Lo baciai e andai in bagno a cambiarmi. Poco dopo uscii e trovai kazisky.

Io: ciao

K: ciao pulce. Allora, come stai?

Io: bene grazie. Tu?

K: bene. Filippo mi ha detto che avete risolto. Sono contento per voi.

Mi abbraccio

Io: grazie. Si è preparato il tontoloide?

F: tonto che?? Certo e anche prima di te.

Io: su andiamo che ho fame. Vieni anche tu?

K: no no grazie, ci vediamo dopo.

Io: va bene, ciao ciao kazisky

K: ciao ragazzi, e Ludo grazie. Non ce la facevamo più a vedere Lanza triste e disperato

Io: Uh rivelazioni in corso. Bene bene, Fil hai tutta la mattinata per raccontarmi cosa è successo.

Salutammo kazisky e andammo in giro per la città alla ricerca di un bar.

Io: allora cosa prendi??

F: una brioche al cioccolato e un macchiato

Io: anche io.

Il cameriere se ne andò con le nostre ordinazioni e ci lasciò soli. Era un bar affollato.

Io: allora allora. Com'è che eri sempre triste?

F: beh sì ecco. Sono stato di merda dopo quel giorno, dopo averti detto quelle cose mi sono sentito una merda. Mi facevo schifo, non volevo nemmeno uscire, odiano tutto e tutti, odiavo persino la pallavolo. Sono stato veramente uno stupido a non capire quanto tu fossi importante per me.

Io: e io sono stata una stupida a credere alle tue parole. Quindi anche il grande Lanza ha un cuore

F: che scena che sei

Io: pure. Molto gentile da parte tua. Veramente grazie.

Facemmo colazione e dopo passeggiammo per il centro. Ad un certo punto arrivarono numerosi ragazzi e ragazze intorno a noi e chiesero a Lanza se potevano fare delle foto con lui o firmare degli autografi.

F: veramente io..

Io: dai Lanza, non puoi deludere questi ragazzi. Sei un campione no?

Mi misi in disparte ed aspettai Filippo. La massa di gente sembrava aumentare sempre di più e anche se mi dispiaceva per il povero Filippo, era bello vedere con i fan ci tenessero molto a lui. Dopo un mezz'oretta abbondante riuscì a fuoriuscire dalla folla e venire verso di me.

io: ehi campione, ce l'hai fatta ad uscire

F: c'era tantissima gente. Ma adesso sono tutto tuo

E mi baciò

Io: mi fa piacere

Il suo telefono squillò, era Solè che ci diceva di tornare in hotel perché tra poco sarebbero ripartiti. Così ci avviamo in quella direzione.

F: verrai a Trento?

Io: non lo so, adesso devo ricominciare anche con il lavoro. Spero di riuscire a cambiare sede lavorativa e a trasferirmi a Trento.

F: cosa? Potresti farlo?

Io: certo, chiederò il trasferimento il prima possibile

F: non vedo l'ora.

Quando arrivammo fummo accolto dagli applausi e dai fischi dei giocatori trentini. Che imbarazzo.

S: allora, Ludo mi fa davvero piacere sapere che sei tornata

Io: mi sei mancato anche tu

S: ammettilo, ti sono mancato più io di Lanza

Si formò una ristata generale.

Io: certo, non dirlo a nessuno ma tu sei il mio preferito

Mi abbracciò e io ricambiai l'abbraccio

Io: comunque ragazzi volevo farvi i complimenti per la partita di ieri. Anche se non avete vinto, ce l'avete messa tutta e poi c'è ancora uno scudetto in palio.

Andammo in stanza a prendere le cose di Filippo e poi li salutai, io tornavo a casa con i modenesi ai quali avrei dovuto spiegare tutto, per filo e per segno.

Io: beh Filippo... Ci sentiamo presto

F: vieni qua

Mi circondo la vita e mi baciò.

F: ti amo

Io: ti amo

Salì in pullman mente io salutavo gli altri ragazzi, poi mandai un messaggio a Vetto con scritto che stavo arrivando.

Amore eternitWhere stories live. Discover now