17th; Scelta.

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"Cos'hai intenzione di fare?" Mi chiede Louis, guardandomi sorridente mentre si sdraia sul letto della sua stanza in hotel.

"Ancora non lo so." Dico, pensierosa. "Come mai sei tanto felice per questa mia idea?"

Lui sorride. "Cara è una troia. Pensi che in tutto questo tempo io non mi sia accorto che sta con Harry solo per i suoi soldi?"

"Lui non dice niente?"

"Harry lo sa, ma sta con lei per occupare il vuoto di Natasha."

I miei pensieri si bloccano mentre pronuncia questa frase; a quanto pare non mi hanno dimenticata come pensavo, e sentire che Harry sta soffrendo così tanto per qualcosa che ho fatto solo per salvarlo mi fa stare male.

Questa situazione sta diventando sempre più opprimente. Ogni giorno che passa il mio primo pensiero è che oggi glielo dirò, ma oggi diventa domani, e alla fine non lo dico mai.

Il timore che loro potrebbero allontanarsi completamente da me mi sta lentamente prosciugando tutte le forze per andare avanti, e temo che non resisterò ancora per molto.

Ogni volta che vedo Harry e Cara insieme sento un dolore lancinante dentro, che si ostina a rimanere malgrado il tempo passato. Lei mi guarda sempre come pronta a sottolineare il fatto che Harry sta lei, e puntualmente la voglia di sputarle in faccia la verità si fa sentire sempre di più, ma lei è l'ultima persona che deve saperlo. Non che mi faccia paura, perché Cara non riuscirebbe neanche a strapparmi i capelli, ma potrebbe ad arrivare a qualche ricatto per allontanarmi da loro.

Se glielo dicesse lei sono sicura che i ragazzi si chiuderebbero a riccio su loro stessi, escludendomi e iniziando a spingermi lontano da loro. La cosa più intelligente che io possa fare è aspettare il momento giusto, quando riusciranno a rendersi conto che io ci tengo veramente a loro.

Spero solo che riusciranno a capire le mie intenzioni.

"Riusciremo ad allontanare Cara da Harry," Mi rassicura Louis. "Fidati di me."

***

"Fra tre giorni è il compleanno di Avril."

E' così che se ne esce Harry durante la cena in hotel; tutto quello che riceve in risposta è la mia forchetta in piena faccia.

"Ehi." Urla indignato, alzandosi di scatto dalla sedia.

"Non dovevi dirlo, cretino." Sibilo tra i denti. "Sai cosa succederà ora?"

"FESTA" Urla Louis, iniziando ad agitarsi sulla sedia.

"Oh Harry, ma noi domani non ci siamo!" Dice Cara, con finto tono dispiaciuto.

Scusa? Com'è che dalla tua bocca escono solo minchiate? A quanto pare, e a giudicare dalla sua faccia, Harry è della mia stessa idea, perché la sta guardando con gli occhi spalancati e il labbro inferiore sporto verso l'esterno. "M-ma come?" Dio, sembra un bambino.

Cara sorride. "Dobbiamo festeggiare il nostro mesiversario!"

"Ma che minchia se ne frega!" Urla il riccio, alzando le braccia in aria.

Io e i ragazzi ci fissiamo, con le bocche spalancate e gli occhi sgranati, mentre il silenzio cala sul nostro tavolo. Quando poi ci giriamo verso Harry e Cara, la quale ha uno sguardo di fuoco mentre guarda il suo ragazzo, scoppiamo tutti a ridere, senza riuscire a trattenerci.

"Oh mio dio." Louis si alza ridendo, sia avvicina al riccio e dopo avergli dato un cinque lo abbraccia forte, sussurrandogli poi qualcosa all'orecchio.

"Se tu vuoi andare al ristorante vai, io festeggerò il compleanno di Av."

Cara si alza indignata, sbattendo la sedia a terra. Mi guarda e sussurra "Troia." prima di uscire a passi pesanti, sbattendoli più forti per farsi sentire.

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