Capitolo 12

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Jeff guardava Masky con aria accusatoria, ma poi vedendo la mia espressione rilassata si calmò.
Il reso della giornata volò, quei due ragazzi erano davvero speciali, anche se sembravano molto chiusi e poco amichevoli.
-I: Ehi ragazzi, volete fermarvi la notte? Il divano se aperto diventa un letto!
-H: Se non disturbiamo...
-T: Ma non dire cavolate!
-M: Allora va bene!
-I: Che cosa volete per cena?
-T: Waffles!
-I: No Toby, non puoi mangiare i waffles per cena.
-T: Uffa.
-J: Propongo la pizza!
-H: Per me va bene!
La cena fu piuttosto movimentata.
Toby continuava a disturbare Masky e lui gli tirò un pugno sul naso, Jeff continuava a tirare le croste di pizza a destra e a manca e Hoodie... Hoodie non faceva niente in realtà.
-I: Allora, chiariamoci. Avete esattamente 30 secondi per mettere tutto a posto, togliere le croste e pulire.
-M: Altrimenti?
Odio quel tono strafottente.
Tirai fuori le ali, mi diventarono gli occhi rossi (credo fosse un potere derivato dal demone) e mi appollaiai sul tavolo.
Lo fissai intensamente.
Feci un sorriso inquietante con i miei denti a punta.
-I: Sono stata abbastanza convincente?- sibilai.
-M: Fin troppo!
-I: Tu Hoodie invece non devi fare nulla, non hai sporcato niente.
-H: O..ok
I tre ragazzi scattarono e ripulirono tutto alla velocità della luce.
Mi sentivo dannatamente convincente!
Poi un dolore, una fitta, al cuore.
Mi accasciai a terra.
-I: J...Jeff. Aiuto.
Il nero più assoluto.
Ero morta?
No, impossibile. Sentivo i battiti del mio cuore.
Qualcosa mi bagnava il viso, delle lacrime.
Ma non le mie.
Dovevano essere di qualcuno intorno a me, dovevo svegliarmi.
Mi alzai, incominciai a camminare nel buio, quando una figura davanti a me comparve.
Non la riuscivo a vedere, era immersa nel buio.
-?: Ascoltami, non devi farti prendere dalla paura. Finché sarai con i tuoi amici il demone non prenderà il sopravvento su di te. Sfrutta il tuo enorme potere. Non sei uno sbaglio, sei un dono del destino. Non avere timore di quello che ti accade, è tutto okay. Se vuoi puoi annientare un intero esercito, sei una forza della natura.
-I: Ma chi saresti scusa?
Nessuna risposta, era andato via. Che voleva dire?
Mi risvegliai di colpo, ero sdraiata a terra, sotto di me le mie ali mi facevano da materasso.
Jeff era inginocchiato affianco a me e piangeva.
-I: Hey gente, sto bene! Su con il morale!
-J: Sei viva!
-I: Non dovrei esserlo?
-T: Non respiravi.
Cosa?! Che vuole dire che non respiravo?! No, no! Non può essere!
-H: Sei stata in apnea per 15 minuti.
-I: Non è possibile!
Intanto Jeff mi stava stritolando in un abbraccio.
Un abbraccio che rompe le ossa ma aggiusta il cuore.
-J: Ho temuto il peggio. Non mi lasciare mai più, promettilo.
-I: Promesso
Mi alzai in piedi ancora abbastanza confusa, che cosa era successo?
Le mie ali erano ancora indolenzite.
-I: Vado a farmi un giro, ho bisogno di far prendere aria ai miei pensieri.
Detto questo uscii di casa e spiccai il volo.
Volavo nel blu del cielo, sotto di me una distesa verde circondava la casa.
Eravamo in pieno bosco.
Volteggiavo sotto le stelle.
L'aria mi scompigliava i capelli e mi faceva vibrare le ali.
Mi fermai al laghetto, il posto mio e di Jeff.
Mi sedetti sulla riva e guardai il riflesso della luna.
Stetti lì per un po' di tempo, ad ammirare la natura e ad assaporarne il silenzio che la circondava.
-I: Dovrei rientrare.
In questo tempo non ero comunque riuscita a capire che cosa mi era successo.
Aprii la porta e trovai Toby, Masky e Hoodie sul divano.
Jeff era su in camera, steso sul letto che guardava il soffitto.
Mi sedetti accanto a lui.
-I: Cosa guardi di interessante?
-J: Il bianco del muro.
-I: Wow, bello.
Gli diedi un bacio e lui si riprese da quella specie di trans.
-J: Oggi mi hai fatto spaventare da morire.
-I: È passato, non ci pensare.
Rimanemmo abbracciai tutta la notte, sentivo il suo respiro caldo e i suoi battiti del cuore.
Stare insieme ad un killer, mi sembra assurdo.
La mattina mi alzai con in testa la canzone "Jet Black Heart" dei 5sos.
Mi rappresentava, dice che ognuno ha i suoi demoni.
Il suo ritmo mi stava entrando nelle vene, iniziai a cantarla.
Con la mia voce angelica venne fuori una musica degna di un concerto.
-I: Cause I've got a Jet Black Heart!
Toby conosceva la canzone, e quindi ci mettemmo a cantarla a squarciagola.
-J: Ma che cazzo, fate casino già di prima mattina?!
-T: Esatto!!
Mi misi a ridere.
-I: Vado a farmi una doccia!
Entrai in bagno e dopo essermi lavata mi resi conto che non avevo preso i vestiti.
Uscii in accappatoio e aprii l'armadio. Vuoto.
-I: JEFF RAZZA DI DEMENTE! MUOVI IL CULO E VIENI QUI!
Molto fine mi dicevano.
-J: Diiimmii.
Aveva stampato in faccia un sorriso da idiota.
-I: Scusa, i miei vestiti?!
-J: Stai meglio così.
Arrossii di colpo, mi ricordai di essere solo in accappatoio.
-I: Stronzo.
Lui si mise a ridere. Maledetto.
-I: Ti stacco il collo a morsi, muoviti.
Sorrisi, mostrando i miei denti affilati.
-J: Ricevuto!
Aprì il suo armadio e tirò fuori tutti i miei vestiti.
Andai in bagno e mi cambiai.
Mentre uscivo un sorriso stupido era stampato sulla sua faccia. Ancora.
-I: E quel sorriso da idiota che mi rappresenta?
-J: Io non ho nessun sorriso da idiota!
-I: Credici!
Scesi in salotto e mi unii a Toby che stava vedendo la televisione.
-I: Oggi qualcuno mi accompagna a fare il piercing?
-J: Cosa?! Ma sei fuori?
-I: Guarda che ho praticamente 15 anni.
-T: Se vuoi ti accompagno io.
-J: Ma come fai con la tua pelle grigia?
-I: La magia del trucco caro!
Mi ritirai in bagno e dopo mezz'ora ero pronta, sembravo normale!
Sia lodato il fondotinta.
Toby si era messo una parrucca bionda e delle lenti a contatto azzurre per non farsi riconoscere.
-T: Andiamo!
-J: Ciao, fate attenzione!
-I: Si!
Volai tenendo Toby per le spalle fino alla città.
Lui perlomeno non soffriva di vertigini.
-T: Tra l'altro dove lo vuoi fare?
-I: Sorpresa!
Entrai nel negozio e un uomo sulla quarantina mi accolse.
Dopo poco tempo avevo finito, pagai e andai da Toby.
-T: E quindi?
Sorrisi, avevo fatto lo smiley.
-T: Ma.. I denti...
-I: Quel tizio mi conosce, non ha detto nulla.
-T: Okay, torniamo a casa.
Appena rientrai Jeff mi saltò addosso e mi abbracciò.
-J: Fammi vedere!
Sorrisi ancora.
-J: Wow, stai benissimo!
Mi baciò in modo tenero.
-J: Vedi, mi devo sempre abbassare, vedi di crescere cara xD
-I: Jeff, posso dirti una cosa?
Dissi sussurrando mentre mi avvicinavo al suo orecchio.
-I: VAFFANCULO!
Urlai, probabilmente aveva appena perso un timpano.
Me ne farò una ragione.

||Ticci Toby e Jeff the Killer|| Operazione CreepypastaWhere stories live. Discover now