Epilogo. Beatris

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Sono passati altri quattro giorni.
Da quando mi sono svegliata, Stiles, Scott, Lydia ed Allison mi sono passati a trovare ogni giorno.
Mi hanno raccontato che Allison si è fidanzata ufficialmente con Isaac Lahey.
Lydia, invece, si frequenta con un ragazzo dell'ultimo anno. Ma non sembra una relazione seria, affatto.
Lydia non è il tipo che resta in fissa per lo stesso ragazzo troppo a lungo.
Forse, semplicemente, perché non ha ancora trovato quello giusto.
Mi dispiace che Scott sia rimasto l'unico a non avere una ragazza.
Eppure io speravo che lui ed Allison si mettessero di nuovo insieme.
Lo spero ancora. Sono sicura che riuscirà a fare colpo. Che le cose fra loro torneranno come prima.
In fondo lo so, Allison lo ama ancora. E lo amerà per sempre.

Oggi mi dimettono dall'ospedale.
Mi faccio una doccia e, quando ho finito, mi infilo i vestiti puliti che mi ha portato mio padre.
Quando esco lo trovo in sala d'aspetto a firmare alcuni documenti.
Salutiamo Melissa e ce ne andiamo.
Durante il viaggio sembra teso.
«Beatris, ho una notizia da darti. Sta a re decidere se è bella o brutta» annuncia a metà strada.
«Di che si tratta?» chiedo con curiosità.
«Mi hanno proposto un nuovo lavoro...»
«È fantastico. Perché avrei dovuto trovarlo negativo?»
Rimane in silenzio per qualche secondo, come se stesse valutando se dirmelo o no.
«È a Boston, dovremmo trasferirci di nuovo» conclude.
Sbuffo.
No, io non voglio trasferirmi. Voglio rimanere a Beacon Hills.
Proprio adesso che io e Stiles possiamo stare insieme.
«Beatris, pensaci. Lo stipendio è tre volte tanto quello che guadagno qui. Potremmo permetterci una macchina per te» cerca di convincermi.
«Ho scelta?» domando, lo sguardo rivolto fuori da finestrino.
«Ho già accettato.»
«Quando dovremmo partire?»
«Domani. Ho preparato tutto mentre eri in ospedale. Inizieremo a portare le cose più importanti, come abbiamo fatto quando siamo venuti qui.»
Non voglio iniziare una nuova vita. Voglio rimanere qui.
«Papà. Per una volta che sono riuscita ad avere degli amici veri, me li fai perdere così?»
«Non li perderai» cerca di rassicurarmi «Li sentirai per telefono.»
«Non è la stessa cosa.»
Arriviamo a casa. Corro in camera e cerco il cellulare.
Mi ricordo che l'ho rotto la notte del ballo. Perfetto, neanche così li potrò sentire.
Scendo al piano di sotto e chiamo Lydia con il telefono fisso.
«Ciao cara, come stai?»
«Ehm, bene. Devo parlarti, anche ad Allison.»
«Va bene, ci vediamo dopo.»

Durante il pomeriggio vado a prendermi un caffè con le mie amiche.
Ci incontriamo davanti ad un pub non lontano da scuola.
Vedo la ragazza dai capelli biondo fragola vestita come una bambola e quella dai boccolati capelli neri e gli occhi profondi.
Le avrei descritte così, se non le avessi conosciute tanto bene.
Lydia, la ragazza bella, estroversa e visionaria.
Allison, la ragazza indipendente e dal carattere forte.
E io? Io chi sono?
Quella lunatica innamorata follemente del ragazzo intelligente, bellissimo e impossibile?
La Sognatrice. Mi descrive pienamente. Quella dalla testa piena di speranze e utopie.
«Cosa devi dirci?» mi chiede Lydia, quando abbiamo finito le nostre calde bevande.
«Mio padre ha trovato un nuovo lavoro a Boston. Devo cambiare casa, di nuovo.»
Non parla nessuno. Il silenzio cala su di noi.
«È una cosa buona, no?» dice Allison «Non intendo dire che non ci mancherai, ma un lavoro lì è meglio pagato rispetto a uno di Beacon Hills.»
«Sì, lo so. Ma qui mi trovo bene. Non ho mai incontrato persone fantastiche come voi. E non voglio lasciare Stiles.»
«Si sistemerà tutto, vedrai.»
«Lo spero.»

Solo le 18:30 passate e devo tornare a casa.
È il momento di salutarle.
«Lydia» mi rivolgo a lei «prenditi cura dei ragazzi da parte mia. Mi mancherai, sei la ragazza più forte che io conosca.»
«Anche tu, cara» ha gli occhi lucidi.
Ci abbracciamo.
«Allison. Continuerò sempre a pensare che tu e Scott stareste benissimo insieme» una sensazione di vuoto mi assale «Non posso più prevedere il futuro, ma ho l'impressione che non ci vedremo più per molto tempo.»
A quel punto le lacrime sgorgano dai miei occhi. Anche lei inizia a piangere. Lydia non è da meno.
Poi mi incammino verso casa, con il vento che mi sferza fra i capelli e mi gela le guance.
Penso ad un modo per dare la notizia a Stiles.
Non voglio farlo.
Preferisco illudermi che sarà per sempre.
Eppure domani non è per sempre.
Vorrei che questa notte non finisse mai.

Eppure i giorni passano.
È mattino. Mio padre ha già caricato tutto nel camion e l'essenziale in macchina.
Ha voluto svegliarmi tardi così che io possa salutare Stiles senza dover disturbare.
Quando sono pronta scendo e vado a suonare al campanello di casa Stilinski.
Apre lui, in pigiama e con i capelli spettinati, ma comunque bellissimo.
«Ciao, Bea» mi da un bacio sulle labbra dolce e leggero.
Poi guarda la mia espressione e mi chiede «Come mai fai questa faccia?»
«Devo dirti una cosa.»
«Oh, no. Non promette bene. Cosa ho fatto?»
«No, non c'entri niente. Più o meno.»
Gli spiego tutta la situazione.
Mi guarda negli occhi.
«Quindi? Quale sarebbe la soluzione?» è triste quasi quanto me.
Esito.
«Non so mantenere una relazione neanche quando ci troviamo a pochi metri di distanza, figurati quando ci troviamo in uno stato diverso.»
«Quindi ci stiamo lasciando?» chiede, la voce bassa e lo sguardo a terra.
«Temo di sì.»
I suoi occhi incontrano i miei e il tempo sembra fermarsi.
Non voglio abbandonarlo. Ma devo.
Il destino è crudele, vuole separarci a tutti i costi.
«Adesso devo andare.»
Mi accompagna alla porta.
«È finita qui, davvero?»
Non riesco a rispondere.
Mi sporgo e gli do un ultimo bacio.
Poi mi giro e me ne vado.
In quel momento sento - quasi impercettibilmente - Stiles dire
«Io ti amo ancora.»
Ignoro il cuore che mi sta esplodendo nel petto ed entro in macchina.
Mio padre la mette in moto e ci allontaniamo.
Via dai ricordi.
Via dalle persone che amiamo.
Via da Beacon Hills.

Beatris Constance Hills »A Teen Wolf fanfictionWhere stories live. Discover now