Chapter 13

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Entrai in casa buttando lo skate accanto al mobile dove stavano  le chiavi.

Andai in salotto e mi buttai sul divano.

Che silenzio inquietante...

Poco dopo quel silenzio fu interrotto dal rumore di qualcuno che scendeva le scale.

Alzai il busto, tanto per assicurarmi che non fosse un ladro.

<<Da quanto credi di provare qualcosa per lei?>> cominciò Cameron <<Lei chi?>> chiese Nash <<So->> si bloccò subito quando mi vide <<Che c'è?>> chiesi io guardando fisso negli occhi mio fratello <<Non eri fuori?>> chiese Nash <<E ora sono tornata>> risposi ovvia, accendendo la televisione <<Cosa hai sentito di tutto quello che abbiamo detto?>> mi chiese preoccupato Nash <<Niente, perché?>> chiesi io a mia volta <<Niente>> rispose il ragazzo dagli occhi azzurri <<Vai in camera tua>> mi ordinò Cameron ,ma non ci feci caso e rimasi a guardare la televisione <<Ho detto->> dcominciò di nuovo, prendendo il telecomando e spegnendola <<Sali in camera tua. Adesso>> continuò <<Ma che ti sei fumato! Tu non mi dai ordini!>> urlai, alzandomi dal divano <<Sophie!>> disse infuriato.

Sbuffai pesantemente ed escii direttamente di casa dirigendomi a casa Grier.

Bussai alla porta e poco dopo venne ad aprirmi Hayes, sbadigliando mentre si grattava la guancia.

<<Buongiorno!>> dissi entusiasta mentre lo abbracciavo <<Giorno. Che ore sono?>> mi chiese, ricambiando l'abbraccio <<Le 11:30, credo. Non dirmi che ti sei appena svegliato!>> risposi <<Nah>> disse <<Hayes!>> lo rimproverai <<E va bene, si. Mi sono appena svegliato. Ma é estate!>> disse cercando di difendersi <<Hai ragione. Vuoi andare a mare? Si muore di caldo>> dissi mentre Hayes si spostò per farmi passare <<Okay, chiamo gli altri?>> <<Come vuoi, non mi cambia niente>> risposi indifferente, alzando le spalle.

Eccome se mi cambiava qualcosa.
Sarebbe stata questa la situazione:
Tutti ragazzi, una ragazza,t utti in costume, imbarazzo totale per me.

Mentre Hayes salì in camera sua io raccolsi una delle mille bambole di Skylynn sparse per terra, e cominciai a giocarci.

Poco dopo tornò Hayes già vestito.

<<Li ho chiamati e dicono di vederci in spiaggia alle 12:30>> disse tutto d'un fiato <<Okay, sbrigati allora>> dissi io, incitandolo a sbrigarsi.

Andammo in cucina e mangiammo qualcosa, poi tornai a casa per cambiarmi.

Aprii lentamente la porta d'ingresso, sperando che non ci siano ancora quei rincoglioniti.

Ma le mie suppliche non furono ascoltate.

E quando mai.

<<Soph, mi dispiace per prima. Sono stato un po' troppo duro>> si scusò mio fratello.

Lo guardai negli occhi e poi, indifferente di quello che aveva appena detto, salii le scale mentre lui mi chiamava.

Arrivai in camera mia e mi chiusi dentro a chiave, per evitare che qualcuno possa invadere il mio territorio.

Aprii l'armadio e prensi un costume a due pezzi rosso e nero, dei pantaloncini bianchi, rimisi la canotta di prima e delle infradito tutte nere.

Poi presi lo zaino della Eastpak, per poi metterci dentro la crema solare -anche se so che non l'avrei usata- una tovaglia e gli auricolari.

Sistemai meglio i capelli in una coda, misi gli occhiali da sole in testa, il cellulare in tasca, lo zaino in spalla e il cervello in testa ed uscii dalla stanza per poi uscire di casa evitando Cameron & Company.



My best friend's brother||Nash Grier|| In RevisioneWhere stories live. Discover now