Capitolo 33

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Pov's Carmen
"Mammaaaa" urla Chris e mi alzo dal letto per andargli in contro
"ciao amore" lo prendo in braccio e ci sediamo sul divano. Mi è mancato mio figlio, e mi manca anche suo padre..ma non voglio ammetterlo, si è comportato male.
"ciao Carmen" dicono in coro Jack ed Ethan "ciao Jack, ciao Ethan"
Chris mi racconta che sono andati prima a fare colazione da Starbucks e poi cosa hanno fatto al parco con Jack ed Ethan. Pranziamo tutti e 4 insieme, Chris va a letto -è stanco, mentre Jack va in giro e ci lascia soli con Ethan.
"Possiamo parlare?" dico
"Si certo.. scusa io non volevo dire quelle cose.." lo interrompo
"Ethan, se non mi vuoi qui ti capisco e non ti biasimo.. solo dimmelo così vado da un'altra parte"
"e dove vai?" chiede
"non loso..posso trovarmi un'albergo"
"quanto hai intenzione di stare a Seattle?"
"Penso che martedì tornerò a New York.."
"Mi vuoi dire cosa ha fatto questa volta?" non gli basta sapere che ci siamo lasciati?
"L'ho lasciato, si è comportato male"
"Ti ha tradita?"
"Ethan non.." mi interrompe
"Non lo giudico ..perché l'ho fatto anche io..ma volevo solo saperlo.." non rispondo e lui vedendo il mio silenzio, cambia argomento
"Chris mi chiama papà" lo guardo sconvolta, Chris sa che suo padre è Vincent
"Capisco..beh sa che suo padre è Vincent, però tu sei stato con noi per tanto tempo quindi non mi da fastidio" in realtà mi da fastidio un po' ma non glielo dico.
"Comunque puoi rimanere non mi dai fastidio. Vado a fare un doccia"
Va a fare la doccia e io rimango da sola sul divano a rimurginare su tutta la situazione con Vincent.

Passiamo il resto del pomeriggio, la domenica e il lunedì a Seattle, Ethan si è comportato piuttosto amichevole, e spero che rimanga amichevole.
Ieri John ha chiamato sul cellulare di Ethan -visto che io tengo il mio spento- e mi ha detto che Vincent e Jessica mi hanno chiamato un casino di volte e sono andati anche a casa sua per chiedergli mie notizie, ma per mia fortuna, non gli ha detto niente. Oggi torneremo a New York e dovrò affrontare Vincent.. Questi giorni mi sono serviti per chiarirmi le idee e ho preso una saggia decisione.. Non voglio più stare con lui, lo lascerò. Non ha senso continuare a stare con lui, se sempre mi tradisce e io continuo a stare male per lui.
Ethan e Jack ci accompagnano in aeroporto e li invito a venire qualche weekend a New York, in questi giorni ho finalmente visto Chris ridere di nuovo ed essere felice; inizio a pensare che ho commesso il mio secondo sbaglio più grande di tutta la mia vita..cioè rimettermi con Vincent.

Durante il volo Chris è crollato e ora devo svegliarlo
"Chris, Chris svegliati siamo arrivati" lo scuoto piano ma si sveglia subito
"Siamo arrivati?" dice stiracchiandosi
"Sì amore"
Scendiamo dall'aereo, e fermo un taxi per portarci a casa. Sono le 16:40, spero di non trovare nessuno a casa.

Arriviamo a casa alle 17:20 c'era abbastanza traffico per strada, nel parcheggio del mio palazzo scorgo la macchina di Vincent. Che dio mi aiuti!
Appena apro la porta scorgo Jessica e Marcus seduti sul divano, mentre Vincent fa avanti e indietro con una sigaretta in bocca.
"Dove diamine eri?" ringhia Vincent venendomi incontro, ma io mi scosto subito
"Chris hai fame?" chiedo
"Siii, ciaoo a tuttiii" risponde correndo verso Marcus
"Dove eri?" ribatte Vincent, ma io lo ignoro
"A Seattleee" urla Chris e Vincent sbianca, lui sa che a Seattle c'è Ethan
"Cosa? Sta scherzando vero?"
"No, siamo stati a Seattle" dico calma
"Da Ethan vero?" vuole cercare di stare calmo, ma sta fallendo miseramente. Percepiscono il disgusto nel tono della sua voce.
"Sì da papà. Qualche volta viene a trovarci" sta per succedere un casino
"Non è tuo padre, sono io tuo padre" sbotta Vincent
"È lui mio papà non tu...tu nemmeno mi parli"
"Carmen fallo stare zitto"
"Chris ti va se andiamo a fare merenda da Starbucks?" interviene Marcus
"No" ribatte lui
"Si dai andiamo Chris" gli dice Jessica.
Prego in silenzio che non se ne vadano. Non finirà di certo bene.
"Dai andiamo"
Marcus Jessica e Chris se ne vanno lasciandoci soli.
"Cos'è sta storia che a ogni piccolo problema scappi da lui?" sta scherzando vero?
"Ogni piccolo problema?" sbotto
"Si ogni p..."
"Cazzo Vincent! Mi hai tradita in un cazzo di bagno del Soler! Non puoi dirmi che è un piccolo problema"
"Ero incazzato"
"Non ti autorizza a.." mi interromoe
"Lo so! Cazzo lo so. E mi odio per questo"
"Non puoi dire sul serio"
"Sono serio"
"Se ti odieresti non lo avresti mai fatto" dico
"Ero incazzato per questo l'ho fatto. Solo per questo credimi. Non lo farò più"
"Non puoi chiedermi di crederti"
"Ti prego.." fa per avvicinarsi a me ma io mi allontano
"Sono stata con Ethan" dichiaro
"Lo so che sei stata con Ethan... Cosa? Sei stata con ..? Cazzo mi sento male! Ma come cazzo hai potuto? Mi hai tradito? Con quell'idiota?" sbotta infuriato e inizia a vagare per la stanza
"Mi prendi per il culo? Spero di si"
"No! Sei tu che mi prendi per il culo"
"Io? Cazzo Vincent mi tradisci tu e ti incazzi perché io l'ho fatto anche?"
"Tu lo hai fatto per ripicca"
"Si vabbè. E tu perché lo hai fatto?"
"Perché ero incazzato con te"
"E io ero incazzata e delusa da te!" gli urlo contro
"Non riesco nemmeno a guardarti" mi urla
"Allora non guardarmi!" sbraito
"Sai che significa questo?" oh certo che lo so.
"Lo so" dico
"E che significa?"
"Ahah sei patetico"
"Che cazzo significa? Dimmelo se lo sai"
"Con piacere" faccio una piccola pausa, devo comunque trovare il coraggio di dirlo ad alta voce.
"Sto aspettando" urla
"Te lo dico! Significa che ci lasciamo"
"No! Significa che io ti lascio perché mi fai schifo!" mi va benissimo, cioè non proprio benissimo però me lo faccio andare bene.
"Significa che io ti volevo lasciare da venerdì sera, per questo sono andata e sono stata con Ethan. Sei disgustoso"
"Come te! E non darmi la colpa se sei talmente puttana da fartela con tutti"
"E non è colpa mia se sei ancora un bambino e sei donnaiolo. Anzi, vai a caccia di puttane" ora mi sto incazzando, stiamo urlando tutti e due e spero che nessun vicino ci senta.
"Ah ah quindi Ti classifichi nella categoria 'puttana'?" è divertito il coglione.
"Ah ah no, sei stato tu a darmi della puttana, quindi sei tu che te la fai solo con le puttane"
"Sei una stronza. Ti odio"
"Sì e io odio il fatto di essermi avvicinata di nuovo a te e averti fatto conoscere mio figlio" butto lì.
"È anche mio figl... Anzi sai che ti dico? Che è solo TUO e sottolineo la parola tuo, figlio! Crescitelo da sola! Tanto chiama il tuo ex amante papà"
"E infatti! Me lo cresco da sola. Non ti ho mica chiesto di crescerlo. E fa bene a chiamarlo papà, tu non meriti nemmeno di essere chiamato per nome"
"Bene mi fa piacere. Da oggi, avremo solo un rapporto lavorativo, a messo e concesso che non affido l'incarico ad un'altro"
"Fa quello che ti pare" in realtà non deve fare quello che gli pare..ma non posso dirglielo
"Perfetto. Me ne vado. Non chiamarmi più, non cercarmi e digli a tuo figlio di dimenticarsi che ha un padre"
"Sarà fatto. Tanto non ti considera neanche tale visto che non gli parli nemmeno"
"Giusto. E Connor viene con me e tu non gli parlerai più"
"Connor fa quel che cazzo gli pare. Non comandi tu per lui"
"Giusto anche questo. Fanculo stronza. Dimenticati di me" urla
"Ti ho già dimenticato" cerco di avere un tono di voce compiaciuto
"E si vede. Ora chi chiamerai? Un altro amante?"
"Beh se torni tra 20 minuti magari mi troverai nel bel mezzo di una scopata"
"Mi fai schifo." mi lancia un'occhiata disgustata ed esce da casa mia sbattendo la porta. Benissimo, adesso finalmente è di nuovo fuori dai coglioni. Non sarò io a pentirmi, e a chiedergli scusa, e anche se lo farà lui, la mia risposta sarà comunque no. Stavolta l'ha combinata davvero grossa. Lo odio con tutta me stessa; adesso l'unico problema è spiegare a Chris cosa è successo anche se penso che è un bambino abbastanza intelligente per capire che suo padre è un emerito coglione. Mentre vado in cucina per prendere una bottiglia di birra, mi accorgo che Vincent ha lasciato le chiavi del mio appartamento sul bancone della cucina, perfetto.. L'unica cosa che devo fare è chiamare Wine -il portiere- e dirgli di non far salire più Vincent in futuro se mai si presentasse. Dopo aver scolato due bottiglie di birra, vado a fare una doccia e a rinfrescarmi i pensieri, fino ad ora non ho pianto e spero di non piangere perché quel coglione non si merita neanche una piccolissima lacrima.

Il Mio Ex VicinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora