17. Beatris

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"Dove sei?" scrivo a Scott.
Dopo alcuni minuti mi risponde.
"Sul terrazzo, devi passare per la biblioteca per arrivarci"
Corro per sbrigarmi e anche perché fa freddo e devo riscaldarmi. Non so come faccio a farcela con i tacchi, però ci riesco.
In pochi minuti arrivo in biblioteca. Salgo rapidamente le scale e arrivo sul terrazzo.
Scott è di spalle davanti a me, con i gomiti appoggiati sul bordo del davanzale, a scrutare il paesaggio.
«Scott» dico a bassa voce, una nuvoletta esce dalla mia bocca a causa delle basse temperature.
Si gira.
«Beatris, vieni qui» mi dice.
Cammino fino ad arrivare accanto a lui.
«Perché mi hai chiamato?»
«Perché sono sicura che Stiles non ti abbia detto niente. Stasera ti sembra un po' strano, vero?»
«Sì... Era triste, non ne capivo il motivo» rispondo.
«Il motivo sei tu»
Lo guardo perplessa.
«Abbiamo... abbiamo scoperto cos'è la creatura che ti provocava gli incubi. È un demone chiamato Nuntius. Si è impossessato di te. Sei la sua prescelta, vieni chiamata la Sognatrice. Sei l'unica che può sconfiggere il Nuntius, probabilmente perché avete dei poteri molto simili ma contrastanti...»
Lo interrompo.
«Ma è fantastico, Scott! Come mai Stiles è così triste?» esplodo di euforia.
«Beh, perché - se dovessi farcela - molto probabilmente moriresti» aggiunge. Non sembra contento di darmi questa notizia, ma è giusto che l'abbia fatto.
La felicità che mi aveva travolto pochi secondi prima defluisce via.
«Lo farò. Sono disposta a morire per il mio branco. Sono disposta a morire per Beacon Hills.»
Non so perché ho chiamato il nostro gruppo "branco". Ma è vero. Noi siamo il branco di Scott. E accade che un membro a volte debba sacrificarsi per i compagni.
«Sei molto coraggiosa, Beatris, Stiles non ti merita» aggiunge.
«Ti sbagli, Scott. Io non merito lui» gli rivolgo un ultimo sguardo e poi me ne vado.
Devo parlare con Stiles.

«Dove sei finita?» mi dice al telefono, quasi gridando per il chiasso della festa.
«Sono all'entrata, raggiungimi» finisco la chiamata.
In pochi minuti arriva, con il fiatone.
Si siede sui gradini accanto a me.
«Stiles, perché non me l'hai detto prima?» cerco di mantenere la voce il più ferma possibile.
«Cosa?»
«Il Nuntius. Scott mi ha riferito tutto»
«Non voglio che tu lo faccia. Preferisco il tuo bene al mio» afferma.
«Stiles, qui non si parla solo di me e di te! Si parla di centinaia di vite. Sono l'unica che può salvarle e non starò qui ferma a guardare altra gente morire»
«Ma io non voglio che tu te ne vada» scorgo una lacrima scendergli dalla guancia.
Scoppio a piangere anche io.
Rimaniamo così in silenzio per una decina di minuti. Poi io parlo.
«Io ti ho detto perché ti amo, quella sera alla festa. Tu ancora non l'hai fatto.»
«Amo la tua risata, la tua gentilezza e la tua tenacia. I tuoi capelli, di quel rosso vivo. I tuoi occhi grigi, pieni di energia. Amo quando incrociano i miei. Amo i tuoi abbracci e il tuo profumo. Amo le tue labbra. Amo le tue battute. I tuoi sorrisi. Le tue lacrime, sei bellissima quando piangi. Non voglio abbandonare tutto questo» dichiara.
Le mie labbra vanno istintivamente sulle sue.
Ma è un bacio freddo e cupo come Beacon Hills di inverno.
Um bacio d'addio.

Beatris Constance Hills »A Teen Wolf fanfictionWhere stories live. Discover now