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24 Dicembre.


Ho appena salutato Alex e Genn,ora sto andando dai miei. Sono davvero felice per il regalo che gli ho fatto. Erano davvero felici e spero tanto che si divertano al concerto.

La strada è trafficata,perciò dopo quasi quattro ore,essermi fermata due volte all'autogrill e aver discusso con un tipo che cambiava corsia venti volte,arrivo dai miei.

Parcheggio e vedo mio papà già davanti alla porta che mi aspetta e gli corro incontro abbracciandolo.
«Papà..mi sei mancato troppo!» gli sorrido.
«Anche tu tesoro!» mi sorride e mia mamma spunta urlando di gioia e io rido,abbracciandola.

Dopo un po' entriamo in casa,e mi fermo un attimo a guardarla. Mi ricordo tutto,non vengo qui da tre anni. Sorrido e guardo ogni angolo del salone.
«Salgo un attimo..» dico ai miei e salgo su.
Attraverso il corridoio sorridendo,poi arrivo alla porta della mia camera,qua dentro è successo di tutto.
Un giorno dovrò portarci Genn.

Giro la maniglia e appena apro,sento lo stesso profumo di sempre,quel profumo di rosa per la pianta di rose che circonda metà del mio balcone. Sorrido e faccio un gran respiro.
È tutta in ordine: le lenzuola bianche sono perfette,senza neanche una piega,le tende rosa pallido sono pulite e lisce,la scrivania è tutta in ordine,con i portapenne e la lampadina spenta. I muri viola sono bellissimi e il soffitto bianco,anche se monotono,mi fa star bene. Vedo la scritta sul soffitto,proprio sopra il mio letto:"Life is not 'be yourself' but 'create yourself.'" È bellissima. L'ho fatta scrivere quando avevo 15 anni,quella frase è il mio motto.
Non smetto di sorridere e ammiro tutta la stanza un'ultima volta,poi sento mia mamma sotto.
«Ars,i bagagli!» corro sotto e prendo i bagagli portandoli su,con l'aiuto di mio padre,anche se ne ho solo due,ma abbastanza pesanti.

«Amore» mi dice mio papà,sedendosi accanto a me sul letto «ho saputo che hai questo nuovo ragazzo..Genn..»
Sorrido appena lui pronuncia il suo nome.
«Sí perché?»
«Raccontami un po',com'è?»
«Beh,ha gli occhi azzurri,i capelli castano chiaro,quasi biondo e sono morbidissimi..» ridacchio «Ha un sorriso bellissimo,è simpaticissimo e mi fa sempre sorridere. Beh,lo amo. E non so che dire.» rido e mio papà mi abbraccia.
«Ti capisco tesoro..Quando possiamo conoscerlo?»
«Non lo so,ma presto perché mamma lo odia. Dice che è un maniaco sessuale,è pazza.»
«Pft,lasciala perdere tesoro,vado sotto ad aiutarla piuttosto,che è già tardi e tra poco arriva tuo fratello con la sua ragazza,ci sono anche i nonni e gli zii.» ride e si alza andando verso la porta,poi esce dicendo: «Tanti soldi oggi!» e giuro di averlo sentito ridere,così ridacchio io e appena si chiude la porta mi sdraio sul letto.

Mi rilasso,ma il mio telefono squilla,lo prendo e leggo il suo nome,rispondo.
«Ehi,Butch.» sorrido.
«Reds,il piacere è mio..» ride.
«Mi manchi tanto..» mi dice subito dopo. Mi manca tanto anche a me.
«Anche tu Genn,ma guarda che ci siamo salutati cinque ore fa solo eh..»
«Chi se ne frega...Già mi manca il tuo sorriso.» quelle parole mi fanno sorridere e tanto.

Parlo per un po' con Genn e anche con Alex che continua a dirmi 'grazie' per il biglietto,è così dolce.
Dopo aver chiuso la chiamata mi sdraio e mi addormento.

His Poison. | Genn Butch.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora