5.

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Guardo il soffitto,è l'unica cosa che riesco a fare. Com'è possibile che in qualche giorno,questo ragazzo sia diventato..importante per me. Non ho parole.

Alzo la testa e guardo Genn,che si è addormentato. Ripeto,ha una faccia così bella. È tenero,ha le labbra socchiuse e i capelli davanti agli occhi. Mi alzo da lui per andare a fare una doccia. Faccio lentamente,per non svegliarlo,cosa che non va a buon fine. Genn apre gli occhi di poco e mi guarda.
«Che avevi intenzione di fare?»
«Una doccia.» sorrido leggermente.
«Se non ti dispiace..» si alza e si rimette la maglia e la felpa «Torno nella mia stanza,devo finire di scrivere una canzone.» sorride.
«Okay,Butch. Basta solo che poi me la farai sentire. Ciao.» sorrido e lui è già alla porta.
«Ci puoi contare,Ars.» mi bacia la guancia e se ne va. Chiudo la porta,con il sorriso stampato in faccia, e mi ci appoggio sopra. Prendo un respiro e mi dirigo verso il bagno,realizzando quello che è appena successo.
Mi svesto e entro in doccia.

L'acqua calda scorre sul mio corpo e mi libera da tutti i pensieri,forse non tutti. È solo che,ho paura di innamorarmi di Genn,non so se andrà a buon fine. A volte mi spaventa,ma a volte cado ai suoi piedi in una maniera assurda. Ha uno sguardo che è un misto di dolcezza e paura. I suoi occhi sono color diamante,così chiari,azzurri,mi incanto ogni volta che li guardo. Il suo carattere è incomprensibile,ovvio,ma mi piace.

Esco dalla doccia con un'asciugamano addosso e sui capelli, e non so che cazzo mettermi. Il mio letto è un casino,e mi chiedo come Genn fosse riuscito a starci sopra prima. Per non parlare della mia scrivania: è piena di libri,penne,trucchi sparsi di qua e di là,vestiti stropicciati. Non sono una maniaca dell'ordine,diciamo,in confronto a Chiara che la sua parte della stanza è perfettamente in ordine,con ciò direi ..bene.
C'è un biglietto sullo specchio,un post-it.
Lo leggo:"Ari ci vediamo davanti all'università,vicino al parchetto,devo parlarti. Chiá Xx." Faccio una faccia incuriosita,cosa dovrà dirmi? Devo preoccuparmi?

Decido di mettermi dei jeans neri stretti e una felpa viola,le mie Nike e vado ad asciugarmi i capelli. Li liscio con la piastra e metto la mia solita pinzetta per il mio dannato ciuffo,mi metto un filo di eye-liner,del leggero rossetto chiaro e mi guardo un'ultima volta. Sono decente per il popolo civile che mi circonda.
Cerco di sistemare un po' la mia scrivania,quando il mio telefono si illumina e leggo il nome di Davide.
«Pronto?»
«Ehi,come stai?» è imbarazzato. Perché?
«Bene,tu? Hai visto tua mamma?» gli chiedo.
«Si si,tutto bene. L'ho vista,sta bene.»
«Okay. Quando torni?»
«Non prima di domattina,mi dispiace.» lo sento sospirare.
«Oh,capisco. Ci vediamo domani mattina,ti dovrò parlare..» ho preso la mia decisione. Non posso più stare con lui.
«Non farmi preoccupare,ciao.»
«Ciao.» attacco. Ci ho pensato fin troppo,Genn sta invadendo tutto e non ce la faccio. L'unico problema è che non sono sicura di mettermi con lui,io..non..Dio,che confusione!

******
Si sono fatte le sei e mezza e devo scendere,Chiara mi starà aspettando. Prendo il telefono,lo metto nella borsa ed esco.
«Ehi ehi dove pensi di andare?»
«Oddio,Genn..Chiara mi sta aspettando sotto,mi deve parlare urgentemente.»
Ha una rosa in mano. La fisso.
«Io ehm,volevo chiederti..t-ti va..di..uhm,vedi..ti va di..»
«Sì Genn.» gli sorrido «Mi piacerebbe uscire con te a cena. Basta che non mi porti da McDonald's di nuovo.» rido e ride anche lui.
«Bene,credo che una rosa non basterà quindi,rimedierò. Ti vengo a bussare alle sette e mezza,okay?» sorride. Dio,ha un sorriso così bello.
«Perfetto Butch. Ah mi lasci il tuo numero?» lo guardo.
«Certo.» Genn mi lascia il suo numero,salvo il contatto come "Butch✝︎".

«Bene,grazie Genn. Ci vediamo dopo.» sorride,e gli bacio la guancia,ma la prima a voltare le spalle sono io,dirigendomi fuori con il sorriso sulle labbra.
Io e Gennaro Raia ad un appuntamento. Wow. No un attimo. E se non gli piace il vestito? Gli piace il rossetto? E se metto troppo eye-liner? Magari sembro una di quelle ragazzine che vanno nelle discoteche. Oh ma chi prendiamo in giro? Perchè mi faccio così tanti problemi? La vera domanda è: perché mi faccio questi problemi per Gennaro Raia?

His Poison. | Genn Butch.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora