Capitolo 23

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Due settimane. Sono passate due settimane da quella sera. Da quando avevo splicitamente chiesto a Harry di lasciarmi stare e sono due fottute settimane che soffro come non mai . Ogni notte sono li sotto le coperte a piangere come una forsennata . Mi sembra di essere ritornata a un anno fa quando in America non facevo altro che deprimermi. Sto soffrendo e non c'è nessuno che puó aiutarmi. Amber è molto indaffarata col suo lavoro così come anche i ragazzi che non appena possono mi fanno qualche squillo domandandomi se tutto andava bene. Christian invece sembra che sia sempre via. Quasi ogni notte è da questo suo amico ho si inventa una scusa per non rimanere a casa lasciandomi così da sola.

Ormai siamo a Dicembre. Il mese delle feste . Sulle strade già da adesso ci sono addobbi come stelline che brillano e grandi alberi addobbati. Il Natale è vicino. Molto vicino.
Oggi io e Amber dobbiamo partecipare ad un concerto dei ragazzi. Ad essere sincera preferirei rimanere a casa sotto le coperte che sentire tutto il casino che faranno le fan.

Sentii il cellulare squillare così lo presi dal tavolo e risposi senza vedere chi fosse.

-Pronta per il concerto?-sentii la voce squillante di Amber urlare agitata.

-Hmm...-mugugnai in disaprovazione. Non voglio andarci. Uffa, ma ho promesso a Niall e non voglio deluderlo. L'unica cosa che vorrei è ferirlo ,lui che per me è come un fratello.

-Cos'hai? Cos'è tutta questa voglia di vivere?-domandó sarcastica. Sbuffai alle sue battute di pessimo gusto.

-Ho mal di testa...-mi inventai sul momento. Non le avevo ancora detto niente di Nadine o Harry e credo che nemmeno lo faró. Non voglio essere un peso per lei.

-Si vallo a raccontare a qualcun'altro. Su sputa il rospo, ti conosco perfettamente e sono sicura che qualcosa è successo.-disse seria. Sorrisi per il suo tono immaginandomi il suo viso buffo mentre lo diceva.

-Perfavore non ne parliamo...-la supplicai sperando che mollasse.

-Ok per adesso l'hai scampata ma sappi che prima o poi dovrai affrontarmi faccia a faccia e allora non avrai nessuna via di fuga!-

-Ok,ok-

-Vengo da te per prepararci tra ...hmmm vediamo...alle 16:30 per te va bene?-

-Si, preparo la piastra e il resto?-domandai mentre guardavo l'ora. Erano le 15:11.

-Si perchè non appena esco da questo inferno vengo da te.-

-Ok, a dopo allora.-

-Ciao, baci.- e qui la nostra conversazione finì. Mi alzai dal letto per poi dirigermi verso il bagno dove ad attendermi c'era un bel bagno caldo.

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-Hmm,non mi convince molto...-disse Amber mentre le mostravo il vestito che volevo indossare. Sbuffai scocciata. È da più di un'ora che sto tirando fuori dal mio armadio vestiti su vestiti.

Mi voltai un'altra volta verso la mora con in mano un paio di jeans neri strappati accompagnata da una camicia nera con una catenina orata al colletto. Amber la guardó per un pó per poi sorridere e alzare il pugno con il pollice all'insù indicando un o.k per poi capovolgerlo e guardarmi male. Sbuffai così alla fine decisi di lasciarla segliere anche per me.

Dopo ore e ore di duro lavoro ,da parte di Amber ,finalmente ero o meglio dire eravamo pronte.

-Manca un'ora fino al concerto. Su sbrigati che dobbiamo arrivare all'arena.-disse Amber incitandomi a muovermi da davanti lo specchio. Ero veramente contenta della scelta di Amver. Indossavo un vestito nero con una fascia rossa alla vita. Indossai anche delle calze nere leggermente trasparenti e ai piedi dei stivaletti simili agli anfibi. Sopra avevo il mio adorato cappotto nero con dentro un imbottitura di pelliccia falsa. Teneva veramente caldo. I capelli erano sciolti mentre i miei occhi erano circondati dalla matita nera e l'eyeliner. Amber aveva fatto un'ottimo lavoro.

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