Un uomo scomodo

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Caroline e Pip lasciarono la villa turbati dalle scoperte. Presero un pullman diretto a Livera che li condusse a destinazione dopo due ore circa. Durante il viaggio non parlarono e la voce di Louis si ripeteva continuamente nelle loro teste. Pip non riusciva ancora a credere alle sue parole: per quale motivo la madre avrebbe dovuto mentire sulle origini del flauto? Perché non aveva mai parlato del caveau di suo nonno Nathan? Questi interrogativi gli riempivano la mente e non lo lasciavano ragionare in modo lucido.

Quando scesero dal mezzo, Caroline propose di fuggire dall'isola e indicò una barca in lontananza. Pip annuì e si avvicinarono. Percorsero qualche metro tra sabbia e ghiaia, con il soffio del vento e il rumore rassicurante del mare. La luna guardava ogni loro movimento dal cielo. Vicino al mezzo c'era un uomo anziano che si stava preparando per andare a pescare. Si spaventò quando li vide arrivare, ma la ragazza lo tranquillizzò: "Io sono Caroline e lui è Pip. Vogliamo andare dall'altra parte del mare, di preciso verso le miniere vicino ad Anamur. Lei sa dove sono?" Il pescatore annuì: "Sì, in poco più di due ore si può andare da qui a lì. Io però non ho tempo, chiedetelo a qualcun altro!" "Cosa le cambia?" chiese Pip: "Lei sta andando a pesca? Ho sentito dire che da quelle parti ci sono molti pesci grazie alla temperatura dell'acqua. Adesso è un momento molto proficuo per pescare. Non vorrà lasciarsi sfuggire quest'occasione!" L'anziano uomo sbuffò: "State cercando di convincermi? Io non so chi siate! Se volete andare dall'altra parte, potete salire su una nave! Forse non volete perché la polizia vi sta cercando? Io non offro ospitalità a degli sconosciuti che sembrano essere scappati da casa!" "È molto importante, è vitale riuscire ad andare dall'altra parte!" insistette Caroline. La ragazza guardò Pip e poi esclamò con voce spezzata: "Siamo costretti a rivelarle la verità: noi due siamo fratelli e degli uomini ci hanno rapito e portato qui a Cipro. Per fortuna siamo riusciti a scappare, però ci stanno cercando. Noi vogliamo solo riabbracciare mamma e papà: per questo è vitale il suo intervento! La nostra esistenza dipende da lei!" Il ragazzo sorrise: "Mia sorella ha ragione: se ci negherà il permesso di salire sulla sua barca, avrà due persone sulla coscienza e le posso assicurare che non è facile da digerire!" L'uomo girò la testa intorno spaventato e disse ai due di salire. Loro sorrisero e si guardarono complici. Il pescatore mise la barca in mare e azionò il motore. I due tirarono un sospiro di sollievo e passarono il tempo guardando l'isola che si stava allontanando sempre più, diventando solo un puntino lontano. L'uomo disse di essere felice di averli aiutati e consigliò di andare dalla polizia per informare della fuga dai rapitori. Pip annuì e ringraziò per il consiglio. Caroline si avvicinò a lui e lo abbracciò. Rimasero così per tutta la durata del viaggio e guardarono il mare nero quanto pericoloso. Il ragazzo le chiese nell'orecchio: "Stiamo prendendo la decisione giusta?" Lei annuì, sorrise e lo strinse a sé, desiderando con tutto il cuore che quel momento durasse per l'eternità.

Intorno alle otto del mattino a Mestre il commissario Campolo giunse a lavoro. Il suo assistente Edoardo lo stava aspettando e quando lo vide, informò del fatto che il direttore del carcere avesse ordinato di interrogare Davide e Michele. Lui sorrise e disse di aver scoperto un particolare molto importante per scoprire la verità sul suicidio di Manuel. L'uomo chiese incuriosito di cosa si trattasse e Cosimo rispose soddisfatto: "Ieri sera ho riguardato il filmato delle telecamere dei suoi otto giorni di detenzione e ho intuito che fosse stato sostituito con uno di anni fa. L'ho notato perché una parte del muro dello spiazzo in cui si svolge l'ora d'aria era rovinato, mentre quando sono andato lì, sembrava nuovo. Forse non è abbastanza rilevante e decisivo, però c'è anche un altro dettaglio: l'uomo che dovrebbe rappresentare Manuel nel video aveva una felpa con un cappuccio. In quei giorni il caldo era insopportabile e non capisco il motivo per cui l'avrebbe voluta indossare. Tra i vestiti rinvenuti di Manuel non c'è nessuna felpa con cappuccio. La prima volta che ho visionato i filmati non me ne sono accorto, ma ieri sera ho prestato maggiore attenzione. Sono sicuro che i video siano stati sostituiti. Dopo l'interrogatorio in carcere, andrò anche dall'addetto alla videosorveglianza e chiederò spiegazioni. Sono sicuro di scoprire la verità: se qualcuno ha sostituito i filmati, significa che le registrazioni contengono il pestaggio di Manuel." L'assistente annuì, uscirono dall'edificio ed entrarono nella volante diretti al carcere cittadino. Cosimo era convinto di riuscire a risolvere il caso e pensò a una strategia per indurre Michele e Davide a confessare. Sapeva che dietro il suicidio di Manuel ci fossero loro, ma doveva trovare le prove per dimostrare la sua teoria.

Chiave: verità e menzognaWhere stories live. Discover now