Chapter 9

1.3K 29 0
                                    

Arrivai a casa all'ora di pranzo, mangiai qualcosa e poi subito al lavoro.

F: ludo, come stai??

Io: bene grazie

F: io e te dobbiamo parlare, ma dopo perché adesso c'è tantissimo lavoro da fare

Io: ok ok.

Mi misi subito all'opera. Presi il mio Book e iniziai a disegnare qualche spunto per degli abiti. Amavo disegnare, amavo sfogarmi attraverso il disegno.
Verso le 18 chiudemmo lo studio e ci avviammo verso una pizzeria, Fabrizio voleva parlarmi e mi disse che mi avrebbe offerto la cena.

F: allora, perché non c'eri a lavoro questa mattina? Lo so che non stavi male

Io: Filippo non si fidava a farmi guidare di notte, così sono rimasta da lui anche ieri notte

F: cos'è avete passato la giornata a fare sesso??

Io: Fabrizio!! No, assolutamente no. Mi ha fatto visitare la splendida cittadina di Trento. È veramente bella.

F: faccio finta di crederti. Comunque andiamo in disco dopo?

Io: no, oggi no. Sono stanchissima

F: vedi cosa ti succede se fai troppo sesso??

Io: sempre simpatico tu.

F: si lo so

Io: tu invece? Niente nuove conquiste ??

F: mh forse, ma niente di che

Io: ti lascio solo per 2 giorni e te vai con la prima che passa

F: parla la santarellina

Io: adesso non rifarti su di me

Gli tirai un pizzicotto e ci mettemmo a ridere. Finimmo in un bar a ridere e a scherzare. Poco dopo entrarono dei ragazzini alti alti, mi sentii chiamare

X: Ludo ciao, come stai??

Io: Simone ciao. Che bello rivederti. Tutto bene e tu ?

S: bene grazie. Che ci fai qui?

Io: sono venuta a bere con Fabri, come è andata la prima di campionato ??

S: non bene, abbiamo perso contro Macerata

Io: cavoli, mi dispiace. Vi rifarete presto

S: certo, il campionato è appena iniziato. Invece come vanno le sfilate??

Io: bene bene, stiamo lavorando ad un nuovo progetto.

S: non vedo l'ora di vederlo

Io: allora ti inviterò sicuramente

Restammo a parlare per tutta la serata, poi mi presentò a tutta la squadra e chiacchierammo insieme. Intorno alle mezzanotte tornammo a casa anche perché i ragazzi il giorno dopo avevano allenamento.

Ogni giorno era sempre la stessa storia. Colazione, lavoro, pranzo, lavoro. Non riuscivo a staccarmi un attimo, la sfilata era imminente e non potevo distrarmi neanche un attimo. Con Lanza mi sentivo ogni giorno. La sera prima di andare a dormire facevamo la nostra solita videochiamata su Skype. Sarei voluta essere con lui, lo pensavo in ogni momento della giornata.
Cazzo mi stavo attaccando troppo a quel ragazzo. Ma non potevo fare altro lui c'era per me e io c'ero per lui. Eravamo indispensabili l'uno per l'altro.
Domenica 28 ottobre volevo fargli una sorpresa. Anche se era da poco più di 6 giorni io avevo bisogno di sentirmi sua, avevo bisogno di lui, di toccarlo, di baciarlo e di abbracciarlo. Presi il treno e andai a Perugia. Volevo sostenerlo in questa importante gara, anche perché da quanto avevo letto, entrambe le squadre erano forti e sarebbe stata una bellissima partita.
Con l'autobus mi avviai verso il Palaevangelisti. In realtà ero in anticipo quindi l'entrata era ancora chiusa. Andai alla biglietteria per fare il biglietto

Io: salve vorrei acquistare un biglietto

X: signorina mi dispiace ma i biglietti per la partita di oggi sono finiti

Io: come? Cosa ? Finiti?? Ma ne è sicuro ? E adesso come faccio ??

X: si, mi dispiace molto ma non è rimasto neanche un biglietto

Salutai cortesemente e mi misi seduta su uno scalino a pensare a cosa fare. Avrei potuto evadere la sicurezza e cercare di entrare facendo l'infiltrata, oppure avrei potuto usare il mio fascino femminile e mettermi a piangere come una bambina supplicandoli di lasciarmi entrare, oppure avrei potuto fingere di essere una giornalista e di aver dimenticato il pass a casa. Ma cosa andavo pensando? Non ce l'avrei mai fatta ad entrare. E via la sorpresa sarebbe andata a puttane.
Presi la mia borsa e feci il giro del palas cercando un'altra entrata. Ne trovai una sorvegliata, sicuramente sarebbero entrate gli atleti da li.
Ad un certo punto vidi un bodyguard guardare dalla direzione opposta, così mi misi a correre ma venni beccata

X: signorina lei non può entrare

Io: come non posso entrare dai, la prego ho fatto tanta strada per venire fino qui, la prego

X: assolutamente no

Y: dai Gianni lasciala andare Ludovica è con noi

Mi girai e vidi Simone Buti e Andrea Giovi. Gli corsi in contro e li abbracciai

Io: ragazzi, è da tantissimo che non ci vediamo. Come state?

G(giovi): non tanto bene, sai siamo un po tesi per la partita. Per il resto tutto bene, ora scusaci ma siamo in ritardo. Tieni questo è un pass per te, ci vediamo dopo.

Li salutai e mi sistemai al posto che mi avevano assegnato. Era un vip pass, tipo quello che danno ai giornalisti, fotografi, mogli, fidanzate. Ma io chi ero? Io ero solo una ragazzina che era andata a vedere il suo 'scopamico' giocare ha partita. In quel momento mi sentii un po' fuori luogo, ma avrei fatto di tutto per rivederlo. Quando i giocatori trentini entrarono in campo mi fissarono e mi salutarono. Filippo non era ancora entrato. Un po imbarazzata ricambiai il saluto. Chissà cosa era successo quella settimana in spogliatoio e cosa Filippo gli aveva detto riguardo 'noi'. Perché dopotutto il nostro non era altro che un rapporto di amicizia e di sesso. Quando Lanza entrò in campo mi fisso per un tempo infinito e poi con un sorriso sulle labbra si avvicinò per salutarmi

F: che cosa ci fai qui?

Io: sorpresa

F: guarda che prima o poi mi abituo ad averti ad ogni partita

Io: beh allora facci l'abitudine mio caro

X: Lanza muoviti, non fare il gattamorto con le ragazze, a me quello ci potrai pensare dopo

Il mister lo aveva richiamato subito e lui col la coda tra le gambe era corso ad ascoltare le indicazioni del mister. Iniziò il riscaldamento, tutte e due le squadre erano agguerrite e puntavano alla vittoria. Nessuno voleva vedere, nessuno voleva darla vinta agli altri. La partita si concluse con un 3 a 2 per i trentini. La partita era stata molto emozionante e bella, grandi colpi e grande maestria si potevano osservare dai giocatori di entrambe le squadre.
Poco dopo Lanza mi corse in contro per abbracciarmi

Io: complimenti campione

F: grazie, grazie tutto merito della mia bravura

Io: non vantarti troppo adesso eh

F: comunque grazie per essere venuta, avevo proprio bisogno di un sostegno morale

Io: lo faccio con piacere.

Amore eternitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora