Capitolo 11

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Pov's Vincent
Eccomi arrivato a New York, la città che amava la mia ex ragazza..Carmen. Era bellissima. I capelli gli arrivavano alle spalle e c'è li aveva rossi; occhi castani e portava gli occhiali neri. Era formosa ma non troppo e le sue curve erano una gioia per i miei occhi. La conosco da quando avevamo un anno, abbiamo passato l'infanzia insieme e poi ci siamo innamorati.. L'ho lasciata per Federica, ma poi ho lasciato Federica e sono ritornato da Carmen. La trattavo non troppo bene, ma lei non mi ha mai lasciato. Un giorno però tutto è cambiato.. Lei è rimasta incinta, avevamo 19 anni e io ho avuto paura, sono stato un codardo, così l'ho lasciata e sono andato in Francia con Mattia. Sono rimasto li per qualche mese e poi sono ritornato in Sicilia. Ma non sopportavo l'idea di sapere che Carmen era a due passi da casa dei miei genitori, e poi i miei c'è l'avevano con me per quello che le avevo fatto, così sono partito alla volta del Messico. Lì ho conosciuto Marcus Connor e l'ho preso per lavorare per me come autista, guardia del corpo e segretario. Sono diventato socio della Gustane Disco, una discoteca famosa di Città del Messico. Di tanto in tanto tornavo a far visita ai miei genitori, ma da un anno a questa parte non li ho più né visti né sentiti. Gli affari non andavano bene, perché il mio socio pensava solo per se. Volevo aprire una discoteca mia e Marcus è venuto a conoscenza della vendita del Miley Drews a New York. L'ho acquistata e ho chiamato la Shadows Enterprise ufficio di Mark Hyde per la ristrutturazione e le modifiche del Miley. Lo Shadows ha una buona reputazione, sopratutto l'ufficio di Mark ha i due collaboratori migliori del momento. Non vedo l'ora di conoscerli, penso che faremo un ottimo lavoro. L'appuntamento è fissato per domattina alle 10:30, spero siano puntuali.
Sono le 10:15 e ho finito di fumare la mia sigaretta, entro al Miley e aspetto che arrivi Mark e la sua squadra.
Stamatina ho deciso di indossare un paio di jeans abbastanza aderenti, una camicia bianca slacciata nel petto e una giacca nera, non sono troppo elegante né troppo sportivo.
Alle 10:30 precisi Marcus compare nel mio futuro uffico seguito da due uomini e una donna. Vengo subito travolto da quella figura femminile, la squadro dai piedi alla testa. Indossa un paio di Loubotin nere, un vestito aderente nere con scollo a cuore che mette in risalto il suo seno, e i capelli castani con dei riflessi viola lasciati sciolti. La esamino in viso...merda so chi è! È Carmen Riley. Mi manca l'aria, rimango a fissarla..anzi ci stiamo fissando entrambi. È bellissima, più bella di prima. Ma come ho fatto a lasciarla e a comportarmi da stronzo? La vedo impallidire, il suo capo le mormora qualcosa e lei esce fuori seguita dal suo collega suppongo. Iniziamo a metterci a lavoro con Mark Hyde, quando lei fa capolinea nella stanza. Devo assolutamente parlarle dopo il lavoro. Durante la riunione, ci scontriamo su alcune decisioni, beh almeno non ha perso il suo lato polemico. Finita la riunione se ne vanno e io rimango immobile a guardare la macchina andare via.
Racconto a Marcus chi è la designer e gli ordino di andarla a prendere dopo il lavoro e portarla a casa mia. Sono in ansia e da stamattina non sono più riuscito a lavorare.
Sono le 18:00, ma perché Marcus ci mette tanto ad arrivare? Quando sto per chiamarlo, sento la porta aprirsi, ma è solo.
"Dov'è lei?" chiedo
"Non è venuta. Ha detto che doveva andare dal marito e a prendere il figlio..mi dispiace Mr Bloom"
Cosa? Si è sposata? Ma con chi? E poi..il figlio..è il mio? O poi ha abortito?
Mi crolla il mondo addosso, ho sempre sperato che ci saremmo incontrato e avremmo avuto un altra opportunità. Ma ora..ora so che è tutto finito. A meno ché lei non ha mentito, ed era solo una scusa per non venire da me. Non riesco ad addormentarmi, non faccio altro che pensarla. Mi alzo alle 7:00, prendo il caffè e chiamo Marcus. Mi faccio accompagnare allo Shadows, ho appuntamento con Mark, spero di vederla. Quando arrivo, in ufficio c'è solo Mark e la sua segretaria all'ingresso. Ci dirigiamo al cubicolo di Mark, dopo poco entrano due persone. August Field e Carmen, stamane è ancora più bella di ieri. Si finisce la riunione e io vado via. Passo dal fioraio e ordino un mazzo di rose Blu da consegnare allo Shadows, con un un bigliettino. Alle 17:00 mando -anzi obbligo- Marcus ad andare a prendere Carmen, e se non vuole venire, deve trovare il modo di farla salire in macchina. Sono quasi le 17:30 e sono in ansia, sento aprire la porta e vedo Marcus seguito da Carmen..meno male è venuta!
"Carmen" dico.
Si immobilizza e smette di guardare l'appartamento, si volta verso di me e mi fissa
"Ciao" dice alla fine
"Accomodati" dico
"Grazie" e si siede nel divano. Mi accomodo di fronte a lei.
"Come stai?" le chiedo.
"Bene grazie tu?"
"Bene" rispondo. Ci fissiamo entrambi..
"Ti va qualcosa da bere?" chiedo
"No grazie. Devo guidare"
"Ti può accompagnare Marcus fino a casa"
"Devo andare a prendere mio figlio" e mi blocco alla parola figlio, allora non ha mentito.. "Che poi è anche tuo figlio" puntualizza.
"Lo hai tenuto?".
"Certamente, sei stato tu il codardo" giusto
"Come si chiama?"
"Christian" la fisso e lei continua "ha 5 anni, è bellissimo. Ha i tuoi stessi occhi, ti somiglia molto..vuoi vedere una foto?" dopo quella che mi sembra un eternità mi riscuoto dai miei pensieri
"Sì" dico alla fine. Prende il suo iPhone e me lo porge
"È stupendo" dico. È vero ha i miei stessi occhi, e ha il suo sorriso. Sembra un angioletto
"Sì" risponde.
"Marcus mi ha detto che sei sposata..gli hai dato il cognome di tuo marito?"
"No, porta il mio cognome, però lo chiama papà" e perché se sono sposati non porta il cognome del marito?
"Ma non è suo padre però" puntualizzo
"Si ma lo sta crescendo come se fosse suo figlio, mentre tu..." gli mancano le parole "tu.. Beh tu hai preferito voltarmi le spalle"
"Mi dispiace davvero..ero spaventato avevo 19 anni" e non volevo rovinarmi la vita con un marmocchio.
"Anch'io avevo 19 anni, ma non sono fuggita e mi sono presa cura dei miei errori, tu invece no." è decisa.
"Voglio rimediare. Vorrei conoscerlo"
"Cosa?"
"Mi hai sentita"
"È impossibile. Puoi scordartelo" ma perché mai? Sempre polemica eh!
"È mio figlio. Voglio conoscerlo"
"Avevi la possibilità di conoscerlo, ma sei fuggito, quindi no. Ora non puoi conoscerlo." colpo basso.
"Non puoi negarmelo. Ti prego. Presentami come un tuo amico"
"Devo parlare con Ethan"
"È chi cazzo è Ethan? Tuo marito?" sono su tutte le furie.
"No cioè non ancora ma presto lo sarà" ma che cazzo blatera?
"Non ti seguo..non eri sposata?"
"No, mi sposo tra otto mesi con lui"
Tra otto mesi? Ho ancora speranza. Squilla il suo cellulare
"Si ciao Jonh, dimmi" risponde
"Posso sapere il perché?"
"Ah" ma cosa succede? E sopratutto con chi parla?
"Dovrei essere io quella incazzata, visto che non è tornato." non è tornato? Si! Se non torna mi spiana la strada
"E Ethan?"
"Oh. Comunque sto vendendo" nooo, sta andando via? Non voglio che se ne vada.
"No Jonh non preoccuparti. Torniamo a casa."
"A dopo Jonh" e chiude la telefonata.
"Problemi?" chiedo.
"No tutto apposto. Devo andare. Dov'è Marcus?" so che non sta dicendo la verità, ho sentito la sua conversazione.
"Posso accompagnati io" propongo
"Chiamo un taxi allora"
"Marcus" urlo..e Marcus si presenta subito.
"Sì Mr Bloom" dice
"Accompagna Carmen tra 5 minuti"
"Tra due minuti" interviene lei.
"Bene sono in ascensore. Quando vuole mi raggiunga" e se ne va.
Ci fissiamo con Carmen, mi avvicino verso lei e lei fa un passo indietro
"Non ti permettere" dice. Ma  continuo ad avanzare e lei ad indietreggiare, fin quando non tocca la parete del muro. Ci fissiamo negli occhi e senza che lei sene accorge la bacio. Le sue labbra sono morbide, calde e ha un buon sapore. Cazzo come mi è mancata. Ho fatto una gran cazzata a lasciarla 5 anni fa. Mi spinge via, mi da uno schiaffo ed esce di corsa. Devo riconquistarla, non l'ho mai dimenticata e so che non la dimenticherò mai, quella ragazza mi è entrata dentro. Voglio fare l'amore con lei, lo sempre scopata..e ora è arrivato il momento di farle vedere cosa significa sentirsi amata. Ma c'è quel Ethan tra le palle. Valuto l'idea di pagarlo per farlo sparire, o magari di spedirlo in Antartide con i pinguini, ma poi Carmen non me lo perdonerebbe mai. Vado a letto senza cenare, ho solo voglia di stare con lei.
Durante la notte mi sveglio sentendo il cellulare squillare, è Mattia. Fanculo a lui! La moglie Francesca sta male, hanno avuto un incidente e ora sono all'ospedale, forse lei ha avuto un aborto ..è ancora in sala operatoria e lui sta a pezzi e non ha ancora notizie. Si scusa per la chiamata ma mi supplica si andare da loro. Devo tornare in Sicilia da lui, glielo devo..d'altronde è stato il mio miglior amico..ma è stato anche la prima persona alla quale ho sparlato Carmen pesantemente. Sono uno stronzo. Sveglio Marcus e lo avviso della partenza. Chiamo Mark per dirgli che i fogli che mi aveva chiesto per il Miley glieli mando tramite posta perché ho avuto un imprevisto, ma non risponde così gli lascio un messaggio in segreteria. D'altronde sono le 4:30 di mattina, chi è il sano di mente che risponde al cellulare? Penso di partire nel pomeriggio, ma Marcus è riuscito a trovare i biglietti per domani mattina. Mentre preparo le valigie, mi viene un lampo..posso andare da Carmen stasera e dargli i fogli..e magari prima che io parto faremo l'amore.

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