16. Beatris

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Stiles mi viene a prendere fra dieci minuti.
Alla fine ho scelto il vestito stile impero. Mi passo i capelli con la piastra e mi metto un po' di trucco. Mascara, eyeliner e poco ombretto argento e nero. Non metto niente sulle labbra, poiché finirei per leccarlo via.
Ci abbino un paio di scarpe con il tacco nere e un giacchetto del medesimo colore.
Sento il campanello suonare. Va a rispondere mio padre.
«Buonasera Signor Hills, sono venuto a prendere sua figlia.» li sento parlare nell'ingresso.
«Entra Stiles, accomodati.» lo invita a sedersi.
Quando sono pronta scendo le scale e vado in salone. Lui è lì ad aspettarmi.
Indossa uno smoking, i capelli sono ordinati e pettinati verso l'alto a destra.
Mi sorride quando mi vede, ma sembra teso.
«Ciao Bea, sei bellissima.»
«Grazie, anche tu.» gli rispondo. Poi, rivolgendomi a mio padre, dico «Papà, noi andiamo. Tornerò tardi. Ci vediamo... beh, ci vediamo dopo.» mi chiudo la porta alle spalle.
La tensione è palpabile.
Stiles mi guarda con grande tristezza, come se la mia presenza gli provocasse dolore.
«Tutto a posto?»
«Certo.»
Saliamo in macchina.
Sono fortunata ad avere un ragazzo come lui, non lo merito.
È così dolce e premuroso. E bello. E divertente.
Perché volere un principe azzurro con un cavallo bianco, quando puoi avere Stiles con la sua Jeep?
Ma mi sembra distante, questa sera.
«Ti trovo strano.»
«Non ho niente.» replica.
«Sono io la ragazza. Dovrei essere io a dire "non ho niente". E sono la prima a capire che quando qualcuno dice così, in verità c'è un problema.» dico sarcasticamente.
Mi guarda, la fronte aggrottata, ma la malinconia non va via dal suo sguardo.
«Voglio passare tutto il tempo che ci rimane insieme, immortalare ogni momento nella mia testa.» accenna un sorriso e stringe la mia mano nella sua.
«Il tempo che ci rimane? Stiles, non sto mica morendo.» dico con una risatina.
Torna serio, gli occhi fissi sulla strada.
Qualcosa lo turba e vederlo così preoccupato mi fa male.
C'è qualcosa che non va e devo scoprire cosa.

Quando arriviamo la festa è già iniziata.
La musica si sente già al di fuori delle mura di cartapesta che formano la nostra scuola.
Il DJ è sopra al palco e ha messo una canzone vivace, ma sta quasi per finire.
Mette un lento, Til My Heart Stop.
Prende il microfono in mano e afferma:
«Chi non balla questa canzone avrà sfiga per la fine di quest'anno e anche per tutto il prossimo.»
Mi accorgo che Scott è senza accompagnatrice. Allison mi ha detto che lei veniva con Isaac Lahey.
Lei è dall'altra parte della pista, ma da sola.
Mando un messaggio a Scott.
"Balla con Allison, è da sola"
In seguito, Stiles mi afferra la mano e mi porta in pista.
Poggia le mani sui miei fianchi e io la testa sulla sua clavicola. Adesso che ho i tacchi siamo ugualmente alti.
Mi alza il mento con le dita e mi bacia dolcemente.
Solo per pochi secondi.
Solo le mie labbra sulle sue, nient'altro.
«Ti amo Beatris, ricordalo sempre.» sussurra. Per quanto si possa sussurrare in uno spazio così affollato.
Il telefono vibra nella tasca del giacchetto.
«Scusami un attimo, Stiles.»
Controllo il messaggio.
È Scott, mi ha risposto.
“Dobbiamo parlare.”

Beatris Constance Hills »A Teen Wolf fanfictionWhere stories live. Discover now