Chapter 12

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Decisi di fare un giro con lo skate in tranquillità. Andai in garage e presi quell'affare azzurro con le ruote per poi mettermelo sotto i piedi.

Dopo cinque minuti arrivai al parco e mi fermai per pensare un po'.

Andai nella panchina in cui stavo sempre con Hayes, quella sotto l'albero.

Davanti ci stava il parchetto con le giostre per i bambini, quindi cominciai a guardare tutti quei marmocchi spingersi sull'altalena, gli scivoli e gli altri giochi.

Guardai un po' in giro alla ricerca di qualcosa da fare, quando intravidi un'altalena.

Mi alzai dalla panchina e andai incontro alla giostra, per poi sedermici e spingermi respirando l'aria fresca -per quanto fresca poteva essere dato che é giugno-.

Dopo un po' mi stancai di stare la' da sola, così decisi di tornare a casa per darmi una rinfrescata ed incontrare Hayes o qualcun'altro che avesse voglia di uscire.

Ripresi lo skate e lo poggiai sull'asfalto bollente per poi darmi una spinta e salirci con entrambi i piedi.

Proprio mentre stavo per svoltare l'angolo qualcosa si incastrò tra le ruote, quindi caddi violentemente sull'asfaldo.

Pensai un attimo alla caduta che avevo fatto ma poi cominciai a domandarmi fosse finito lo skate.

Guardai avanti e lo vidi correre da solo. Logico, mentre cadevo devo avergli dato la spinta con il piede ed ecco che corre più veloce di Forrest Gump.

Mi alzai velocemente e cominciai a correre verso quel coso indemoniato che non pensava neanche di fermarsi tre secondi per un gelato.

Che modi.

Mentre continuavo a correre mi accorsi che qualcuno fermó il mio skate e lo prese.

<<Oddio grazie!>> dissi fermandomi per riprendermi lo skate <<Prego, come mai non ci stavi sopra, Sophie?>> oh cazzo <<Oh hey, Shawn. Uhm, gli ho dato troppa spinta ed è partito da solo>> mentii spudoratamente, cercando di non sembrare più cretina del solito <<Spero non ti sia fatta niente mentre sei caduta>> disse lui ridacchiando <<Mi hai vista, non è così>> mi misi una mano in fronte <<Proprio così>> ridacchiò porgendomi lo skate <<Ora devo proprio andare. Ci vediamo in giro>> continuò lui, sorridendomi <<Certo, ciao>> lo salutai, per poi ripartire sopra il mio skateboard.

Dopo una decina di minuti passati a pensare alla brutta figura fatta con Shawn, arrivai a casa quasi viva.

Caddi altre due volte, per lo stesso motivo.

Io l'ho sempre detto che mi perseguita la sfiga.

My best friend's brother||Nash Grier|| In RevisioneWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu