Chapter 5

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Presi un taxi e mi feci portare all'hotel. Salii con l'ascensore fino all'ultimo piano, dovevo fumare, avevo bisogno di rilassarmi. Ricevetti una chiamata da Filippo

F: ehi, dove sei?

Io: sono su, all'ultimo piano. Vieni, ti aspetto.

Cinque minuti dopo era lì, si avvicinava piano piano in tutta la sua bellezza. Aveva solo i pantaloncini e gli addominali e i pettorali erano ben in vista. La mia faccia era tutto uno spettacolo, lo guardavo con la bava alla bocca. Presi un'altra sigaretta e l'accesi

F: me ne offri una?

Gli porsi il pacchetto, ne prese una e se l'accese.

F: allora.. Cosa devi dirmi di tanto importante a quest'ora ?

Presi fiato, non era facile fare una proposta del genere.

Io: allora.. Senti, lo so che non ci conosciamo bene ed abbiamo parlato solo pochissime volte, ma tu mi attiri fisicamente e anche molto.

Un sorrisetto comparve sul suo volto, sapeva di essere figo, sapeva che piaceva a tutte e che si sarebbe portato a letto tutte quelle che voleva.

F: continua, il discorso si sta facendo interessante.

Io: beh ecco volevo proporti un patto. Che ne dici di avere una 'relazione' basata solo sul sesso? Cioè niente sentimenti, nessuno di due deve innamorarsi o provare sentimenti amorosi nei confronti dell'altro. Soddisfiamo solo i nostri istinti sessuali e amici come prima.

Mi guardò in modo perplesso, non diceva una parola.

Io: cazzo, ho detto una cazzata lo sapevo. Fa come non avessi detto niente sono una stupida.

Mi prese tra le sue braccia e mi accarezzo dolcemente la testa.

F: oh dolce Ludovica, accetto molto volentieri questo patto e poi non è vero che sei stupida, anzi devo dire che sei molto intelligente per la tua età. E poi, anche tu mi attiri molto, dal primo giorno che ti ho vista ho pensato 'cazzo questa è bona.'

Mi prese il volto tra le mani e mi baciò.

F: sai, non dovrei dirtelo, ma abbiamo fatto una scommessa su di te.

Io: cosa? State scherzando? Siete dei maniaci pervertiti

F: io avrei già vinto. Ma non ho detto niente, non voglio metterti nei casini.

Io: grazie

Lo abbracciai anche io, mentre lui continuava ad accarezzarmi la testa. La mia testa arrivava all'incavo tra la sua spalla ed il suo collo.

F: quindi adesso potresti soddisfare i miei istinti sessuali??

Io: Lanza subito a dormire! Domani hai un'altra partita.

F: ma io voglio passare una notte di passione con te.

Iniziò a baciarmi il collo, salendo e scendendo pian piano.

Io: Filippo lo vorrei tanto anche io, ma...

Non riuscii a finire la frase che Lanza mi zitti dandomi un bacio e poi un altro e un altro ancora.
Mi prese per mano e insieme corremmo giù per le scale fino ad arrivare alla stanza 725. La mia. Chiuse la porta alle sue spalle e ci buttammo sul letto. Le mie mani graffiavano la sua schiena e lasciavano dei lividi che sarebbero stati visibili per molto tempo. Lui nel frattempo aveva creato un succhiotto sul mio collo. In poco tempo i vestiti che avevamo finirono sul pavimento e diventammo una cosa sola.
Del nostro 'rapporto' amavo soprattutto quando dopo aver fatto sesso stavamo coccolati l'uno accanto all'altro, io tra le sue braccia e mi sentivo al sicuro, protetta, come se nessuno potesse toccarmi o farmi del male.
Le mani vogliose, le bocche avide di baci e l'attrazione fisica si unirono creando un gioco di passione. Ci unimmo e Diventammo una cosa sola. Appoggia la mia testa sui suoi pettorali e con la mano tracciavo la linea dei suoi addominali e pettorali. Lui invece disegnava dei cerchi sulla mia schiena. Le nostre gambe erano avvinghiate in una morsa.

F: verrai alla partita di domani?

Io: non lo so, ho ancora molto da fare per la sfilata di sabato

F: dai, se ci sei tu mi sento sollevato

Io: eh va bene.

F: a che ora è la sfilata sabato?

Io: alle 21 perché??

F: perfetto, ci sono. Giochiamo alle 17.00 quindi posso venire a vedere la tua collezione.

Io: cosa? Veramente ?

Filippo annuì e io lo abbracciai

Io: se vuoi puoi portare i tuoi compagni, cioè non voglio che pensino che tra di noi ci sia qualcosa. Almeno per adesso pensavo di tenere la nostra 'relazione' al segreto.

F: si, anche io pensavo di non dire niente ai ragazzi, anche perché poi iniziano a farmi il terzo grado e non mi lasciano più in pace.

Io: bene, meglio così. Ora dormi che domani hai una grande occasione da sfruttare

F: hai ragione, buonanotte piccola

Io: notte gigante

Ci stampammo un bacio e poi ci addormentammo uno tra le braccia dell'altro.
La mattina seguente Lanza era già andato via, sicuramente avrà avuto una riunione per la preparazione della partita.
Nonostante tutti gli sforzi gli italiani persero nuovamente, come la scorsa volta si poteva notare il loro dispiacere. Ancora una volta giravano voci su alcuni litigi con il mister e negli spogliatoi.
Nei giorni seguenti non riuscii a vedere molto i ragazzi se non in giro per l'hotel. Ero molto presa dal mio lavoro e volevo che tutto andasse per il meglio. Alla sfilata ci sarebbero stati anche mia mamma, il mio patrigno e i miei fratellastri. Dovevo dare tutta me stessa per ottenere un ottimo lavoro. Sfortunatamente non riuscii ad andare a vedere la partita degli azzurri, non riuscii nemmeno a sapere il risultato. Ormai mancava davvero poco. Osservai le modelle ad una ad una per controllare che fossero a posto. I camerieri servivano champagne agli spettatori, non riuscii nemmeno a vedere se Lanza e compagni erano riusciti a venire.
La sfilata era accompagnata da un musicista che suonava il piano mentre ed Sheeran cantava. Amavo quel ragazzo e la sua voce.
Il tutto duro circa tre ore con un intervallo di mezz'ora. Tutti si alzarono ad applaudire e le modelle mi portarono sul palco per prendere i tanto meritati ringraziamenti. Poi andai a salutare tutti

Io: mamma.

M(mamma): piccola mia, sono orgogliosa di te, la collezione era spettacolare

Io: veramente ?

M: certo.

Mi abbracciò e si complimento nuovamente. I miei fratellastri rimasero colpiti, erano invidiosi di tutti i complimenti che avevo ricevuto.

Io: allora Jasmine, Alex, come avete trovato la collezione ?

A: uhm niente di che, ne ho viste di meglio.

Un ghigno si formò sul mio volto

Io: ah si?

Stavo per strozzare quei due deficenti quando qualcuno mi bussò alle spalle.

Amore eternitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora