41th; Missione suicida.

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Gocce di pioggia ghiacciate cominciano a cadermi addosso, facendomi alzare il viso verso il cielo.

Solo questo ci mancava.

Il telefono mi vibra nella tasca posteriore dei jeans, mentre mi avvicino ad un albero per provare a ripararmi dalla pioggia che cade sempre più fitta.

Lascio un sospiro di sollievo appena leggo il numero di Andrew sullo schermo. Premo la cornetta verde, portandomi il telefono all'orecchio, ma desiderando subito dopo di non averlo fatto.

"Dove cazzo sei, Natasha?!" Urla, facendomi sobbalzare. "E cosa cazzo vogliono dire quei messaggi a Kyle? Sono stati intercettati nello stesso momento in cui li inviavi, sei solo un'irresponsabile!"

Un singhiozzo fugge dalle mie labbra, facendo bloccare la parlantina di Andrew. "Natasha?"

"Si?" Chiedo, tirando su con il naso.

"Dove sei?"

"Una via dopo la sede."

"Arrivo."

Quando guardò lo schermo leggo l'avviso di fine chiamata, mentre altro singhiozzi mi scuotono il corpo.

Pochi minuti dopo senti di passi veloci avvicinarsi sempre di più all'albero sotto cui sono riparata.

Le poche luci dei lampioni creano un'aspetto misterioso e tenebroso sul viso di Andrew, che aumenta il passo dopo avermi visto.

"Cosa è successo?!" Chiede; la preoccupazione chiara nella sua voce.

Sorrido tristemente, asciugandomi una lacrima con la mano. "Come sai che è successo qualcosa?"

"Non piangeresti mai per qualcosa di inutile."

Sorrido amaramente, guardando il cielo. "Si sono semplicemente accorti che sono la causa di tutto quello che gli è successo."

"Tu non hai fatto niente." Dice, con tono autoritario, prendendomi per le spalle e scuotendomi. "Hai sempre fatto tutto per salvarli. Hai rischiato la vita più volte solo per salvare i loro culi e, anche se sono dei culi fantastici, non ti meriti niente di tutto quello che hai passato per salvarli."

"È tutta colpa mia, Andrew. Guardiamo in faccia la realtà."

"Sai cosa facciamo io e te, ora?" Chiede, sorridendomi sicuro di se.

Scuoto la testa, e lui mi rivolge un dolce sorriso.

"Ora io e te andiamo dentro, e ci prepariamo per questo fottutissimo scontro, okay?"

"Ci prepariamo?" Chiedo, scuotendo la testa. "Tu non vai da nessuna parte, principessa."

Lui mi spintona. "Coraggio, cretina. Andiamo a distruggere il culo a quella merda di West."

Rido, mentre mi passa un braccio sulle spalle e mi stringe a sé.

***

La stanza dell'addestramento è rimasta spoglia e triste come l'ultima volta in cui ci sono entrata; gli attrezzi sono perfettamente puliti ed ordinati ai bordi della stanza, mentre al centro di tutto ci sono ancora quattro piccoli ring per allenarsi ai combattimenti corpo a corpo. Andrew si avvicina all'unico ring libero, mentre con passo sicuro scavalca le corde che ne segnalano il contorno.

"Cosa vuoi fare?" Chiedo, confusa.

"Coraggio Natasha, potrebbe essere l'ultima volta in cui ti faccio il culo." Risponde, con un adorabile broncio. "Lasciami almeno questa soddisfazione."

Rido, avvicinandomi e posizionandomi di fronte a lui, rimanendo però all'esterno del ring. "Tu non mi hai mai fatto il culo."

"Adesso vedremo."

Their secret bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora