Prologo.

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Una settimana prima.

-Sicuro?
-Sicurissimo.
-È una follia, lo sai, vero?
Il suo migliore amico sbuffò.
-E dai, Stiles, sei serio?- l'amico alzò le sopracciglia.-Tutta la nostra vita è una follia!
Stiles corrucciò la fronte: odiava quando il suo migliore amico aveva ragione.
Ma...
-Per un po' qui a Beacon Hills non ci sono cose soprannaturali che desiderano continuamente ucciderci, e tu vuoi andare a cercarli, i guai?? Scott, questa è una follia!
-A Sensy City sono successe cose strane! Molto strane!- insistette Scott, incrociando le braccia.
-E a noi che ce ne frega??!?- Stiles non voleva cedere.
Non dormiva da tanti giorni, rimurginando su quel piano.
-Stiles!- lo richiamò Scott.
-Scott!- ribatté Stiles.
-E finitela!- urlò Malia, tappandosi le orecchie.
I due ragazzi si voltarono verso la ragazza dai capelli biondi scuri, che aveva mostrato i suoi veri occhi azzurrissimi come due zaffiri.
-Be', allora facciamo scegliere a lei!- propose Scott.
-Hey, lascia stare la mia ragazza!- tuonò Stiles, pregando Malia con lo sguardo di non dire niente.
-Stiles,- disse Malia, incrociando le braccia.-sai che Scott ha ragione, vero?
-Grazie!- Scott si sentiva realizzato.
-Taci tu.- lo zittì Stiles.
-Sento odore di guai fin qui.- continuò Malia, ignorando lo scambio di battute tra i due.
-E cioè?- chiesero contemporaneamente Scott e Stiles.
-Un Branco.- rispose Malia, con sguardo preoccupato.-E non solo: quel posto è come Beacon Hills. Solo che...è più antico e potente, con radici di mostri ben diversi dai lupi mannari.
Stiles e Scott si fissarono.
Stiles osservò Malia, che sembrava turbata. Quel giorno portava una camicia a quadrati blu, jeans neri e portava i capelli legati in una treccia che le scendeva lungo le spalle. Era bellissima, per lui, come sempre.
Ma Stiles la conosceva troppo bene.
"Non sta dicendo tutto!" pensò Stiles."Ha forse...paura!?"
Appuntò mentalmente di chiederle che cosa la turbasse, quando sarebbero stati soli.
-E cosa consigli di fare?- chiese Kira, che fino a quel momento se n'era stata zitta zitta in un angolo.
Nella stanza c'erano anche Derek, Lydia e Liam, che si limitavano ad ascoltare, visibilmente annoiati.
-Stiles, tu non hai un cugino a Sensy City?- chiese Malia, sorridendo.
"Mi conosce troppo bene" Stiles sorrise a quel pensiero."So dove vuoi andare a parare, piccola!"
-Yes.- rispose, abbozzando uno sguardo complice.-Si chiama Dylan. Non che io lo conosca tanto bene, ma so che non parla da sei anni, la sorella è stata uccisa sei anni fa e la madre è morta in un incidente. L'avrò visto tipo tre volte quando eravamo bambini: siamo coetanei.
-Perfetto, chiedigli se puoi andare a trascorrere le vacanze di Natale da lui.- propose Malia, sedendosi sul divano e stiracchiandosi.
-Cosa?!?- Stiles non voleva capire.
"Mai una volta in pace!" pensò con rabbia. Fissò Scott, che sembrava compiaciuto da quella proposta.
"Se non fosse un Alpha dannatamente forte, lo strozzerei" pensò Stiles, ravvivandosi i capelli neri.
-Potrei, ma...- a Stiles non venne niente in mente come scusa.
Sbuffò, poi disse:-E va bene! Ma ad una sola condizione!
-Sarebbe?- Scott sembrava disposto a tutto pur di mandarlo a Sensy City a scoprire qualcosa.
-Malia viene con me!- disse Stiles, sorridendo alla ragazza.
"Tre, due, uno..."
-E no!- esplose Derek, alzandosi.-Peter mi ha specificato che lei deve stare con la sua famiglia, cioè io!
"Ed ecco a voi il panico, signori e signore!" Stiles si divertiva troppo a creare disagio in Derek, che era diventato un cugino-iper-protettivo- nei-confronti-della-cuginetta-coyote negli ultimi tempi. Stiles aveva scoperto che erano molto simili di carattere.
Scott trattenne una risata, mentre Kira gli intimava di stare buono.
Stiles si alzò di botto, tuonando:
-E no! Mi chiedete l'impossibile e alla prima mia richiesta mi dite di no!?! No, io esco Maria!- e si risedette.
Praticamente tutti scoppiarono a ridere.
Malia lanciò un'occhiataccia al cugino, incrociando le braccia.
-Anche io ti voglio bene cuginetta.- sbuffò Derek.-E va bene, ma chi ne fa parola con Peter lo ammazzo. Con tanto love!
Stiles sorrise: ora gli mancava solo un'ultima cosa. Sfregò le mani.
-Inoltre, voglio che anche tu, Scott, venga con me.- disse dopo un po'.
Scott restò impalato.
-Tu chiama tuo cugino, e io vengo.- sospirò Scott, scuotendo la testa.
Stiles sorrise come un bambino e digitò il numero dello zio sulla tastiera del cellulare.
-Pronto? Hey, ciao zio, sono Stiles. Ah, ti ricordi di me? Wow, sì, certo che potresti aiutarmi...

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