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Sono passati tre giorni da quando ho avuto quella litigata con Genn. E direi che li ho passati abbastanza bene.

Mi sveglio alle sei,è lunedì. Oggi ho la verifica di matematica,sono preparata. Ho anche avuto occasione di ripassare ieri.

Non è che odi andare a scuola,anzi non mi dispiace. L'unica pecca,è che..il mio compagno di banco è Genn,dannazione.

Mi lavo poi vado a vestirmi. Decido di indossare un fuseaux nero,una lunga maglia grigia e sopra una felpa. Infilo ai miei piedi le mie Converse e mi sistemo allo specchio. Non ho per niente fame. Mi è davvero passata la fame.

Vado a truccarmi leggermente,poi infilo gli occhiali. Devo ricordarmi di andare a comprare le lenti,non posso continuare così.
Mi spruzzo il profumo e faccio lo zainetto per scuola.
Mi guardo allo specchio poi esco dalla mia stanza.

Mi ritrovo Genn fuori dalla mia stanza. È appoggiato al muro.
Ci guardiamo poi lo dopo un po' giro lo sguardo e me ne vado. Lui mi si piazza davanti bloccandomi.
«Ti prego Genn,non voglio vederti..»
«Perdonami. Davvero perdonami. L'alcool mi ha dato alla testa e quando Ale è venuto a dirmi che sono un emerito stronzo,perché sì Ars,sono un emerito stronzo,ero in panico te lo giuro. Mi aveva detto che tu eri in lacrime,che tu ti eri fidata di me. Avevo una paura di averti persa per sempre. Mi schifo solo di me stesso,di quello che mi è passato per la testa.» mi sta supplicando.
Non posso dargliela vinta.
«Genn..» sospiro «scusa..» abbasso lo sguardo e lo oltrepasso andandomene.

Non posso perdonarlo. Non me lo perdonerei mai. Magari è solo perché sono sensibile io,ed è un mio problema di testa,che non voglio perdonarlo. Voglio vedere fino a che punto si spinge.
Non posso non ammettere che senza di lui,forse..è diverso. Che,magari nemmeno io riesco a stargli lontano.

Arrivo in classe dopo qualche minuto e Genn ancora non è arrivato.
In classe ci sono due ragazze,Alessia e Giorgia che stanno ripassando matematica. Ci salutiamo poi mi siedo e faccio la stessa cosa che stanno facendo loro.
La verifica di matematica è alla prima ora,perciò ne approfitto. Non che non sia preparata,ma ripasso.

Genn entra in classe dopo un po' di minuti,e cerco di ignorarlo. Si siede vicino a me e io continuo a tenere lo sguardo sul libro.
È silenzioso,picchietta i polpastrelli delle dita sul banco,e dopo un po' inizia a dare fastidio e non riesco a concentrarmi.
«Scusa puoi smetterla?» lo interrompo e lui mi guarda.
«Scusa.» sospira e guarda avanti e io riprendo a studiare.
Il professore entra in classe quando tutta la classe è al completo.
*****
La verifica di matematica è alquanto difficile.
Mentre scrivo,Genn mi passa un bigliettino:"Mi dici la 8?" lo guardo strano,e gli ributto il bigliettino indietro,vedo che ci rimane male e continuo a scrivere sul mio foglio.
Finisco e vado a consegnare il foglio,Genn subito dopo di me.
*****
Appena scattano le 13:40 esco da scuola,avviandomi verso la mensa della scuola.
Appena entro vedo che c'è abbastanza gente. Prendo un vassoio e metto sopra la carne e l'insalata,più una mela. Vado a sedermi in un tavolo da sola.
Mentre bevo,vedo in lontananza Genn che varca la soglia della porta e per poco non mi strozzo. Spero che non mi veda così abbasso la testa e continuo a mangiare.
Dopo qualche secondo rialzo la testa,lo cerco con lo sguardo e non c'è più menomale.

Finisco di mangiare e vado a svuotare il vassoio,per dirigermi nella mia stanza.
Tra due giorni finisce la scuola,ci sono le vacanze di Natale poi,menomale. Non so cosa farò a Natale,neanche a Capodanno.
Probabilmente a Natale andrò dai miei,e beh Capodanno non so,di sicuro non andrò alla festa dell'università,no.

Arrivo nella mia stanza e appena entro,trovo una scatola di piccole dimensioni,rossa.
Chiudo la porta e mi siedo,poi apro la scatola.
C'è un pacchetto di biscotti..(?),perché? Sono i Bucaneve,i miei preferiti,ma chi li ha messi qua.
«Ma cosa..?» dico tra me e me. C'è un biglietto vicino.
Lo apro e leggo:"Senti Ars,un pacchetto di biscotti ti farà cambiare idea? Genn Xx."

Ma cosa? Non cambierò idea per dei biscotti ma che gli salta in mente?!
Qualcuno bussa alla porta,apro e vedo Alex.
«Alex?» lo guardo «Come facevi a sapere la mia stanza?»
«Me l'ha detto Genn. Dobbiamo parlare io e te.» entra in stanza e chiudo la porta,sembra agitato.
«Dimmi.» lo guardo.
«Genn sta impazzendo! Voleva lasciare il nostro progetto di "band",» fa le virgolette con le dita «stava per rompere la chitarra e l'ha rigata con una chiave. È impazzito,non è più lui da quando vi siete lasciati.»
«Non siamo mai stati assieme.» lo correggo.
«Quello che è. Si sta rovinando. È in condizioni tremende.»
Sospiro e lo guardo.

Mi manca Genn. Mi manca vedere il suo sorriso ogni giorno,i suoi occhi. Non ce la faccio più.
«Puoi dirgli di venire qua?» chiedo ad Alessio.
«Sì,certo..ora?» annuisco e lui esce facendomi segno di aspettare e io chiudo la porta.

Dopo un po' di minuti sento bussare alla porta.

✝︎Spazio Autrice✝︎
Salve Strangerss. Scusate se il capitolo è di nuovo un po' una merda hahah scusate. Grazie tante per le 500  vieews. Vi voglio bene,un bacino.

-bornstranger.

His Poison. | Genn Butch.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora