così felici.

His Poison. | Genn Butch.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora