11.

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Leggetelo! Poi vi spiego alla fine.

«Dobbiamo parlare.» mi rivolgo a Genn.
«Dimmi,cosa ti ha detto la dottoressa?»
«Beh..» cerco di parlare ma non riesco.
«Ehi,dai..» mi mette una mano sulla spalla e mi guarda con sguardo rassicurante.
«Sono a rischio di anoressia.» abbasso lo sguardo e mi scende una lacrima.
«No no ehi,no» Genn mette un dito sotto il mio mento e mi tira su il viso,e scontro i suoi magnifici occhi «non piangere ti prego. Piccola ti aiuterò a risolvere questo problema va bene?» mi accarezza la guancia.
Ho tanta paura. Non sono mai stata anoressica,e ne ho sempre avuto il timore. Mia mamma me lo diceva sempre e anche mio papà. Mio fratello faceva le sue solite battute "Sembri uno stecchino vivente",ogni giorno lo ripeteva,ma quando me lo diceva era come se me l'avesse detto la prima volta. Quando mi guardavo allo specchio mi vedevo sempre diversa,diversa da quella che ero,e da quello che la gente vedeva in me.
Spero solo che Genn riesca ad aiutarmi davvero,nessuno mi ha mai aiutata con i miei problemi,nè i miei genitori,nè Davide.

«Grazie. Grazie davvero.» lo stringo in un abbraccio e lui ricambia.
«Lo faccio solo per te.» mi bacia i capelli.
Mi stacco dall'abbraccio e gli dico:«Solo una cosa..non dirlo ad Ale. A nessuno.» lo supplico.
«Non diró niente,tranquilla.»
Sorrido.

«A Natale vado da mia mamma,tu che fai?» chiedo a Genn che sta muovendo le dita sullo schermo del telefono.
«Cazzo!» esclama e io sussulto.
«Tutto bene?» gli chiedo.
«No! Questo gioco è una merda!» mi metto a ridere.
«Cos'è?» mi avvicino a lui,che è sdraiato e guardo lo schermo luminoso.
«Un gioco di pianoforte,bisogna prendere tutti i tasti con le dita,altrimenti perdi.»
Genn mi fa vedere e dopo mezz'ora di imprecazioni e risate,io e Genn decidiamo di farci qualche foto con delle facce strane,che a lui vengono comunque bene,e ridiamo mentre le sfogliamo.
Dopo mi alzo dal letto e vedo che si sono fatte le 17.
«Amore dove vai?» mi chiede Gennaro.
«Come mi ..?»
«Amore.» sorride,e mi fa arrossire.
«Devo andare a fare i compiti..»
«Va bene» sbuffa poi sorride «Cosa facciamo a cena?» mi chiede dopo avermi baciato la fronte e avermi accompagnato alla porta.
«Io vado a mangiare sotto in mensa,se riesco.»
Genn mi prende dalla vita e mi bacia tirandomi verso di se,poi sorride.
«Ci vediamo dopo.» sorride,ci salutiamo e torno nella mia stanza.

Mentre faccio i compiti,ricevo una telefonata e sullo schermo leggo "Mamma",così rispondo.
«Ehi mamma.» mentre parlo scrivo sul quaderno di letteratura.
«Ehi tesoro,come stai? Ho saputo che ti sei lasciata con Davide,me l'ha detto lui.»
«Oh beh,sì.» sospiro.
«Non preoccuparti.» ha una voce rassicurante.
«Ho conosciuto un ragazzo.» gli dico in modo diretto.
«Oh wow» sembra sorpresa «come si chiama?»
«Gennaro Raia,Genn.» sorrido.
«Raia?!» lei esclama interrompendomi da miei pensieri.
«Sì perché?» non capisco..
«Arianna devi assolutamente allontanarti da quel ragazzo!»
«Ma perché mamma?!»
«Io stavo con suo padre un po' di tempo fa,che mi ha tradita con quattro donne. E questo Gennaro è stato arrestato un bel po' di volte per maltrattamento femminile!» è agitata.
«Mamma ma che cazzo dici? Sono solo notizie.» mi sto spaventando,non lo so.
«Oh falla finita! Ci sentiamo domani!» la sento gridare ancora qualcosa mentre attacco e lancio il telefono sul tavolo,facendo un verso di rabbia.
Com'è possibile?! Finche Genn non mi dira niente io non crederò mai a tutte queste bugie.


Beeeeeene. So che il capitolo,questo capitolo,l'avete già letto,scusate. Praticamente è successo un casino con la storia e scusate davvero,ma aggiornerò domani,non ho le forze ora scusatemi. Vi racconterò delle cose nel prossimo capitolo.Passate a leggere la nuova storia che sto scrivendo,la trovate sul mio profilo,grazie mille 💗

-bornstranger.

His Poison. | Genn Butch.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora