40th; Colpe.

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Suono ripetutamente il campanello, aspettando che uno dei ragazzi venga ad aprirmi.  Dall'altra parte della porta sento diverse imprecazioni, e finalmente la porta si spalanca.

Niall mi guarda con espressione corrucciata, tenendo la porta spalancata con un braccio. "Che vuoi?"

Wow, questa sì che è un'accoglienza fantastica.

"Sistemare questa faccenda." Dico, sorpassandolo ed entrando in casa.

Mi muovo sicura per il corridoio, fino ad arrivare in sala, non essendo minimamente preparata a quello che mi aspettava. Tutti i ragazzi stanno guardando una partita di calcio. Louis, Liam, Zayn e...Harry.

"Ehi biondo, chi era alla porta?" Mormora Harry, girandosi verso la direzione mia e del biondo, fino a lasciarsi andare ad un'espressione sorpresa e confusa appena mi vede. "Natasha!" Esclama, alzandosi.

Tutti i ragazzi si girano di scatto, guardandomi con sguardo strani, quasi a disagio.

"Cosa sta succedendo?"

"Niente." Risponde Liam, alzando rigidamente le spalle. Al mio fianco, Niall si lascia scappare un verso contrariato. Quando mi volto verso di lui lo trovo a guardare Harry furiosamente, mentre il riccio si stringe nelle spalle a disagio.

"Io.. ho scoperto chi è la spia." Mormoro, scuotendo la testa. "O meglio, che cosa."

"In che senso?" Chiede Zayn, confuso.

"Guarda." Mormoro, e lentamente mi avvicino verso il primo tablet che vedo.

"Ehi, quello è mio!" Urla Niall alle mie spalle, facendomi voltare confusa.

"Rilassati."

Rigiro il tablet fra le mani, voltandolo poi al contrario e tirando via la batteria.

"Cosa stai facendo?" Chiede Louis, che nel frattempo mi ha raggiunto e si è messo al mio fianco.

"Vi hanno messo le cimici nei tablet e nei computer, e voi senza rendervene conto li avete lasciati in giro per la casa, facendo proprio come speravano." Spiego, tenendo in mano il piccolo aggeggio nero che ha causato tutti questi problemi.

Zayn e Liam si avvicinano a guardare la cimice, fissandola con espressioni corrucciate. "In poche parole, è colpa di tutti." Dice il primo, passandosi la mano sul retro del collo.

"Non è colpa vostra, ma dei manager. La pagheranno, questo è sicuro."

I ragazzi annuiscono, ma il loro comportamento è strano. "Non dovreste essere felici?"

Zayn annuisce, seppur titubante. "Uhm, si. Credo di si. Lo siamo."

Alzo un sopracciglio. "Credi?"

Lui annuisce, e quando mi giro verso gli altri non riesco a riconoscere le emozioni all'interno dei loro volti.

"Mi volete dire cosa sta succedendo?" Chiedo, alzando le braccia al cielo. "Dovreste esserne felici! Finalmente abbiamo capito che cazzo sta succedendo. E' ancora per la storia fra Harry e Niall?"

"Non è per questo." Ringhia il biondo sulla difensiva, "Forse dovresti aprire gli occhi e capire dove sta il ver--"

"Niall!" Urla Liam, bloccando il biondo. "Smettila, ora."

"No che non la smetto, dovete capire di chi è davvero la colpa!"

"Dovresti invece, davvero." Dice Zayn, e riesco a leggere la preoccupazione sul suo volto.

"No, lasciatelo parlare." Dico, anche se non sono sicura di volerlo. "Continua Niall, di chi è la colpa?"

Lui si lascia andare in una risata amara. "Non lo capisci? La colpa è solo e fottutamente tua!"

Questo non me lo aspettavo.

"Io non--"

"No, non provare neanche a parlare! Se solo tu ti fossi fatta i cazzi tuoi non ci avresti tirato in mezzo a tutta questa merda." Dice Niall, interrompendomi. "Non avresti mai dovuto avvicinarti a noi, a nessuno di noi. Ci hai distrutto la vita!"

Le sue parole mi rimbombano nella mente mentre sento tutti i ragazzi cominciare ad urlarsi contro. Io gli ho distrutto la vita, a tutti loro. Come ho fatto a non accorgermene prima? Gli ho portato costantemente casini, ed è solo colpa mia.

La vista mi si appanna mentre lentamente comincio a fare piccoli passi all'indietro fino ad arrivare a scontrarmi con il muro. Mi ci appoggio sopra, facendo scontrare la testa contro la parete fredda.

E' tutta colpa mia.

Qualcuno mi si avvicina, scuotendomi leggermente per la spalla. Zayn.

"Stai bene?" Mi chiede, accarezzandomi una guancia. "Niall non lo intendeva davvero, è solo stressato."

Scuoto la testa, e rimango sorpresa quando sento una lacrima scivolarmi lenta sulla pelle. "Niall ha ragione."

Numerose lacrime cominciano a rigarmi le guance, e i ragazzi si zittiscono improvvisamente quando mi sentono emettere un singhiozzo.

Liam prova ad avvicinarsi e toccarmi il braccio, ma con un gesto fulmineo mi sposto dalla sua traiettoria.

Non voglio parlare, perché so che non riuscirei a finire un discorso, ma le loro facce disperate mi spingono a farlo. "Niall ha ragione, ragazzi. Io.. Risolverò tutto, ve lo giuro." Dico, con un sorriso triste e con le lacrime ancora sulle guance. "Da oggi non mi vedrete mai più."

Il volto di Harry sbianca, mentre cerca di avvicinarsi a me. "Non puoi andartene, io ti amo!" Urla, ma viene prontamente bloccato per le braccia da Niall, "Ti ho già perso una volta, non potrei reggerne una seconda!" Una lacrima scende lungo la sua guancia, facendomi stringere il cuore. "Ti prego. Vengo con te!"

Sorrido disperata mentre lo guardo, mentre lo sento prendere una decisione che non può realizzare. Mi volto verso i ragazzi: Liam, Zayn e Louis mi guardano con gli occhi spalancati, colmi di tristezza. "Guardatelo voi, non lasciatelo mai solo. Ricordategli solo che io lo amo, e che lo amerò per sempre."

Mi volto verso il riccio, con il labbro inferiore che trema e gli occhi che bruciano. Cautamente mi avvicino a lui, accarezzandogli delicatamente una guancia. "Io ti amo, okay? Ricordatelo, perché il mio amore durerà per sempre. Nessuno ti potrà mai sostituire." Gli asciugo una guancia, imprimendomi nella mente l'immagine dei suoi occhi verdi che mi guardano disperati. "E' giusto che tu rimanga qui, con i tuoi migliori amici. Ti amo troppo per portarti via da loro."

Mi allungo sulle punte, lasciandogli un ultimo bacio sulle labbra. "Addio, ragazzi. Louis, resterai per sempre il mio eterno Peter Pan, Zayn e Liam, aiutatevi a vicenda, perché insieme siete una cosa fantastica. Niall, non mi importa tutto quello che mi hai detto. Tu resterai per sempre il mio unico, vero ed indimenticabile migliore amico."

Mi allontano, vedendo il volto di tutti riempirsi di disperazione.

"Natasha!" Il biondo mi richiama, gli occhi spalancati, pieni di lacrime e di rimpianto. "Ti voglio bene."

Quando arrivo alla porta realizzo di voler solo uscire da lì, correre da Andrew e piangere fino alla morte. Mi giro un'ultima volta, guardandoli tutti e bloccandomi su quegli occhi verdi che tanto mi mancheranno. "Ti amo, Harry."

Esco dalla casa sentendo le urla del riccio richiamare il mio nome. Quando sento la porta aprirsi dietro di me comincio a correre. So che non riuscirò a reggere un altro confronto con loro.

E mentre mi ripeto che ce la posso fare, e che tutto andrà bene, faccio ciò che avrei dovuto fare tanto tempo fa.

Natasha: Incontriamoci a Melbourne, fra due giorni. Solo io e te.

Kyle: Ci sarò.

Forse tutto questo è solo un'inizio.

L'inizio della fine.

N/A: Grazie a tutte voi che votate e commentate.

Their secret bodyguardKde žijí příběhy. Začni objevovat