8. chapter eight.

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"Allora Lauren, Camila mi ha parlato tanto di te...è un onore conoscerti finalmente!" 

"Oh beh non posso dire lo stesso di t-" - Dinah mi diede una gomitata sullo stomaco non appena ha capito la conclusione della mia frase, ma sono ancora in ripresa e quindi quella gomitata mi aveva fatto parecchio male.

"Lauren scusami!!!!!" - disse Dinah non appena realizzato il gesto.

"Tranquilla tranquilla, mi pagherai la cena" - risposi io ridacchiando.

Damian era ancora semi girato verso me e Dinah, e quindi, dopo aver visto la scena, sorrise teneramente. A me però non faceva nessun effetto, anzi onestamente non mi stava proprio troppo simpatico, magari era solo una sensazione a pelle no? Decisi allora di dargli una possibilità.

"Allora Damian, tu che fai nella vita?" - gli chiesi, fingendo una faccia attenta e curiosa. Insomma, non sono mai stata  una grande "attrice" in quel tipo di situazioni, ma se Camila ci stava insieme dovrà pur essere una brava persona no?

"Io studio Giurisprudenza, sono vicino alla laurea!" - disse soddisfatto il ragazzo. Dovrà avere un gran cervello per studiare tutta quella roba sulla legge e i diritti.

"Complimenti!!! Io inizierò il mese prossimo lo stesso ramo alla St. Thomas University! " - Dinah quasi urlò per l'euforia appena ascoltata la notizia.

"Non ci credo! Anche io vado alla Saint Thomas! Per qualsiasi cosa chiedimi tranquillamente, da ottobre anche io frequenterò spesso l'università per la tesi di laurea." - entrambi i ragazzi si guardavano con due sorrisi sempre più espressivi. Evidentemente esisteva non so che alchimia tra i futuri avvocati del futuro.

"Damian è un gran secchione Dinah.. te lo premetto!" - disse Camila continuando a mantenere lo sguardo sulla strada.

"Cami, non è vero!" - disse lui ridacchiando e spostando lo sguardo su di lei.

"Perché non gli dici quanti anni hai?" - rispose a tono la ragazza.

Io e Dinah ci guardammo per poi entrambe girarci verso Damian in attesa della sua risposta.

"Ho...22 anni, appena compiuti però!" - disse il ragazzo tra l'imbarazzo e la timidezza.

Facemmo due conti e sia io che Dinah spalancammo gli occhi.

"Aspetta, tu ti stai per laureare già a 22 anni?? Giurisprudenza non sono 5 anni?" - dissi io sempre più esterrefatta e colpita.

"Già ... diciamo che sono riuscito a dare più esami in breve tempo, per non è importante dai.." - rispose lui cercando di non far così grande la cosa. Ma in realtà il fatto era così stupefacente da farci rimanere a bocca aperta.

"Sei proprio un orgoglio" - disse Camila teneramente e spostando la sua mano sopra quella del ragazzo. Una strana sensazione invase il mio corpo, ero infastidita da ciò che stava succedendo, ma allo stesso tempo ero molto colpita da Damian. Perché mi dava fastidio ciò che stava succedendo? Erano una bellissima coppia , ma non riuscivo a farmeli piacere.

"Cami, alla fine di questa strada siamo arrivati, è proprio accanto al porto!" - disse Dinah avvicinandosi al sedile del guidatore dove era seduta Camila. La ragazza allora aumentò la velocità fino a posteggiarsi in un posto proprio a pochi metri dal ristorante. Parcheggiato, uscimmo tutti dalla macchina. Cercai di non voltarmi verso Camila e Damian, ma prima che potei raggiungere la mia amica Dinah, che era qualche passo avanti a me, una mano mi afferrò il braccio teneramente. 

"Ehi, che fai non mi aspetti?" - il timbro di voce che mi aveva fermato era così familiare che un brivido colpì la mia schiena. Cercai di fingere che stava andando tutto bene.

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