Ma...siamo uguali!

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Pov.Stiles

Il treno si fermò cigolando.
-Bene, andiamo alla ricerca di mio cugino!- esclamò Stiles, entusiasta.
Scott lo guardo decisamente male.
E disse:-Non sai com'è tuo cugino!?
-No, ovvio! Non lo vedo da sei anni circa!- Stiles si grattò la testa: okay, quell'idea di non informarsi era stata pessima.
Malia rise, scuotendo la testa.
-Forza, voglio scendere da questo aggeggio infernale! La prossima volta, vado a piedi, grazie!- aggiunse, poi superò i corridoi del treno, con Stiles e Scott alle calcagna, alle prese coi bagagli.
Uscirono dal treno e si ritrovarono inghiottiti in un via vai di gente che saliva e scendeva e affollava la stazione.
C'era odore di zenzero nell'aria e la gente indossava giubbotti colorati e porporati da strati di neve.
Si sentivano le risate dei bambini e il treno che fischiava come un vecchio pastore alle sue pecorelle.
Sia Scott che Malia lo guardarono, in attesa di una proposta.
-Ehm, credo che ci tocchi cercarlo...- Stiles sorrise raggiante, ma il suo migliore amico sbuffò.
Mali alzò le spalle, poi cominciò a guardarsi intorno con curiosità che traspariva da tutti i pori.
Si tolse egregiamente il capello blu dalla testa e scuoté i capelli biondi, mentre la neve danzava sul suo volto dalle guance rosee.
Stiles intanto osservava uno a uno le persone che lo circondavano, per cercare fra loro suo cugino...

Pov.Dylan

Ecco.
La stazione era già piena.
E lui non sapeva che aspetto avesse suo cugino o la sua ragazza o il suo amico. Era nella...neve.
"Sono un imbecille." pensò. "Perché non ho chiesto a papà com'è di statura o di volto?! Ora mi tocca cercare e chiedere ai passanti 'Hey tizio, sei mio cugino?' come un idiota, pff!"
Si passò una mano fra i capelli, sospirando. Pensò per un millisecondo al ragazzino che poco prima era scappato: forse era un vagabondo? Boh, ora non importava.
Si alzò dalla panchina e si mise ad osservare tutti i volti che affollavano la stazione.
Odiava i posti affollati.
Anche se non si poteva dire che la stazione non fosse bella: era piena di addobbi floreali invernali e la neve rendeva tutta l'atmosfera un po' più magica.
Si stava per arrendere e chiamare suo padre.
Poi però...

Pov.Stiles

Malia si immerse nella folla, con la sciarpa azzurra che le fluttuava dietro. Già, in quegli ultimi mesi si era fissata con Harry Potter e si accingeva a portare o la sciarpa dei Grifondoro o quella dei Corvonero. Cercò di fermarla per un braccio, ma lei era fuggita ridendo come una bambina: non aveva mai visto la neve.
Il suo cuore ebbe un fremito: aveva sempre quello strappo quando Malia si allontanava. Lui temeva per lei. Le voleva troppo bene.
Fece per seguirla, ma Scott lo fermò per un braccio e gli indicò un ragazzo della loro stessa età vicino alle panchine che lo scrutava con stupore.
Stiles spalancò gli occhi dallo stupore.
Quel ragazzo era uguale a lui.
Stessi capelli, stessi occhi - ora che ci pensava, Stiles ce li aveva leggermente più scuri -, stesso naso e stessa altezza!
Sintesi: erano come gemelli.
Il ragazzo lo scrutò ancora per un po', poi si diresse verso di loro con passo incerto, accennando un sorriso.
-Wow, non sapevo di avere un fratello gemello!- disse ironicamente Stiles, abbracciando il cugino.-Quanto tempo, Dylan! Sembrano passati secoli!
-Sono passati solo sei anni.- precisò Dylan, gonfiando le guance. Sorrise, poi scosse i capelli per liberarsi della neve.-Comunque, Welcome to Sensy City! La città dove la neve è come zenzero giornaliero e le foreste sono come tetti! Spero che il viaggio sia stato di vostro gradimento!
-Altroché cugino! Mi si sono gelate le chiappe!- rise Stiles, dando qualche pacca alla spalla di Dylan.-Lui è Scott, il mio migliore amico!
Scott salutò Dylan con una stretta di mano calorosa, anche se tremava come una foglia.
-Ma con voi non sarebbe dovuta venire la tua ragazza?- chiese Dylan, sfregandosi le mani.
-Sì, aspetta, è sparita in mezzo alla folla...- Dylan buttò lo sguardo verso il via vai di gente, ma non intravide Malia da nessuna parte.
-Le ragazze fuggono da te?- rise Dylan, ridendosela sotto ai baffi.
-Ah ah, molto divertente!- Stiles era seriamente agitato: dove si era cacciata la coyote mannaro??
Dylan li guidò fuori dalla stazione e la neve gelò loro il volto. Si sedettero su una panchina, aspettando in un timido silenzio.
Stiles aspettò in piedi, guardando da tutte le parti per intravedere Malia.
Da dietro, qualcuno gli saltò addosso, coprendogli gli occhi con delle piccole mani fredde.
-Non sono morta, tranquillo! Il bosco è fantastico!- gli sussurrò Malia all'orecchio, poi gli tolse le mani e si girò verso Dylan con un'espressione accigliata.
Riguardò di nuovo Stiles e poi Dylan. E di nuovo.
Dylan si grattò la testa e sorrise, porgendole la mano:
-Piacere, io sono Dylan, il cugino di Stiles! E tu devi essere la sua ragazza, Malia.
-L'hai detto forte, Dylan!- rispose la ragazza, scuotendo i capelli.
-Ora vi porto a casa mia!- annunciò Dylan.-E sarà anche casa vostra, per tutto il tempo che resterete qui!
-Bene!- Stiles ora era carico.-Andiamo prima che io diventi un pupazzo di neve!

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